Cravenroad7

Forum dylaniato
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#400 - E ora, l'Apocalisse
Insufficiente (1-4) 35%  35%  [ 33 ]
Mediocre (5) 15%  15%  [ 14 ]
Accettabile (6) 15%  15%  [ 14 ]
Buono (7-8) 23%  23%  [ 22 ]
Ottimo (9-10) 13%  13%  [ 12 ]
Voti totali : 95
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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: mer dic 11, 2019 6:02 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
Messaggi: 10746
Località: Sardegna
@ittosan basta cosi con questo discorso. Nel ultimo post che ho eliminato hai passato il segno della buona educazione, rispetto per tutti per cortesia.

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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: mer dic 11, 2019 6:03 pm 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
Messaggi: 2148
Ittosan ha scritto:
ma, secondo voi, Chiaverotti costerebbe troppo? Visto l'eccellente lavoro fatto con Brendon ed il successo di ML, credo sarebbe la soluzione. Costa troppo? Non vogliono più investire su Dylan?

il successo di ML? ma dove l'hai visto?

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: mer dic 11, 2019 6:15 pm 
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Iscritto il: ven nov 30, 2012 9:57 pm
Messaggi: 223
oh, chiedo venia. Non immaginavo che qualche vocabolo del tutto innocuo mi facesse passare per un tipo dalle male maniere.
Rispondo a "ilnometuo, ecc ecc": l'ho visto in tutte le edicole.


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: mer dic 11, 2019 6:22 pm 
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Iscritto il: gio mar 31, 2011 4:34 pm
Messaggi: 85
Sono d'accordo con l'analisi di RKC e con il commento di Basil :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Detto questo non penso affatto che Chiaverotti possa essere il salvatore della patria.
Mi piace come autore, ha salvato la baracca dylandoghiana quando c'è stato bisogno, peraltro leggo abitudinariamente ML, è un maestro del ritmo e del "plot twist", ma ha anche dei limiti e lo definirei fondamentalmente un buon mestierante , nel senso uno che lavora di mestiere, raramente delude, ma allo stesso tempo non so se lui possa essere in grado di far fare il salto di qualità Dylan Dog in modo continuativo. PEr me tutti gli autori che vengono citati come curatori ideali, sono bravi autori, ma a fasi alterne e sappiamo quanto sia difficile affrontare la sfiancante serialità bonelliana. Temo che a lungo andare potrebbero ricadere nella minestrina riscaldata gualdoniana. DD aveva bisogno di cambiare. D'altronde c'è l'Old Boy per chi non è contento, c'è sempre qualcosa da leggere, ma non bisogna mai avere paura di provare altre vie. Il puritanesimo lo lascio ai Quaccheri.

Sulla diatriba con Recchioni stendo un velo pietoso, una polemica stucchevole che ora davvero sta assumendo toni grotteschi e mi riferisco a tutte le parti coinvolte.

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It's a perfect day for Bananafish!


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: mer dic 11, 2019 6:44 pm 
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Iscritto il: ven nov 30, 2012 9:57 pm
Messaggi: 223
Tornando seri, mi accodo a Gordon.
Inutile spiegare a cosa puntavo con i miei post, e in parte ho ottenuto ciò che cercavo, perché non ne ho voglia. Chiaverotti non potrebbe far fare il salto di qualità? Beh, se si è cercato questo mi sento di dire che siamo stati bocciati e con pessimi voti. Bocciati, neppure rimandati a settembre. Io, personalmente, non punto ad un salto di qualità di dylan ma ad un fumetto che si fa leggere con piacere. E mi sembra che gli ultimi numeri non abbiano riscontrato il piacere di numerosi fan di questo forum.


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: mer dic 11, 2019 6:57 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6991
Località: Inverary 2.0
Gordon Pym ha scritto:
PEr me tutti gli autori che vengono citati come curatori ideali, sono bravi autori, ma a fasi alterne e sappiamo quanto sia difficile affrontare la sfiancante serialità bonelliana. Temo che a lungo andare potrebbero ricadere nella minestrina riscaldata gualdoniana.


