Visto che l'attuale curatore sembra leggere (o gli vengono riferite le cose che diciamo/postiamo, considerando che mi sembra di aver intuito una risposta indiretta anche al post di Ittosan), colgo l'occasione per buttare giù due parole. Senza sarcasmo, dato che molti di noi si sono iscritti per commentare le nuove uscite e dare un parere sull'andamento generale della testata. E senza astio, dato che per me il suddetto curatore è solo "un curatore", ossia uno che dovrebbe prendersi la briga di curare la testata. A parlare è un elemento abbastanza recente (nel forum), iscritto da meno di un anno e solo per condividere con altri aficionados la propria passione. Uno che, dopo anni passati a comprare Dylan Dog in maniera saltuaria, ha deciso di ricominciare in maniera costante. Volendoci credere ancora. Sperando che il "trito" che aveva troncato a suo tempo l'idillio con DD fosse storia passata. E arrivo al dunque: possibile che l'unico parere a contare, egregio curatore, sia quello dei tanti che fanno si con la testa e dicono "complimenti; bravissimo; è tutto estremamente figo; chi non la pensa come noi è un hater". No, perché è lecito pensare che tante persone avverse a certe trovate, a certi cambiamenti, siano tutto tranne che haters, o persone "impermeabili al genio". O "primocentisti". Sarebbe lecito chiedere un ragionamento più lucido da parte di chi pensa che i problemi non ci siano e siano solo nella testa di quei tanti che commentano a sfavore. Di quei tanti che dicono "no, questo non è Dylan Dog; questa non è la stessa testata di cui mi innamorai vent'anni fa, trent'anni fa; i reboot fanno parte di un altro genere di fumetto; fare tabula rasa non serve se vi sono ancora vere idee per manipolare il personaggio e il suo mondo.". Dylan Dog non è un bulletto o un "personaggio di azione". Non è il sosia di John Matrix (Commando). Né lui né altri comprimari, tutt'altro che monodimensionali (i vari Bloch, Jenkins, Wells), ridotti nel 398 a copie blande di personaggi Marvelliani (i Nightstalkers, tanto per ripetermi). Ma era un metafumetto, vero? Insomma, dovevamo tutti riflettere che Dylan Dog è un fumetto, il suo mondo è un "mondo cartaceo" e tutto può essere messo in discussione. Ok, penso che il messaggio sia chiaro (evitando di dilungarmi sul fatto che molti di noi hanno iniziato a sviluppare un'allergia al "metafumetto") anche se immagino che pochi lettori non si siano resi conto negli anni che "Dylan Dog è un fumetto" (insomma, se uno pensava davvero che DD fosse un personaggio reale sarebbe da ricovero immediato). E, ora che il messaggio è chiaro, direi di ritornare al "fumetto-fumetto". A un Dylan Dog che è Dylan Dog: ossia a un personaggio umano, con i suoi dubbi, le sue incertezze, refrattario alla tecnologia, che quando ha tempo a disposizione cerca di suonare quel benedetto Trillo Del Diavolo, o costruire il galeone, o andare al cinema a vedere pellicole horror. Un personaggio antitetico a qualsiasi menata d'azione fine a se stessa (fermare un serial killer con il "maggiolone spara arpione") che entra per gradi in contesti gotici, orrorifici, perturbanti. Un personaggio se possibile venato di una sottile ironia, controbilanciata dall'ironia più ridondante e carnascialesca dell'altro personaggio per noi fondamentale chiamato Groucho, tolto dagli zebedei per motivi sui quali vorrei evitare di soffermarmi (ma basta rispolverare molti vecchi post qui sul forum). E' possibile chiedere questo di Dylan Dog? E' possibile averlo in abbinamento con il suo storico compagno di avventure, invece che con un insipido Gnaghi che, per quanto "funzionante" nel celebre romanzo di Sclavi, non sarà mai Groucho? E' possibile avere quel tantino di rispetto per la testata, che può funzionare ugualmente se fortificata da buone sceneggiature, e per tanti lettori che esprimono - come me in questo momento - il proprio lecito dissenso senza provocare, lanciare stilettate, fare battute? Se a queste tre domande la risposta è si, allora apposto. Anche se l'annunciato reset sembra qualcosa di definitivo, magari una ponderata riflessione permetterà di capire che non è questa a strada da percorrere. Che qualsiasi escamotage per portarci fuori da un pantano (eh, si, per molti di noi questo è il termine) potrebbe essere ben accolto. Che si metta in mezzo Inverary, o qualche buco nero, o le realtà alternative, va bene tutto.
Sono pienamente consapevole che quanto detto verrà sistematicamente ignorato (a contare, come specificato in precedenza, è solo la voce di coloro che sostengono ciecamente certe trovate), ma non importa. Tanto ormai è scontato che il messaggio da far passare è "chi dissente è un hater".
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