Cravenroad7

ok groomer

si , però le ergastolane le ha pubblicate ,
secondo me le vendite di dylan dog sono un calo fisiologico,
neanche Sclavi raddrizzerebbe la bagnarola ,
sono 400 numeri più maxi, speciali, color , giganti ,almanacchi , extra ,
è quasi impossibile reggere certi numeri ,
e non ditemi di Tex , che è un caso a parte , perché se uno vuole la magia del west non gli resta che Tex.
invece l’horror si trova ovunque.
tra serie tv , film , fumetti (altri, twd ecc...) anche la realtà...

Ve lo dico: ho appena letto 399 e 400.
Nel bene e nel male, sono esattamente come me li aspettavo.
Nessuno dei due mi sembra un capolavoro, ma entrambi meritano una lettura attenta. Il primo è più recchioniano, il secondo più sclaviano.
Comunque, ne parleremo meglio a suo tempo nei topic giusti.
Per ora mi limito a segnalarvi che:
1) gli spoiler di Lucca e di Repubblica (ma anche le varie tavole del 400 pubblicate mesi prima) purtroppo incidono più di quanto credevo sul piacere della lettura;
2) molte delle indignazioni preventive sono francamente esagerate. Quello di RRobe non sarà "il vero Dylan® dei primi 100", ma tutto sommato non è un Dylan sbagliato.

Ma avete visto che imbarazzo il video della conferenza a Lucca di Dylan Dog??

Ma chi glielo ha mai chiesto

Direi di piantarla con questa leggenda social-metropolitana dei primi 100 dopo vent'anni e passa, e coi lettori ancorati a quel paradigma, ammuffiti senza contatto col presente. Capisco sia molto più comodo - anche per chi dipinge pretestuosamente noi forumisti come matusa reazionari - semplificare un'imprecisabile nostalgia verso qualcosa con una cifra tondotonda come il #100... ma credo che questo spartiacque immaginario vada rimosso dalle polemiche perché quasi tutti quelli che osteggiano l'attuale supervisione non pretendono di certo di riesumare lo spirito di Sclavi o del Chiave di quei tempi, con cui nutrire eventualmente le proprie astinenze decennali.

Non c'è bisogno di rivolgersi a quei fantomatici capisaldi: il "vero" Dylan lo si ritrova anche in cose moooooolto più recenti per numerazione tipo I raminghi dell'autunno, Il Lago Nero, La Macchina Umana, Il feroce desiderio, Il Male Infinito, etc... senza scopiazzare tempi che furono e senza cercare il capolavoro da museo. Ma soprattutto senza raspare il fondo con trovate da circo per attirare l'attenzione attraverso anni di stravolgimenti ciarlateneschi onde nutrire il proprio ego da risolutore maximo.

A parte tutte le cabale possibili, a rincorrersi coi numeri sono solo quelli che si rimpiccioliscono alla loro ombra per senso d'inferiorità latente.

100 % ALOHA ED E' TUTTO GIUSTO

Pensavo si capisse che il mio tono era ironico. Fra l'altro mi ci metto pure io fra i nostalgici, figurati. Per me la scrittura di Dylan è tanto più "giusta" quanto più vicina alla scrittura di Sclavi.


Qui non posso risponderti senza fare qualche piccolo spoiler (niente di sconvolgente, ma valuta tu se leggere o meno).

Magari tu eri ironico, ma c'è gente che non aspetta altro che tirare in ballo questa storiella dei primi 100 per accusare noi vecchiardi del forum di campare di ricordi e di pretendere cose senza senso dall'attuale direttivo. E comunque per me "quello" Sclavi rimane abbastanza irropruducibile, da se stesso anche, quindi bisogna farsene una ragione e fidarsi di CHI COMPRENDE DAVVERO come scrivere il personaggio.
E ne sono rimasti ancora alcuni bravi, se lasciati lavorare in un certo modo

Lo spoiler non lo apro per principio, visto che forse saranno rimaste in giro sì e no una decina di pagine non svelate dei prossimi due albi, e preferisco tenermele al fresco per quando usciranno.