Risposta capziosa e pretestuosa.
Gli autori citati - se ti riferisci a Medda, Chiaverotti, Ambrosini, Bilotta, etc - non solo sono "bravi" ai testi, ma sono anche abbastanza maturi da aver inventato, diretto e gestito, loro stessi fior di testate autonome in seno alla Bonelli. E inoltre conoscono Dylan come pochi. Sono uomini di polso ed idee, non di pugnette e remake.

Come sempre nella retorica di questi discorsetti viene tirato (a sproposito) in ballo sempre il povero zimbello Gualdoni ( :( ), che non solo era un autore scadente, come dimostrano le sue storie, ma anche uno che ci capiva poco di direzione generale, ed infatti è stato silurato sia dai vertici di NN che di MM dopo una serie di defaillances anche in quel ramo.

Recchioni non sta riscaldando la minestra, perché ha avvelenato direttamente la pentola, celebrando la morte di Dylan in modo imbelle, perché lui col resto dello staff ha dichiaratamente riposto le armi nel provare a scrivere DD come ALTRI SANNO ANCORA FARE, preferendo invece per comodità e presunzione dedicarsi ad un altro fumetto che è un meta-aborto del precedente, strumentalizzando una saga di fregnacce lunga oltre un anno per giustificare questo andamento.

ALOHA DAI DIAMANTI NON NASCE NULLA
MA CI PUOI COMPRARE TANTO CONCIME ORGANICO,
E COI FIORI CRESCIUTI SAI QUANTI TAPPETI DI VELI* POTRESTI STENDERE...

Spoiler!
*se non si capisce era riferita a questo commento
Cita:
Sulla diatriba con Recchioni stendo un velo pietoso

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: mer dic 11, 2019 8:33 pm 
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Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
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Località: Ἁρμαγεδών
Zak ha scritto:
Ma si, come dicevo poco sopra, sicuramente uno dei suoi galoppini ha reperito o avvistato la foto su facebook in una delle pagine dedicate ai fumetti che frequento, e in cui ho sparso lo scandaloso scatto. :mrgreen: Poi sicuramente sarà stata condivisa altrove e avvistata e segnalata anche in quel caso. Con facebook è un attimo spargere un seme..eheheh Che poi a ben vedere, su due particolari pagine, e che frequento anche io, il buon Vate era persino tra gli iscritti. In una gli admin della suddetta lo hanno cacciato tempo fa per molestie e presunzione aggressiva, in un altra invece zazza tranquillo e ogni tanto si palesa. Ma ha poco pubblico, in quanto ha bloccato parecchi profili non concordi con la sua linea di pensiero. Niente di nuovo... :3


Sicuramente è andata così Zak :wink: possibilmente la foto è stata girata al Nostro da uno dei suoi yes men. Si, le pagine di cui parli le frequento anch'io, e ricordo bene la faccenda che determinò la sua "uscita di scena" da una di queste.

Gordon Pym ha scritto:
DD aveva bisogno di cambiare. D'altronde c'è l'Old Boy per chi non è contento, c'è sempre qualcosa da leggere, ma non bisogna mai avere paura di provare altre vie. Il puritanesimo lo lascio ai Quaccheri.


