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#400 - E ora, l'Apocalisse
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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: ven dic 27, 2019 6:13 pm 
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Praticamente l'albo è una sorta di calendario filosofico, dove ogni singolo dialogo è una citazione/massima di vita. Che poi anche vantarsi nella posta di avere citato una trentina di autori diversi come fosse un merito. Ma de che?

Comunque tolti i soliti dialoghi penosi del Recchioni l'albo è dieci spanne sopra gli ultimi due catastrofici numeri. E Se non fosse mai esistito il ciclo della meteora, le sparate sensazionalistiche, gli spoiler su Repubblica ed a Lucca, Ghost e company, matrimoni imbarazzanti, anni di Metapippe eccetera eccetera e SE quest'albo fosse quindi uscito semplicemente dopo una serie di storie normalissime (quindi solo. Come seguito di Spazio Profondo) e senza battage vari allora sì, sarebbe stato un fulmine a ciel sereno.


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: ven dic 27, 2019 6:28 pm 
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Jones ha scritto:
Che poi anche vantarsi nella posta di avere citato una trentina di autori diversi come fosse un merito. Ma de che?


E buona parte sono sceneggiatori di film famosi, che citarne invece i registi è roba da grossolani :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: ven dic 27, 2019 7:22 pm 
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Lord Blendings ha scritto:
Nima83 ha scritto:

Ciao @leonearmato, rispondo solo ora - e molto volentieri - al tuo interessantissimo commento, dato che il primo appunto che mi è saltato all'occhio era un commento "ironico" al quale ho già risposto (purtroppo allo stato attuale la mia ironia vacilla, e si manifesta a sprazzi: di fronte ad una testata che amo ridotta alla pallida ombra di ciò che era sfortunatamente ho poco da ironizzare, anche se ci provo).
Dylan Dog. Cos'è? Un indagatore mi pare. Un'indagatore dell'incubo. E continuando a usare il suddetto personaggio come un indagatore, evitando annacquamenti "gualdoniani" il gioco poteva (e potrebbe ancora) funzionare. E' un personaggio che dovrebbe essere usato sia in maniera standard, sia con vari ed eventuali rimescolamenti nell'intreccio: quindi non solo il classico "il cliente suona; propone il caso; un Dylan scettico ma non troppo accetta; si reca nel luogo X per testare la veridicità di quanto detto; si trova gradualmente/meno gradualmente ad immergersi in situazioni orrorifiche varie", ma anche... che so, "il cliente suona; propone il caso; il cliente è il mostro ma la cosa non viene resa nota [quasi] sino alla fine; Dylan si dibatte in una serie di eventi che lo portano a scoprire che il cliente è il mostro (intreccio psicologico e noir stile Angel Heart ma con qualche modifica, dato che in Angel Heart il mostro non è il cliente); Dylan scopre e uccide il cliente/mostro; esce fuori un secondo mostro che ha agito nell'ombra disseminando indizi per far incastrare il "primo mostro"(pseudo-controfinale Chiaverottiano e/o eventuali strizzate d'occhio a Tenebre di Argento [la storia dei "due villains"]). Comunque il ruolo dell'indagatore dovrebbe essere sempre quello. Non è impossibile mettere in piedi storie in cui c'è uno che indaga e un caso da seguire. Colombo è andato avanti per anni, e così tante serie poliziesche, di tenenti, ispettori et similia. Solo che qui si farebbe ricorso all'elemento soprannaturale, in cui una classica indagine (in cui il cliente "avverte di essere perseguitato dai fantasmi o dai demoni" ma è trattato inizialmente con quel minimo di scetticismo... e il caso viene comunque accettato perché Dylan Dog è perennemente in bolletta) si tramuta in una discesa nell'incubo.
Non si tratta di rimettere in campo Sclavi o gli sclavismi. Scimmiottare bene è quanto più difficile possa essere fatto. Ma fare storie in cui c'è un indagatore che, recatosi nel paese sperduto X si trova ancora a che fare con gli zombi, o, che nelle sue indagini trova una famiglia di assassini stile Sawney Bean & Family non è un'impresa titanica. Sino a che non viene meno la fantasia la cosa è possibile. Ecco... questo è più o meno quello che molti di noi vorrebbero leggere. Lontani sia dalle edulcorazioni gualdoniane, sia dalle "riflessioni sul fatto che DD sia un fumetto" del Rrobe.
Quindi mettere in campo il parere soggettivo su cosa sia Dylan Dog va bene, ma ci sono punti fermi che se fossero rispettati farebbero il bene della testata. Perché basta leggere diverse puntate uscite prima di questo famigerato 400 per capire che questo genere di storie è, o sembra essere stato abolito. Ed è il genere di storie che ci ha fatto amare il personaggio e la testata.
Riguardo agli altri due punti, e parto dal primo: quando dico in forma di domanda retorica che "questo è il genere di storie che leggeremo" non voglio essere "letterale". Certo, con questo numero si dovrebbe avere una cesura tra il vecchio e il nuovo. Ma considerato quanto percepito, ho paura che il "meta" aleggerà sopra la testa di Dylan Dog come uno spettro. Allora ok, ci saranno i ripescaggi, i "ricicli", ma saranno storie di "meta-riflessione" su quanto c'è stato e che può essere rielaborato/riadattato in un ottica differente. Il senso del 399 era chiaro: "tutto quello che state leggendo è un fumetto"(ma va?), e i numeri a venire saranno temo parte di questa riflessione. "State leggendo un fumetto, il mio fumetto" sembra dire il Rrobe. Quindi temo purtroppo che quanto leggeremo sarà sulla stessa falsariga di quanto esibito nel 399/400.
Ultimo punto: la speranza. E' l'ultima a morire direbbe qualcuno. Ma se l'ottica è quella di gustarci le meta-riflessioni dell'autore/curatore, questa viene meno. Un remake di quanto è già stato scritto è un discorso meta-riflessivo su quanto quel che è stato scritto può essere rivisto in altre ottiche (tanto è solo un fumetto direbbe il Rrobe/Ghost). E quanto verrà dopo (sceneggiato, da quanto sappiamo, da ottime penne) sarà sotto il controllo di chi è interessato più al "metafumetto" che all'orrore, elemento cardine del Dylan che funziona (inutile girarci intorno, la testata è nata come horror: se proponeva dall'inizio "meta-cose" non avrebbe avuto lo stesso successo).
L'ho detto e lo ribadisco: quello che potrebbe interessare ad alcuni di noi è un fumetto horror, con un indagatore che indaga, con zombi, demoni et similia. Non un autore che ti dice "ecco, questo è Sclavi come lo vedo io". Ma a me che me frega? Io voglio storie inedite. Scritte con criterio. Scritte da uno che ci ha perso tempo. Da uno che ha calcolato pure i minimi dettagli e alla fine ti fa dire "accidenti, è un diamine di capolavoro" o anche solo "ammazza, bella storia, fammela rileggere".

Grazie leonearmato, le tue comunque sono acute riflessioni, e non manco mai di seguirle.

@Zak 10 e lode! Hai centrato, come sempre :wink:


Gran bel post... concordo. Soprattutto nella parte finale. Sembra che non si voglia capire che di base il successo di Dylan Dog è dato dal suo essere una serie HORROR ovviamente scritta coi controcazzi... se si leva l'horror e la scrittura è una becera americanata realizzata con frasi fatte e citazioni tirate fuori a casaccio, mi chiedo onestamente cosa rimane della serie Dylan Dog. Alla fine basterebbe con un po' di umiltà tornare a scrivere storie che facciano paura e sono sicuro che col tempo sarebbero giunti pure i capolavori. I lecchioni che citano impropriamente vignette del passato per difendere le scelte del loro vate dimenticano un concetto fondamentale: quella non era la normalità della serie. La normalità era tutt'altro e oggi non la si vede più. Per questo spesso si grida all'incapacità di scrivere Dylan Dog perché lo "spirito del personaggio" tanto decantato da Recchioni all'alba del suo insediamento alla curatela di DYD non è assolutamente il metafumetto. Non lo è mai stato. Quelle erano le eccezioni che rendevano mitica la serie.... così come ce n'erano altre. E in ogni caso il metafumetto emergeva durante una canonica indagine (vedi "Caccia alle streghe") lasciandoti quasi in estasi per la piega che prendeva la vicenda e non ne era, invece, lo scopo di esistenza unico e solo dell'uscita mensile (oltretutto reiterata da un mese all'altro) facendoti cadere le braccia.