ALOHA CONSERVAZIONE TESTI ALL'ASCIUTTO

Vabbè dai, la storia dei "saranno meglio i primi 100" è una sorta di "parlateci di Bibbiano", un mantra inculcato a forza (social) ai vari pappagalli della rete ed utilizzato per decontestualizzare qualsiasi critica al vate.

il fatto di rattoppare le storie vecchie ergastolane e pubblicarle è venuto dall'alto e vale per tutte le testate. stanno rattoppando anche quelle di nathan never con molta fatica. quindi...

Proprio per niente. I dialoghi del 399 sono di una banalità imbarazzante.

"Ma Dylan, non lo sai che la sposa dell'eroe muore sempre dopo il matrimonio? Perché questa è una storia a fumetti, capisci? Tu sei l'eroe della storia, io il cattivo. Nulla di tutto questo è reale, è tutto finto! Voi lettori l'avete capito che non è una storia vera, sì?"
"Chi potrebbe fermarci? Un negro e una musulmana? Questo, nel caso non si fosse capito perché, effettivamente, è una metafora moooooooolto sottile, è il nostro modo di criticare la società, perché il razzismo è sbagliato e la discriminazione religiosa è sbagliata! Ma lo diciamo in modo plateale perché non siamo capaci di fare satira sottile e pungente, preferiamo essere più diretti, più ovvi!"

Per me sono stati sufficienti per votare l'albo insufficiente.

Anche perche dall'89 al 100 non è che sian tutti capolavori, anzi...

Un capolavoro c'è ed è Dietro il sipario di Ambrosini e basterebbe questa storia da sola a dar valore a quell'annata.
C'è qualche storia brutta certo, come la pessima Sinfonia mortale di La Neve o La sfida, ma nel complesso non è male, sicuramente un periodo migliore di molti recenti (anche togliendo Ambrosini). Sono quasi tutte di Chiaverotti e io, quale più quale meno, le ho lette con piacere e c'è anche una buona storia di Manfredi, I giorni dell'incubo.
Un autore che forse non avrà avuto Dylan nelle sue corde, come disse Recchioni, ma diverse spanne sopra tanti sceneggiatori che si sono cimentati col Nostro e che ha dimostrato molta dimestichezza con l'orrore (basti sfogliare qualche albo di Magico Vento).

Io no! Nel senso che me l'ero dimenticato, ma in effetti è vero, le dovevamo leggere! E invece...

La frase evidenziata è inattaccabile e chiuderebbe qualsiasi dibattito. Ma così non vale
Anzi, bisognerebbe confrontarlo con il passato, per capire appieno la differenza qualitativa.
Sono chiaramente d'accordo con la tua analisi (forse non ho letto con il tuo stesso piacere tutto quel Chiaverotti non o poco rivisto da Sclavi), la qualità è comunque buona ma già quel periodo permette di fare due analisi spicciole.
È la prima volta che Dylan Dog deve andare avanti senza Sclavi. E si nota benissimo la mancanza dell'Autore/Ideatore/Creatore/Correttore, tutte con le maiuscole perché mansioni che Tiziano svolgeva in maniera impeccabile. Lì già si capisce che Dylan Dog è Tiziano Sclavi.
Come fare? Dare in mano a un sostituto (Chiave) gran parte della produzione e intervallarlo con autori esterni (La neve, Manfredi, Ambrosini) e/o secondari (Mignacco) che, a seconda della necessità, potessero scrivere anche più di una storia, come fece Manfredi. Schema che abbiamo rivisto anche in tempi recenti, tra le altre cose. Oltre che poi con il periodo Ruju.
La redazione di DYD in quel momento ha avuto due colpi di fortuna: che uno degli esterni fosse Ambrosini e che non troppo tempo dopo tornasse Sclavi, con una seconda stagione di storie di qualità, non prolifica come nei primi anni di scrittura, ma comunque sufficiente a tirare avanti la baracca fino al 200.

Però non dimentichiamo che di lì a qualche mese sarebbe andata in edicola Fratelli di un altro tempo, una storia talmente brutta che Mignacco ha dovuto impegnarsi per batterla con Gli spiriti custodi

My two cents.

Serie di ottimo livello fino al 150. Crollo mostruoso intorno al 200,con Barbato e Media distanti anni luce rispetto agli altri sceneggiatori. Poi la Barbato si è persa intorno al 240.
Peggior annata post 200 : 2008, gestione Marcheselli. Ma il 2019 non scherza...
Miglior annata post 200: 2016,gestione Recchioni.