Parere rispettabilissimo Gordon. Molti di noi non hanno "questa paura", e infatti, se i cambiamenti venivano gestiti da curatori capaci di palesare coerenza, ispirazione e "voglia di rendere grande la testata" (evito di usare termini come "tornare ai fasti di una volta" sennò dicono "ecco il primocentista") allora la cosa andava bene. Ma provare altre vie significa resettare? Insomma, chi di noi, a parte qualcuno spinto da una certa curiosità iniziale, se la sente di imbarcarsi in una "miniserie nella serie" che non fa altro che ripetere quanto avvenuto nei primi numeri di DD, ma "aggiornato" (?), "rivisitato" (?) e "ad uso e consumo del pubblico attuale" (lol)? E' lecito vedere un simile stratagemma come 1) mancanza di ispirazione e 2) il tentativo di misurarsi con Sclavi, padre naturale di Dylan ucciso per mano dello zio adottivo di Dylan (altro che Amleto...).
E poi: dopo un ciclo fallimentare, mal gestito, raffazzonato, privo di storie realmente interessanti (sempre prescindendo da Ambrosini) come quello della Meteora (e ho dimenticato posticcio e pretestuoso)... ma c'è ancora tutta questa speranza che "chi gestisce" abbia le idee chiare e possa dare nuova linfa vitale alla testata? Il Ciclo Meteorico poteva essere un banco di prova per mostrare un'elegante maestria nel gestire certi intrecci. Un lasciapassare per dar prova del talento di "chi cura". Ed è uscita fuori una roba fatta malissimo (inutile soffermarsi sul fatto che la meteora era attaccata con lo scotch e le varie idee sviluppate - stagioni che cambiano, piaghe varie - sono nate e morte in un solo albo). Con certe inutili giustificazioni inserite nel 399 ("non stupitevi se certe cose sono fatte alla come viene viene... è un fumetto!"). Ora, detto tutto questo, ci rimane tutta 'sta grossa speranza? Siamo sicuri che l'attuale gestione sia capace di regalarci qualcosa di valido?
Non serve neanche - se vuoi - riaprire l'argomento. Lasciamo che siano i prossimi numeri a rispondere...

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Ultima modifica di Nima83 il mer dic 11, 2019 11:20 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: mer dic 11, 2019 8:45 pm 
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Iscritto il: gio mar 31, 2011 4:34 pm
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wolkoff ha scritto:
Risposta capziosa e pretestuosa.
Gli autori citati - se ti riferisci a Medda, Chiaverotti, Ambrosini, Bilotta, etc - non solo sono "bravi" ai testi, ma sono anche abbastanza maturi da aver inventato, diretto e gestito, loro stessi fior di testate autonome in seno alla Bonelli. E inoltre conoscono Dylan come pochi. Sono uomini di polso ed idee, non di pugnette e remake.


Mah non so, è semplicimente la mia opinione, d'altronde siamo sempre nel campo dell'ipotetico. Leggo le loro storie come tutti, le apprezzo, ma scrivere una storia, un fumetto nuovo o un filone parallelo è una cosa , portare avanti una testata che ha decadi alle spalle senza deludere restando originali è tutt'altra cosa. Ho anche spesso detto che avrei affidato il ciclo della meteora a Ambrosini e Bilotta, ma parlo di ciclo, perchè molti autori che amavo negli ultimi anni hanno sofferto la serialità. Bilotta negli ultimi due speciali del pianeta dei morti credo stia faticando un po' a trovare idee e la storia ha perso un pochino di mordente , pur restando un grande, Chiaverotti è bravo ma fondamentalmente è monotematico (e sia MM che Brendon non sono delle perle di originalità pur essendo prodotti gradevoli anche se altalenanti), Ambrosini è un altro autore che adoro ma che tende a volte a eccedere in alcuni meccanismi, Medda ha mestiere da vendere ma Lukas mi ha convinto a metà. Quello che voglio dire è che sono tutti sceneggiatori di spessore, ma dirigere una testata come Dylan e scrivere un albo al mese ogni mese su Dylan non è affatto facile. Attenzione non impossibile, l'Old Boy lo dimostra, ma c'è sempre il rischio di ricadere nelle solite pecche degli ultimi anni . Recchioni, che è si un filibustiere del mercato fumettistico ma non è certo uno che fa solo remake, che lo si accetti o meno, ha fiutato l'inghippo e ha individuato nella gabbia narrativa stereotipica dylandoghiana il problema di un certo tipo di struttura. Se avrà ragione o meno lo vedremo, credo sia una scommessa anche per lui. Io continuerò a leggere con curiosità, non c'era motivo di non provare un'alternativa. Se l'esperimento fallirà, la Bonelli tornerà sui propri passi. Ma la querelle des Anciens et des Modernes basata su preconcetti e nostalgismi fini a se stessi, che tanto spazio sta trovando sul forum e sui social lascia il tempo che trova. La curiosità mi ha spinto a compare quel primo Dylan Dog che mi colpì come un pugno nello stomaco e la curiosità mi spingerà a leggere questo nuovo Dylan. Pronto ad essere stupito.

