Ciao a tutti, finalmente comincio a leggere il numero 400. Chiaramente sto leggendo la versione da libreria quindi mi limiterò a esprimere pareri solo sulla storia e sui disegni.
ATTENZIONE SPOILER
Pag 7-13: Non so da un punto di vista temporale siamo dopo il numero 399. Posso presumere che Dylan si sia svegliato in una Londra ormai distrutta, cadente. LE didascalie parlano chiaramente al lettore mediante la voce di Dylan. Dylan sa di essere arrivato alla fine (per la meteora, ma anche per la sua "vita editoriale") E alla fine Dylan vuole solo una missione. Si può dire che Dylan viva unicamente per quella/e missioni che ogni autore scrive su di lui. Molto bella la Splash page di pag 12-13 che fa ben capire quanto sia mastodontico il galeone.
Pag 14-15: Oh mamma che citazione di Bennato messa così a chiamata... Cmq al netto di questa "orrenda" citazione (orrenda non tanto per la citazione in sè ma per il fatto che sia stata messa in maniera un pò forzata) si può partire verso la missione. Direi che ora comincia una fase nuova... Dylan non è più a Londra, è in mare aperto e probabilmente Dylan non è più Dylan e Groucho non è più Groucho... vedremo.
PAg 16-18: Ma che si è fumato Dylan??? Come parla???? LA cosa positiva è un Groucho che fa qualche bella battuta.
Pag 19-24: Mmh.... è chiaro che il linguaggio usato da Groucho e Dylan non è il loro classico linguaggio ma è chiaro altresì che sia voluto. Sembra parlino come il teatro antico, una lingua aulica, in voga tra i nobili. Una lingua molto colta. Che strano effetto... Non mi piace. Speriamo che la piantino di parlare così se no farei fatica ad andare avanti. Una nota di merito per la pagina 20 che riassume in una sola pagina la tempesta e il fatto che Dylan e Groucho ne escano vivi e vegeti.
PAg 25-27: Queste note di Stano mi hanno fatto capire le prime 25 pagine. E' un Dylan senza memoria (in effetti lo aveva detto qualche pagina addietro di essere un immemore) che probabilmente si muove in un periodo storico a cavallo tra il 1500 e il 1600 e questo spiega anche il tipo di linguaggio adottato. Bello il fatto che Recchioni si prenda un pò in giro sull'espediente narrativo del metafumetto... sarà sicuramente d'accordo Wolkoff
PAg 28- 36: Completamente sgangherato... Quindi Dylan e Groucho arrivano in questa isola. Nell'affrontare un gruppo di non morti e scappando da essi finiscono "fuori campo", fuori dal fumetto, diciamo, fuori dalla pagina. Non ho apprezzato la mega splash page di pag 34 e 35. Mi è sembrata un espediente per "passare" due pagine. Non accade molto se non una battuta di Groucho e un pò di immagini di Dylan e Groucho in fuga o in lotta.
Pag 37-STano modifica la storia... Sembra che tutto ciò che accadrà dopo sarà opera di Stano. Forse si vuole semplicemente dire che ognuo pò inventare una storia di Dylan Dog e che quindi Dylan vive all'interno di ciascuna storia?
PAg 38-41: Molto bella Morgana disegnata da Stano. Il fatto che sia un isola vuole forse significare l'importanza del personaggio per Dylan Dog? Importanza perchè lo salva. Forse non devo farmi troppe domande e continuare a leggere.
PAg 42: Ah Ah Sì direi che nn devo farmi molte domande. Per ora devo dire di avere preferito il numero 399 a questo 400 che per ora mi sembra abbastanza "innocuo". Non capisco dove voglia andare a parare.
Pag 43-51: Il nostro Dylan incontra il maggiolone e parla con il TIZ. Al netto delle battute e delle citazioni che poco mi hanno coinvolto l'idea di far parlare Dylan con il Tiz non mi dispiace. Chissà quante volte il Tiz ci avrà parlato mentre scriveva una sua avventura. Interessante il ruolo di Groucho che sembra quasi non volere che Dyd capisca chi è. PEr Groucho è importante ritornare all'avventura. Sapere chi sono per lui non ha importanza.
