Cravenroad7

Piaciuto molto perché il finale è ciò che cerco in un racconto: mi deve stupire. I ruoli sono ben gestiti per quanto riguarda l'indagine e anche se l'iconografia delle morti è derivativa, devo dire che funziona lo stesso. Il pesonaggio di Hyppolita comunque fa la differenza, decisamente.
Disegni altalenanti ma ormai sono il marchio di fabbrica del nuovo stile di Dall'Agnol, quindi prendere o lasciare. Copertina stupenda.

Di solito non mi aspetto molto da Marzano,e quindi approccio con il solito scetticismo verso "Hyppolita".Alla fine,mi devo quasi ricredere...meno peggio di quanto pensassi.La narrazione e' agile,svelta,e funziona abbastanza bene.Non mi convince l'approfondimento del killer,il suo modus operandi...ma chiudo un occhio.Bene la doppia indagine parallela,che almeno tiene separati Dylan e i due fantocci di scotland yard.La caratterizzazione di Hyppolita,chiaramente il punto centrale della storia,e' ben riuscita per quanto mi riguarda.Certo,che si vada in maniera furbetta verso quel finale e' evidente.Ma va bene.Sono le rivelazioni finali che in qualche modo danno all'albo quel qualcosa in piu' che non era proprio previsto,fino a buona parte della lettura.
Apprezzabili i riferimenti cinematografici in particolare.

Una buonissima storia, bravo Marzano. Solo non ho visto il solito Dall'Agnol (che comunque non mi piace molto), forse perché qui in tandem con altra disegnatrice.

Molto fuori tempo massimo posto il mio parere, per quel che vale: a parte la scopiazzata da MPD Psycho… uno degli albi migliori degli ultimi anni. Forse per la prima volta i nuovi personaggi aggiunti si muovono come dovrebbero fare, in maniera credibile e non da copione stereotipato, non c'è la faiga mensile di turno ma una persona con un suo perché ben costruita e azzeccata; all'interno della trama si muovono due correnti narrative principali, quella della falsa pista (la vittima di colore che si lascia presumere possa essere colpevole, e qui anche la questione politico-sociale non sorretta da pipponi ha un senso e raggiunge il suo obiettivo; il motivo della ricerca da parte della madre, alla fine un po' troppo gridato ma coerente col vissuto e molto ben camuffato) e quella delle affinità nella doppia indagine, in qualche modo dello spirito da poliziotto mai abbandonato da Dylan che lo unisce ai due suddetti cartonati anche se stavolta no, evidenziato dalla ripetizione della medesima battuta sul clima. Finalmente una storia imperfetta ma ben costruita, sceneggiata e studiata. Disegni… così così, si nota troppo l'alternanza dei due disegnatori e questo non migliora l'aspetto finale di un albo che merita comunque l'acquisto, la lettura e la conservazione. Un po' ironico che uno dei migliori della fase intermedia sia l'ultimo prima dello sconquasso meteorico, in ogni caso buona prova.

hyppolita
copertina alla dylan dog, classica, perfetta, mentre i disegni di dall'agnol stavolta mi sono piaciuti meno del solito...
partono benissimo, poi qualcosa si incrina e il finale sembra tirato via... proprio ora che marzano ha finalmente azzeccato una storia
una buona idea d'altri tempi (il killex giardiniere) e una contro-carrambata chiaverottiana, mutismo d'atmosfera e tecnologia usata bene
quando dylan porta la vecchia al cinema ho temuto per il peggio
e adesso la meteora, di cui sento dire peste e corna

voto 6+