Nima83 ha scritto:
E poi: dopo un ciclo fallimentare, mal gestito, raffazzonato, privo di storie realmente interessanti (sempre prescindendo da Ambrosini) come quello della Meteora (e ho dimenticato posticcio e pretestuoso)... ma c'è ancora tutta questa speranza che "chi gestisce" abbia le idee chiare e possa dare nuova linfa vitale alla testata? Il Ciclo Meteorico poteva essere un banco di prova per mostrare un'elegante maestria nel gestire certi intrecci. Un lasciapassare per dar prova del talento di "chi cura". Ed è uscita fuori una roba fatta malissimo (inutile soffermarsi sul fatto che la meteora era attaccata con lo scotch e le varie idee sviluppate - stagioni che cambiano, piaghe varie - sono nate e morte in un solo albo). Con certe inutili giustificazioni inserite nel 399 ("non stupitevi se certe cose sono fatte alla come viene viene... è un fumetto!"). Ora, detto tutto questo, ci rimane tutta 'sta grossa speranza? Siamo sicuri che l'attuale gestione sia capace di regalarci qualcosa di valido?
Non serve neanche - se vuoi - riaprire l'argomento. Lasciamo che siano i prossimi numeri a rispondere...


Ciao Nima, sono perfettamente d'accordo con te con la malagestione del ciclo della meteora, secondo me il grosso problema è stato lì e anche se non in modo diretto lo ha ammesso lo stesso Recchioni in un'intervista recente. Io credo si sia pentito di non aver curato maggiormente quella fase e di aver buttato giù un filo conduttore così poco convincente, per dedicarsi ai suoi mille altri progetti. Una testata come DD necessita tutta l'attenzione possibile da parte del suo curatore, ancor più se non sei Tiziano Sclavi e giochi con il secondo fumetto più venduto in Italia. Lo ha capito e nel metterci la faccia e la firma nei prossimi sei numeri si gioca molto. Vedremo se è rimasto un barlume di quello che ha dimostrato in John Doe , Battaglia e Detective Dante, oppure dimosterà di non essere la persona giusta al comando . Un ciclo della meteora convincente sarebbe stato molto più rassicurante, in quella delicata fase di passaggio, metafumetto o meno. Se sarà capace di regalare qualcosa di valido...lo scopriremo leggendolo come suggerisci tu! Fino ad ora giocava con un ibrido, onestamente non gli rimprovero tantissimo, ora potrà plasmarlo meglio, ha più libertà ma anche più responsabilità.

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: mer dic 11, 2019 9:04 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Gordon Pym ha scritto:
Recchioni, che lo si accetti o meno, ha fiutato l'inghippo e ha individuato nella gabbia narrativa stereotipica dylandoghiana il problema di un certo tipo di struttura.