Grazie mille Lord (e chapeau per la seconda parte del post, quella non riportata dal sottoscritto, che fornisce uno spaccato più che esauriente su cosa sia 'sto 400). Sono contento che noi, persone ampiamente ragionevoli, possiamo parlare liberamente di questa deriva dylandoghiana, sottolineando bene o male cosa non sembra funzionare. Purtroppo molti non sono di questo avviso: spesso e volentieri si trova chi preferisce erigere barricate per evitare confronti diretti, magari consapevole del fatto che una simile deriva ha ben poche scusanti. L'ho detto in passato e lo ripeto: qualche cambiamento poteva risultare interessante (un VERO matrimonio di Dylan, per dire) ma a patto che il fumetto e tutto ciò che lo rendeva grande non fossero snaturati. Per esibire qualche cambiamento non serviva annullare l'horror, uccidere Groucho, pensionare Bloch, mettere due idioti come Rania e Carpenter, rendere amorfo l'indagatore, far si che questi accantonasse le sue già citate passioni (che in parte lo caratterizzavano). Adesso parlando di Dylan Dog parliamo di un'altra testata. A tutti coloro che hanno tempo da perdere a difendere a spada tratta certe scelte gestionali (spesso dicendo "eh, ma non capite nulla", "eh, non vi sta bene? Non comprate, o comprate il Maxi") rispondo: beh, certo che qualcuno di noi può non avere a genio la testata attuale. Non è Dylan Dog. Non è quello che andava a cacciarsi in situazioni da incubo.
E' una testata in cui qualche Zarathustra ci vuol far riflettere sul concetto di verità (La Fine Dell'Oscurità), o su quanta intolleranza c'è ai giorni nostri (Il Terrore), o che mira a farci capire quanta confusione c'è tra gli sceneggiatori (tutta la meteora), o tenta di farci comprendere il fatto che Dylan Dog è solo un fumetto (le ultime due perle). :)

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: ven dic 27, 2019 8:31 pm 
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Dylan Dog è morto, viva Dylan Dog.

Avete presente la puntata dei simpson in cui, visto il declino dello show di Grattachecca e Fichetto, provano il rilancio del prodotto attraverso la creazione di Pucci?
Bene, Recchioni è stato il creatore di Pucci.

Dylan Dog è in declino drastico da almeno 10 anni, qualche perla ogni tanto salta fuori: penso ad un color fest di ambrosini recente di cui ignoro il titolo.
Ma al 90% è imborghesimento osceno. Roba che la Boldrini può solo allaciare le scarpe al sior Recchioni.

Comunque ridendo e scherzando, anzi ridendo e sterminando (la credibilità del suddetto fumetto), siamo arrivati al 400. Un buon tondo che permette di farmi dire: Dylan Dog è morto, viva Dylan Dog!

Morto, esattamente come sono morti i Simpson, i Griffin, il wrestling entertainment, Sherlok Holmes, Jim Morrison, Aldo Giovanni e Giacomo, Fantozzi, eccetera. Morto, schiattato, sepolto, trappassato remoto.

Non penso che il processo sia stato accelerato da Recchioni: lui ha solo creato Pucci.

Un saluto da Larry_Varedo (e dalle sue identità molteplici).

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: ven dic 27, 2019 8:41 pm 
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pucci però è sopravvissuto ai giorni nostri, quindi ho paura. quindi dylan dog è ancora un fumetto horror...meno male.

