Ahiahiahi, come sempre cominci benino V.M. e poi finisci male verso delle virate spudoratamente garantiste verso l'indifendibile, mancando quasi di rispetto ai gestori di questo forum.
V.M. ha scritto:
danno per conclamato che la gestione di Recchioni sia un fallimento qualitativo e commerciale e che il metafumetto abbia "rotto" (cito l'installazione di wolkoff, ma non mi riferisco solo a lui).
Infatti io (come altri) non ho parlato di copie vendute, se non in un unico post per dire che Dylan è ancora una risorsa per la SBE, visto quando vende. E personalmente sono stufo del metafumetto, e lo esprimo senza timore di nulla, a maggior ragione quando si è scoperto a cosa serve ufficialmente (v. più sotto).
Posso solo dire, vista l'eco che si è riscontrata a proposito dell'installazione,
NESSUNO MANCO PER L'ANTICAMERA DEL CERVELLO sul fb-sito del Sommo si è azzardato a difendere il meta-fumetto stesso entrando nel merito. A parte insulti gratuiti e sentenze da ricovero, non c'è stata una voce che ha preso parte ad una discussione su quanto sia necessario e corroborante all'andamento della testata.
Questo la dice lunga su quanto il meta-fumetto sia un punto di riferimento, a parte che per l'autore in questione... lui sì unico e solo riferimento dei suoi paladini leccapiedi, a cui di Dylan non fottesega
.
V.M. ha scritto:
Per quanto concerne il metafumetto: è un espediente narrativo come un altro. Può piacere o meno. Se ne può fare un utilizzo corretto o sbagliato. Anche qui, insomma, ricadiamo nel soggettivo.
Ennò mio caro, qui siamo passati dal soggettivo alla strumentalizzazione conclamata.
Il meta-fumetto, lo si è capito a caratteri
CUBITALI negli ultimi due albi, non è solo un
mood narrativo che può piacere o meno: è una professione di nuova fede riformata, un manifesto d'intenti da imporre in modo coatto, l'alibi-anticamera per riflettere SU Dylan e sostenere a nove colonne che va estinto/fatto crepare (v. concetto di eutanasia che ripeto senza esser compreso, pare
) perché non si può più scriverlo in un determinato modo.
La volpe e l'uva di cui parlavo prima, il presunto cadavere dato per spacciato ed inumato quando è ancora vivo, per sostituirlo col suo manichino bello che imbellettato ad immagine e somiglianza dei suoi nuovi profeti.
In questi termini il meta-fumetto diviene una patetica scusa accampata e rimontata in cinque anni di frecciatine e maniavantiperparsilculo che in realtà suona, pregna di arroganza, come dichiarazione implicita d'incapacità nell'affrontare Dylan in un certo modo, da rivisitare alla bisogna in base ai deliri di onnipotenza degli addetti ai lavori, tra cui Recchioni costituisce l'ingranaggio principale, ma non è di certo l'unico responsabile.
V.M. ha scritto:
[E il nostro forum, benché non sia il covo di hater dipinto da Recchioni, non può neppure essere considerato un campo neutro: non dimentichiamo che l'admin qualche hanno fa ha mandato a quel paese e messo alla porta il curatore.]
Questo forum è uno dei (pochi) luoghi dove viene garantita la massima libertà di opinione nel nome del confronto tra appassionati, grazie al contributo prezioso dei moderatori che spesso masticano amaro e non si espongono più di tanto proprio per garantire una certa diplomazia pluralista. Se il soggetto in questione si è affacciato da questi parti in modo incivile ed oscurantista da bulletto viziato, incapace di sostenere la nostra dialettica senza schiumare rabbia per come abituato al raffronto acritico dei suoi scagnozzi sentenziosi, è cascato male... e si è meritato quel ban da rosicone, come altri troll ed idioti che vengono qui solo per inscenare teatrini inverosimili.
E se ban "fu"... si trattò sempre di una cosa momentanea, riqualificabile, come i punti sulla patente, per cui può tornare com&quando vuole liberamente ad esprimersi, anche se deve rimaner consapevole che questo non è il suo fanodromo di deferente sudditanza pppptenercelobbono (
magari ci scappa qualche news soffiata in anteprima) ma solo un luogo che AMA ancora
DD a prescindere dai tempi, le persone, ed i business coinvolti. Un amore non neutro, come il sapone con cui vorrebbero lavarci di torno
.
ALOHA