L'inghippo consiste solo nell'incapacità di gestire uno staff di autori che sapessero scrivere il Dylan autentico, che esistono ancora in giro, come potrebbero esserne scoperti di nuovi se ci fossero talent scout all'altezza, e non ciarlatani che invitano su DD tutte le comparsate dei loro amichetti per farsi bellocci sui social o alle fiere.
Quella della gabbia è una patetica scusa ad uso dei privi di talento, o inadatti a questa testata, prigionieri della propria pochezza. Esistono dozzine di variabili nella narrazione dylaniata in piena libertà senza meta-rivoltarla per costruire un altro fumetto DOE-ppato dopo aver decretato per inettidutine l'eutanasia del "Dylan-vorrei-ma-non-saprei"... la volpe e l'uva, che dice che l'uva è scaduta. Non mi sembra che Celoni nei Raminghi dell'Autunno sia stato inscatolato in questa prigione virtuale, eppure ne è uscita una storia ottima abbastanza recente che possiamo tranquillamente citare senza esser tacciati di "primocentismo" ( :lol: ), altro termine coniato a sbafo dagli incapaci per farci passare per veteroltranzisti.

Cita:
la curiosità mi spingerà a leggere questo nuovo Dylan.


Dopo oltre 5 anni di Recchioterapia avete ancora il coraggio di parlare di curiosità? :lol: :lol: :lol:
E' come se frequenti una tipa per lo stesso tempo, e ti chiedi se puoi scoprire in lei altre amenità alla prossima uscita dopo che ti ha tirato delle marronate pazzesche, un'ennesima chance sulla fiducia da oltre un lustro per un rapporto trascinatosi su una serie di cocenti delusioni DI FATTO, mica potenziali.
Può bastare così per molti di noi: le sue possibilità le ha avute (v. ciclo dell'astro-nzata), e quelle future sono solo una degenerazione di quanto costruito come alibi per arrivare a questo punto :?

ALOHA VOTO DI FIDUCIA
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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
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Iscritto il: lun ago 05, 2013 2:24 pm
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Gordon Pym ha scritto:
wolkoff ha scritto:
Risposta capziosa e pretestuosa.
Gli autori citati - se ti riferisci a Medda, Chiaverotti, Ambrosini, Bilotta, etc - non solo sono "bravi" ai testi, ma sono anche abbastanza maturi da aver inventato, diretto e gestito, loro stessi fior di testate autonome in seno alla Bonelli. E inoltre conoscono Dylan come pochi. Sono uomini di polso ed idee, non di pugnette e remake.


Mah non so, è semplicimente la mia opinione, d'altronde siamo sempre nel campo dell'ipotetico. Leggo le loro storie come tutti, le apprezzo, ma scrivere una storia, un fumetto nuovo o un filone parallelo è una cosa , portare avanti una testata che ha decadi alle spalle senza deludere restando originali è tutt'altra cosa. Ho anche spesso detto che avrei affidato il ciclo della meteora a Ambrosini e Bilotta, ma parlo di ciclo, perchè molti autori che amavo negli ultimi anni hanno sofferto la serialità. Bilotta negli ultimi due speciali del pianeta dei morti credo stia faticando un po' a trovare idee e la storia ha perso un pochino di mordente , pur restando un grande, Chiaverotti è bravo ma fondamentalmente è monotematico (e sia MM che Brendon non sono delle perle di originalità pur essendo prodotti gradevoli anche se altalenanti), Ambrosini è un altro autore che adoro ma che tende a volte a eccedere in alcuni meccanismi, Medda ha mestiere da vendere ma Lukas mi ha convinto a metà. Quello che voglio dire è che sono tutti sceneggiatori di spessore, ma dirigere una testata come Dylan e scrivere un albo al mese ogni mese su Dylan non è affatto facile. Attenzione non impossibile, l'Old Boy lo dimostra, ma c'è sempre il rischio di ricadere nelle solite pecche degli ultimi anni . Recchioni, che è si un filibustiere del mercato fumettistico ma non è certo uno che fa solo remake, che lo si accetti o meno, ha fiutato l'inghippo e ha individuato nella gabbia narrativa stereotipica dylandoghiana il problema di un certo tipo di struttura. Se avrà ragione o meno lo vedremo, credo sia una scommessa anche per lui. Io continuerò a leggere con curiosità, non c'era motivo di non provare un'alternativa. Se l'esperimento fallirà, la Bonelli tornerà sui propri passi. Ma la querelle des Anciens et des Modernes basata su preconcetti e nostalgismi fini a se stessi, che tanto spazio sta trovando sul forum e sui social lascia il tempo che trova. La curiosità mi ha spinto a compare quel primo Dylan Dog che mi colpì come un pugno nello stomaco e la curiosità mi spingerà a leggere questo nuovo Dylan. Pronto ad essere stupito.