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: ven dic 27, 2019 8:51 pm 
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dylan76797679 ha scritto:
Ebbene, ve la faccio breve, ho ricominciato a leggere Dylan in maniera quasi regolare da qualche mese e grazie al tentativo di rivitalizzare il personaggio degli autori attuali. Non ho trovato capolavori ma sicuramente, soprattutto nei numeri sceneggiati da Recchioni, l'originalità tipica del personaggio che fu. Un altro pensiero, un'altra penna senz'altro ma sicuramente un autore originale e che osa, quello che era Dylan Dog 30 anni fa. Chi non lo riconosce è soltanto in malafede come in malafede sono tutti gli innumerevoli commenti che permeano queste pagine contro chi non la pensa come i pochi ,devo dire, che spammano continuamente il loro disappunto spesso maleducato verso la direzione attuale. E' davvero strano come la critica specializzata , a leggere le varie recensioni sul web, sia quasi all'unanimità concorde nel definire il numero 400 quantomeno un'opera buona. Solo qui dentro sembra si sia al cospetto della miseria più nefasta. O Recchioni è diventato influente a livello globale quanto Trump e smista denari corrotti a destra e a manca oppure c'è qualcosa che non torna. Sclavi è stato il maestro delle citazioni nei suoi fumetti, lo fa Recchioni diventa ridicolo e da demonizzare. E' vero che le minoranze vanno rispettate ma le stesse dovrebbero porsi il problema del perchè lo siano,almeno ogni tanto: datevi una regolata. Il Dylan Dog di Scalvi ci ha insegnato il rispetto e la tolleranza più del catechismo ( almeno per quanto mi riguarda ) , rispetto e tolleranza che non colgo da parte di chi vomita livore e odio verso chi semplicemente cerca di fare il proprio mestiere, bene o male che lo faccia, per me bene per inciso. E allora mi chiedo se gli insegnamenti del fumetto che tanto amate li avete mai davvero colti davvero oppure ve li portate dietro solo quando vi fa più comodo. Saluti


Di preciso, per critica specializzata intendi quei quattro siti dove alcuni perfetti sconosciuti scrivono "critiche" a gratis, ovviamente positive? Che Recchioni pubblica poi su Facebook e dove nei commenti gli stessi che dovrebbero essere dei critici super partes lo ringraziano per avere dato visibilità al loro sito?.


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: ven dic 27, 2019 8:58 pm 
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Nima83 ha scritto:

Ahahahahahahahahahahahahahah :lol:
Un'altro comico mancato :lol: Guarda, come specificato in precedenza la nuova piega della testata mi ha sottratto un po' di ironia, ma il tuo post lo prendo davvero bene perché è irresistibile.


ottimo, anche perché il mio intento era esserlo , anche se comunque la penso così.

però a sensazione io il nuovo dylan dog 666 lo trovo più creepy , quindi più horror e dark , così a vista , poi miposso sbagliare. senza lo humor di groucho potrebbe cambiare in positivo per l’horror.


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: ven dic 27, 2019 9:04 pm 
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Goblin ha scritto:
Nima83 ha scritto:

Ahahahahahahahahahahahahahah :lol:
Un'altro comico mancato :lol: Guarda, come specificato in precedenza la nuova piega della testata mi ha sottratto un po' di ironia, ma il tuo post lo prendo davvero bene perché è irresistibile.


ottimo, anche perché il mio intento era esserlo , anche se comunque la penso così.

però a sensazione io il nuovo dylan dog 666 lo trovo più creepy , quindi più horror e dark , così a vista , poi miposso sbagliare. senza lo humor di groucho potrebbe cambiare in positivo per l’horror.


Guarda, scambi di battute sarcastici a parte, sono ben contento che ci siano pareri diversi. Non c'è nulla di male ad essere ben disposti verso quanto verrà, o essere speranzosi. Il mondo è bello perché vario, l'ho sempre detto :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: ven dic 27, 2019 9:10 pm 
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chissà se i simpson hanno previsto anche la chiusura di dylan dog?...

