Aleksandr ha scritto:
leonearmato ha scritto:
Jones ha scritto:
Vabbè dai, la storia dei "saranno meglio i primi 100" è una sorta di "parlateci di Bibbiano", un mantra inculcato a forza (social) ai vari pappagalli della rete ed utilizzato per decontestualizzare qualsiasi critica al vate.
Anche perche dall'89 al 100 non è che sian tutti capolavori, anzi...
Un capolavoro c'è ed è
Dietro il sipario di Ambrosini e basterebbe questa storia da sola a dar valore a quell'annata.
C'è qualche storia brutta certo, come la pessima
Sinfonia mortale di La Neve o
La sfida, ma nel complesso non è male,
sicuramente un periodo migliore di molti recenti (anche togliendo Ambrosini). Sono quasi tutte di Chiaverotti e io, quale più quale meno, le ho lette con piacere e c'è anche una buona storia di Manfredi,
I giorni dell'incubo.
Un autore che forse non avrà avuto Dylan nelle sue corde, come disse Recchioni, ma diverse spanne sopra tanti sceneggiatori che si sono cimentati col Nostro e che ha dimostrato molta dimestichezza con l'orrore (basti sfogliare qualche albo di Magico Vento).
La frase evidenziata è inattaccabile e chiuderebbe qualsiasi dibattito. Ma così non vale
Anzi, bisognerebbe confrontarlo con il passato, per capire appieno la differenza qualitativa.
Sono chiaramente d'accordo con la tua analisi (forse non ho letto con il tuo stesso piacere tutto quel Chiaverotti non o poco rivisto da Sclavi), la qualità è comunque buona ma già quel periodo permette di fare due analisi spicciole.
È la prima volta che Dylan Dog deve andare avanti senza Sclavi. E si nota benissimo la mancanza dell'Autore/Ideatore/Creatore/Correttore, tutte con le maiuscole perché mansioni che Tiziano svolgeva in maniera impeccabile. Lì già si capisce che Dylan Dog è Tiziano Sclavi.
Come fare? Dare in mano a un sostituto (Chiave) gran parte della produzione e intervallarlo con autori esterni (La neve, Manfredi, Ambrosini) e/o secondari (Mignacco) che, a seconda della necessità, potessero scrivere anche più di una storia, come fece Manfredi. Schema che abbiamo rivisto anche in tempi recenti, tra le altre cose. Oltre che poi con il periodo Ruju.
La redazione di DYD in quel momento ha avuto due colpi di fortuna: che uno degli esterni fosse Ambrosini e che non troppo tempo dopo tornasse Sclavi, con una seconda stagione di storie di qualità, non prolifica come nei primi anni di scrittura, ma comunque sufficiente a tirare avanti la baracca fino al 200.
Però non dimentichiamo che di lì a qualche mese sarebbe andata in edicola Fratelli di un altro tempo, una storia talmente brutta che Mignacco ha dovuto impegnarsi per batterla con Gli spiriti custodi