Concordo.

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Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
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Oh si, anche io voglio essere stupito dal nuovissimo ciclo triciclo del riciclo...e i suoi fantasmagorici effettoni speciali :3

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Il segno è sottoposto alla legge, le apparenze non sono che sottoposte alle regole del gioco.
https://ilfumettarovetusto.blogspot.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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Piccatto ha scritto:
Gordon Pym ha scritto:
wolkoff ha scritto:
Risposta capziosa e pretestuosa.
Gli autori citati - se ti riferisci a Medda, Chiaverotti, Ambrosini, Bilotta, etc - non solo sono "bravi" ai testi, ma sono anche abbastanza maturi da aver inventato, diretto e gestito, loro stessi fior di testate autonome in seno alla Bonelli. E inoltre conoscono Dylan come pochi. Sono uomini di polso ed idee, non di pugnette e remake.


Mah non so, è semplicimente la mia opinione, d'altronde siamo sempre nel campo dell'ipotetico. Leggo le loro storie come tutti, le apprezzo, ma scrivere una storia, un fumetto nuovo o un filone parallelo è una cosa , portare avanti una testata che ha decadi alle spalle senza deludere restando originali è tutt'altra cosa. Ho anche spesso detto che avrei affidato il ciclo della meteora a Ambrosini e Bilotta, ma parlo di ciclo, perchè molti autori che amavo negli ultimi anni hanno sofferto la serialità. Bilotta negli ultimi due speciali del pianeta dei morti credo stia faticando un po' a trovare idee e la storia ha perso un pochino di mordente , pur restando un grande, Chiaverotti è bravo ma fondamentalmente è monotematico (e sia MM che Brendon non sono delle perle di originalità pur essendo prodotti gradevoli anche se altalenanti), Ambrosini è un altro autore che adoro ma che tende a volte a eccedere in alcuni meccanismi, Medda ha mestiere da vendere ma Lukas mi ha convinto a metà. Quello che voglio dire è che sono tutti sceneggiatori di spessore, ma dirigere una testata come Dylan e scrivere un albo al mese ogni mese su Dylan non è affatto facile. Attenzione non impossibile, l'Old Boy lo dimostra, ma c'è sempre il rischio di ricadere nelle solite pecche degli ultimi anni . Recchioni, che è si un filibustiere del mercato fumettistico ma non è certo uno che fa solo remake, che lo si accetti o meno, ha fiutato l'inghippo e ha individuato nella gabbia narrativa stereotipica dylandoghiana il problema di un certo tipo di struttura. Se avrà ragione o meno lo vedremo, credo sia una scommessa anche per lui. Io continuerò a leggere con curiosità, non c'era motivo di non provare un'alternativa. Se l'esperimento fallirà, la Bonelli tornerà sui propri passi. Ma la querelle des Anciens et des Modernes basata su preconcetti e nostalgismi fini a se stessi, che tanto spazio sta trovando sul forum e sui social lascia il tempo che trova. La curiosità mi ha spinto a compare quel primo Dylan Dog che mi colpì come un pugno nello stomaco e la curiosità mi spingerà a leggere questo nuovo Dylan. Pronto ad essere stupito.

Concordo.