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: ven dic 27, 2019 11:02 pm 
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Ho lasciato DyD con il 300, mi ero rotto i coglioni abbondantemente sotto le gestioni Marcheselli e Gualdoni e la notizia che Recchioni avrebbe preso le redini del personaggio mi lasciò piuttosto indifferente.
Ho comprato qualche numero sparso qua e la (Trash Island? Anarchia in UK? Non me lo ricordo più), ma ricordo albi abbastanza piatti e banali.
Ho preso gli albi coi tarocchi per regalarli ad una tizia in fissa con le cagate New Age, ma non me l'ha più data ed è finita che mi son dimenticato che DyD sarebbe uscito anche il mese dopo.
La novità della continuity mi prese abbastanza bene,ma la montagna ha partorito il topolino e anche lì ho mollato.

La notizia che DyD sarebbe stato stravolto dal 401 è quella che mi ha fatto tornare nuovamente sulla testata. La cosa che ho capito è che l'old boy mi piace solo se espressione degli incubi e della depressione esistenziale di Sclavi. Nessuno riesce a scrivere un DyD che apprezzo fino in fondo: non lo sgangherato Chiaverotti, non il giallista Ruju, non gli anonimi Gualdoni, De Nardo e compagnia andante, non il coatto Recchioni. Ed è proprio per questo che è meglio che il personaggio originale muoia, per tornare ad essere figlio dei tempi a lui contemporanei e delle fisime mentali del suo scrittore. Per tornare a narrare un mondo in cui l'orrore ti è sbattuto in faccia, un mondo malato che merita un narratore non fissato su un archetipo dell'86 che solo il suo creatore sa maneggiare senza cadere nella banalità, o nel manierismo, o nella completa assenza di consapevolezza di cosa si stia scrivendo.
Se a Recchioni serve far morire Groucho per fare tutto questo, vaffanculo a Groucho. A patto che dal 401 la collana torni a scandalizzare, spaventare, fare pensare. Se così non fosse, se anche dal post 400 uscirà fuori il topolino, allora sì che Recchioni sarà da bollare con il marchio dell'infamia.

PS: scusate la grammatica, ma sono impegnato a festeggiare la recente sentenza della Cassazione :mrgreen:

PS2: secondo me morirà prima qualche vecchia cornacchia biliosa che il personaggio Dylan Dog. Di certo spariranno prima le edicole e i classici canali di distribuzione.

PS3: il livello di livore che sto leggendo è spassoso: continuate così, ci prego. Meglio dello zoo.

PS4: il 400 è il miglior celebrativo dopo il 200. La media è sul mediocre andante, comunque. Non sopporto Dylan Dog che parla come gli eroi dei film d'azione ammeregani, ma questa è una caratteristica odiosa del curatore, e vabbè. Stano magnifico.


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
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E io che speravo avessi novità sulla ps5.

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: sab dic 28, 2019 4:30 am 
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Leggere i commenti delle new entry (?!) è spassoso...quello si.

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: sab dic 28, 2019 10:20 am 
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Ammetto che non mi stava dispiacendo fino a oltre metà. Ma lo Sclavi-Kurtz è troppo. Va bene citare, va bene omaggiare. A riciclare si è dei geni, pare. Però davvero tropo banale. Ok il messaggio è passato, lo capiva anche un bambino. Per i casi disperati bastava leggere l'introduzione o come diamine si chiama. Mi pare davvero non ci sia più rispetto per i lettori o quanto meno per le loro elementari facoltà intellettive. Anche se, leggendo post di facebook a caso, forse ha ragione il Rrobe. Mi piace pensare, però, che il famoso "zoccolo duro" di lettori sia composto da gente che un minimo di capacità critica ce l'abbia.