PAg 52-56: E se questo viaggio fosse non dopo la meteora ma mentre Dylan viveva le sue avventure? Diciamo che il tempo passa, Dylan ha la barba. Diciamo che Dylan (ri)vive delle avventure che sono le avventure che ha vissuto. Si riconosce Mana Cerace. E' una sorta di viaggio alla ricerca di se stessi. Vive ma non trova ciò che vuole. Un pò come nelle avventure prima di questo numero dove il nostro è sempre alla ricerca di se stesso. Ok ora mi è chiaro che tutto questo viaggio potrebbe essere una metafora della vita editoriale di Dylan.
Pag 57-65: Qui Dylan reincontra il numero 5 di Spazio Profondo. Quello che se non ricordo male era l'unico clone di Dylan ad avere le caratteristiche del personaggio. Era il clone più fedele all'originale. Qui lui dice che Dylan deve praticamente morire per far ricominciare tutto quanto. Sapendo un pò il 399 e avendo letto qualche spoiler qui e là il fatto è che con la morte di Dylan Dog ci potrà essere una rinascita del personaggio. ERa più o meno il filo conduttore di Spazio Profondo se ben ricordo.
PAg 66-72: Finalmente si arriva alla fine. Qui immagino che Dylan incontrerà il Tiz. Bella l'idea che la creazione venga dalla sofferenza. Non so se sia vero oppure no però in certi casi può esserlo. Non so se si fa riferimento all'alcolismo del Tiz. Diciamo che da quello che ricordo il Tiz non era malato prima di creare Dylan Dog. Inizialmente ho pensato che Mater Morbi stesse parlando di Recchioni stesso ma non credo sia così perchè in effetti Recchioni non ha creato il personaggio Dylan. Alcune sue storie sì ma non il personaggio.
PAg 73-75:Il monolite con il testone di Sclavi mi ha dato ragione.
PAg 76-84: Sembra che Dylan debba uccidere il TIZ e il mandante sia REcchioni in quanto nuovo curatore. Bello il pezzo di pagina 78 dove spiega il modo il motivo in cui TIZ ha smesso di scrivere. PErchè banalmente non aveva più niente da dire.
Pag 85-Fine: Qui arriva finalmente l'obiettivo del volume. Fare uccidere dal personaggio di fantasia colui che lo ha creato. Così che possa continuare ad essere "servo" di altri autori che lo possano modificare/trattare a piacimento. PErchè in fondo questo è Dylan. Un servo nelle mani di un autore che lo plasma, gli crea un mondo facendolo interagire e dando così l'avvio alla storia. Lo ha fatto per la prima volta Sclavi. E lo ha fatto dannatamente bene. Lo ha fatto sfogando in Dylan Dog il suo vissuto, i suoi incubi, il suo "orrore". Così ha dato vita a questo fenomeno da edicola. Ma il TIZ non è eterno. Succede a un certo punto che la fiammella delle storie non ci sia più, si spenga, si affievolisca e così bisogna cambiare padrone. Non più Sclavi scrittore ma altri scrittori sotto la supervisione di Sclavi. Ma il tempo passa, Dylan ne solca di mari e alla fine il creatore si stanca anche di supervisionare le storie. E così Dylan passa sotto le mani di altre persone che inevitabilmente lo trasformano. Gualdoni in un Dylan un pò banale, un pò stanco. REcchioni in un Dylan un pò più sbarazzino, un pò pi cialtrone. Ma nessuno ridarà il Dylan di Sclavi.
Nel complesso ho apprezzato solo queste ultime pagine dalla 85 alla fine e qualche pagina intermedia. Mi è piaciuta l'idea di immergere Dylan in un mare e di fargli rivivere le sue avventure. E mi è piaciuta l'idea di rendere Dylan un immemore. Non mi è piaciuta la parte di Stano che mi è sembrata un pò un riempitivo. In effetti la storia poteva essere raccontata in meno delle canoniche 94 tavole. Questo albo mi è piaciuto meno del 399 che ho trovato più completo e pregno di fatti. In totale do come voto un 6, sorretti anche da dei disegni bellissimi.