Concordo anch'io e aggiungo qualche considerazione.
Alcuni forumisti danno per conclamato che la gestione di Recchioni sia un fallimento qualitativo e commerciale e che il metafumetto abbia "rotto" (cito l'installazione di wolkoff, ma non mi riferisco solo a lui).
In realtà si tratta di opinioni soggettive.
Sulle vendite non sappiamo niente, possiamo solo constatare che Recchioni lavora sempre di più e sembra godere della piena fiducia di tutti i suoi editori. Al contrario, le testate bonelliane di Medda, Ambrosini e Bilotta, per quanto molto apprezzate dalla critica e dalla loro nicchia di lettori, non sono state un successo commerciale. Forse ha fatto un po' meglio Chiaverotti nei primi anni di Brendon, ma era un periodo diverso nel quale si poteva sfruttare più facilmente la scia del successo di Dylan.
Riguardo ai giudizi complessivi su 399, 400 e nuova gestione, alcuni lettori sono disgustati, altri entusiasti e altri hanno opinioni più sfumate. Sul nostro forum prevalgono i disgustati, ma i rappresentanti delle altre due categorie non sono pochi. [E il nostro forum, benché non sia il covo di hater dipinto da Recchioni, non può neppure essere considerato un campo neutro: non dimentichiamo che l'admin qualche anno fa ha mandato a quel paese e messo alla porta il curatore.]
Per quanto concerne il metafumetto: è un espediente narrativo come un altro. Può piacere o meno. Se ne può fare un utilizzo corretto o sbagliato. Anche qui, insomma, ricadiamo nel soggettivo.


Ultima modifica di V.M. il gio dic 12, 2019 3:21 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
:roll: Ahiahiahi, come sempre cominci benino V.M. e poi finisci male verso delle virate spudoratamente garantiste verso l'indifendibile, mancando quasi di rispetto ai gestori di questo forum.

V.M. ha scritto:
danno per conclamato che la gestione di Recchioni sia un fallimento qualitativo e commerciale e che il metafumetto abbia "rotto" (cito l'installazione di wolkoff, ma non mi riferisco solo a lui).


Infatti io (come altri) non ho parlato di copie vendute, se non in un unico post per dire che Dylan è ancora una risorsa per la SBE, visto quando vende. E personalmente sono stufo del metafumetto, e lo esprimo senza timore di nulla, a maggior ragione quando si è scoperto a cosa serve ufficialmente (v. più sotto).
Posso solo dire, vista l'eco che si è riscontrata a proposito dell'installazione, NESSUNO MANCO PER L'ANTICAMERA DEL CERVELLO sul fb-sito del Sommo si è azzardato a difendere il meta-fumetto stesso entrando nel merito. A parte insulti gratuiti e sentenze da ricovero, non c'è stata una voce che ha preso parte ad una discussione su quanto sia necessario e corroborante all'andamento della testata.
Questo la dice lunga su quanto il meta-fumetto sia un punto di riferimento, a parte che per l'autore in questione... lui sì unico e solo riferimento dei suoi paladini leccapiedi, a cui di Dylan non fottesega :| .

V.M. ha scritto:
Per quanto concerne il metafumetto: è un espediente narrativo come un altro. Può piacere o meno. Se ne può fare un utilizzo corretto o sbagliato. Anche qui, insomma, ricadiamo nel soggettivo.


Ennò mio caro, qui siamo passati dal soggettivo alla strumentalizzazione conclamata.
Il meta-fumetto, lo si è capito a caratteri CUBITALI negli ultimi due albi, non è solo un mood narrativo che può piacere o meno: è una professione di nuova fede riformata, un manifesto d'intenti da imporre in modo coatto, l'alibi-anticamera per riflettere SU Dylan e sostenere a nove colonne che va estinto/fatto crepare (v. concetto di eutanasia che ripeto senza esser compreso, pare :roll: ) perché non si può più scriverlo in un determinato modo. La volpe e l'uva di cui parlavo prima, il presunto cadavere dato per spacciato ed inumato quando è ancora vivo, per sostituirlo col suo manichino bello che imbellettato ad immagine e somiglianza dei suoi nuovi profeti.
In questi termini il meta-fumetto diviene una patetica scusa accampata e rimontata in cinque anni di frecciatine e maniavantiperparsilculo che in realtà suona, pregna di arroganza, come dichiarazione implicita d'incapacità nell'affrontare Dylan in un certo modo, da rivisitare alla bisogna in base ai deliri di onnipotenza degli addetti ai lavori, tra cui Recchioni costituisce l'ingranaggio principale, ma non è di certo l'unico responsabile.