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: sab dic 28, 2019 10:46 am 
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Civit ha scritto:
Ho lasciato DyD con il 300, mi ero rotto i coglioni abbondantemente sotto le gestioni Marcheselli e Gualdoni e la notizia che Recchioni avrebbe preso le redini del personaggio mi lasciò piuttosto indifferente.
Ho comprato qualche numero sparso qua e la (Trash Island? Anarchia in UK? Non me lo ricordo più), ma ricordo albi abbastanza piatti e banali.
Ho preso gli albi coi tarocchi per regalarli ad una tizia in fissa con le cagate New Age, ma non me l'ha più data ed è finita che mi son dimenticato che DyD sarebbe uscito anche il mese dopo.
La novità della continuity mi prese abbastanza bene,ma la montagna ha partorito il topolino e anche lì ho mollato.

La notizia che DyD sarebbe stato stravolto dal 401 è quella che mi ha fatto tornare nuovamente sulla testata. La cosa che ho capito è che l'old boy mi piace solo se espressione degli incubi e della depressione esistenziale di Sclavi. Nessuno riesce a scrivere un DyD che apprezzo fino in fondo: non lo sgangherato Chiaverotti, non il giallista Ruju, non gli anonimi Gualdoni, De Nardo e compagnia andante, non il coatto Recchioni. Ed è proprio per questo che è meglio che il personaggio originale muoia, per tornare ad essere figlio dei tempi a lui contemporanei e delle fisime mentali del suo scrittore. Per tornare a narrare un mondo in cui l'orrore ti è sbattuto in faccia, un mondo malato che merita un narratore non fissato su un archetipo dell'86 che solo il suo creatore sa maneggiare senza cadere nella banalità, o nel manierismo, o nella completa assenza di consapevolezza di cosa si stia scrivendo.
Se a Recchioni serve far morire Groucho per fare tutto questo, vaffanculo a Groucho. A patto che dal 401 la collana torni a scandalizzare, spaventare, fare pensare. Se così non fosse, se anche dal post 400 uscirà fuori il topolino, allora sì che Recchioni sarà da bollare con il marchio dell'infamia.

PS: scusate la grammatica, ma sono impegnato a festeggiare la recente sentenza della Cassazione :mrgreen:

PS2: secondo me morirà prima qualche vecchia cornacchia biliosa che il personaggio Dylan Dog. Di certo spariranno prima le edicole e i classici canali di distribuzione.

PS3: il livello di livore che sto leggendo è spassoso: continuate così, ci prego. Meglio dello zoo.

PS4: il 400 è il miglior celebrativo dopo il 200. La media è sul mediocre andante, comunque. Non sopporto Dylan Dog che parla come gli eroi dei film d'azione ammeregani, ma questa è una caratteristica odiosa del curatore, e vabbè. Stano magnifico.


CITO:
Chiaverotti è uno "sgangherato".
Gualdoni, De Nardo e compagnia (Quale??? Quella dell'anello???) sono anonimi.
Recchioni è un coatto e se non torna a scandalizzare (?) è da bollare con il marchio dell'infamia.
Groucho può andare a vaffa.
I contestatari sono vecchie cornacchie biliose destinate a morire prima di Dylan Dog.
Il forum è un'alcova di livore.

E poi? I politici sono tutti dei ladri? I negri possono starsene a casa loro? Greta Thunberg è un pupazzo? Ai miei tempi i treni arrivavano in orario?
Grazie della divertente parentesi. Magari invece di farti venire la tendinite facendo lavorare le dita sulla tastiera per riversare acredine verso chiunque puoi sfogare altrove i tuoi istinti.
Parlavamo di haters? Qui non siamo tanto lontani.

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Ultima modifica di Nima83 il sab dic 28, 2019 11:01 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: sab dic 28, 2019 10:52 am 
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Iscritto il: gio feb 28, 2013 1:39 pm
Messaggi: 701
Loggo dopo un secolo per dire che l'ho letto al supermercato. Il mio unico commento è che Dylan Dog è finalmente morto (senza neanche un funerale degno) e Recchioni sta cercando di americanizzarlo il più possibile prima di venderlo alla DC probabilmente.


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