V.M. ha scritto:
[E il nostro forum, benché non sia il covo di hater dipinto da Recchioni, non può neppure essere considerato un campo neutro: non dimentichiamo che l'admin qualche hanno fa ha mandato a quel paese e messo alla porta il curatore.]


Questo forum è uno dei (pochi) luoghi dove viene garantita la massima libertà di opinione nel nome del confronto tra appassionati, grazie al contributo prezioso dei moderatori che spesso masticano amaro e non si espongono più di tanto proprio per garantire una certa diplomazia pluralista. Se il soggetto in questione si è affacciato da questi parti in modo incivile ed oscurantista da bulletto viziato, incapace di sostenere la nostra dialettica senza schiumare rabbia per come abituato al raffronto acritico dei suoi scagnozzi sentenziosi, è cascato male... e si è meritato quel ban da rosicone, come altri troll ed idioti che vengono qui solo per inscenare teatrini inverosimili.
E se ban "fu"... si trattò sempre di una cosa momentanea, riqualificabile, come i punti sulla patente, per cui può tornare com&quando vuole liberamente ad esprimersi, anche se deve rimaner consapevole che questo non è il suo fanodromo di deferente sudditanza pppptenercelobbono (magari ci scappa qualche news soffiata in anteprima) ma solo un luogo che AMA ancora DD a prescindere dai tempi, le persone, ed i business coinvolti. Un amore non neutro, come il sapone con cui vorrebbero lavarci di torno :P .

ALOHA
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Ultima modifica di wolkoff il gio dic 12, 2019 1:52 am, modificato 3 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: mer dic 11, 2019 11:54 pm 
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Al contrario, le testate bonelliane di Medda, Ambrosini e Bilotta, per quanto molto apprezzate dalla critica e dalla loro nicchia di lettori, non sono state un successo commerciale


Però per correttezza dovresti paragonarle con le serie bonelliane di Recchioni. Orfani e 4hoods. Non con Dylan Dog.


Cita:
Dopo oltre 5 anni di Recchioterapia avete ancora il coraggio di parlare di curiosità? :lol: :lol: :lol:


Questo è uno dei trucchetti di Recchioni. Esce la notizia "ci sarà un ciclo dal 401 al 406 con Dylan barbuto e con il re-remake delle prime storie" e c'è già chi che non sta nella pelle nel sapere cosa succederà nel 407. Non come sarà il prossimo albo, vista magari la trama dello stesso in quarta di copertina. Ma "cosa succederà" fra 8 mesi. E cosa volete che succeda? Che al limite l'imbonitore vi pioppa qualche altra box alla prossima fiera. :D


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: gio dic 12, 2019 12:00 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Jones ha scritto:
Questo è uno dei trucchetti di Recchioni. Esce la notizia "ci sarà un ciclo dal 401 al 406 con Dylan barbuto e con il re-remake delle prime storie" e c'è già chi che non sta nella pelle nel sapere cosa succederà nel 407.
[...] E cosa volete che succeda? Che al limite l'imbonitore vi pioppa qualche altra box alla prossima fiera. :D


Grande Jones :wink:
Cinque e passa anni di fumo di scarsa qualità venduti da uno spacciatore in televendita di tappeti sdruciti, rollati sul cialtronismo più narcisista.
Ma evidentemente a qualcuno non sono bastati, perché sono diventati dipendenti da quel fumo. O dalle televendite, in cui ancora sperano nell' "affare"... quando gli "affari" di altri sono scesi sotto le ginocchia :?

CI VEDIAMO ALLA PROSSIMO CALUMET DELLA PACE
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