Cravenroad7

Ho sempre parzialmente difeso le scelte da curatore del signor R. (come sceneggiatore di Dylan Dog, a parte due numeri non mi ha mai convinto) ma quando leggo critiche entusiaste da parte sua su un'immane porcheria come CURSED e denigrazioni di un capolavoro quale CASA DI FOGLIE, comincio a comprendere cosa non vada (sempre a mio parere) di tutto l'operato. è un manicheo, è tutto bianco o nero nel suo mondo, non esistono sfumature, ogni dialogo deve essere enfatico e gridato e non c'è la minima capacità di sopportazione nei confronti delle critiche, non parlo delle offese gratuite ma dei semplici pareri discordanti. Non ci siamo, il personaggio che presume di poter decostruire era esattamente tutto l'opposto e si nutriva delle proprie paure, incertezze e perplessità.

Va be che abbia dei gusti orribili è ormai noto.

Il fatto è che abbiamo frainteso. Recchioni non è Dylan in "Mater Morbi". Recchioni è la stessa Mater Morbi che distrugge Dylan!!! Avremmo dovuto capirlo a suo tempo...

Illustrazione (o vignetta) di Mari per il "nuovo" dyd. In allegato, subito sotto, il commento di uno dei tanti fan adoranti del nostro oni2 copiaincollato dalla pagina del nostro, come pure il disegno. Dal tenore di quanto scrive, non si possono aggiungere altre parole per capire che tipo di persone leggano o apprezzino i lavori del nostro. Insomma, un vero dylaniato della prima ora, e che ha capito tutto evidentemente, in più di 30 anni di storia editoriale di dyd e bonelli, quali siano le vere atmosfere e caratteristiche del personaggio o la sua perduta (poetica) natura...saranno loro a ereditare il nuovo verbo dylaniato. Ave!

cit
"Eppure Batman ogni volta che cambia costume è un evento...
Superman non si capisce bene se sia pre o post Flash Point...
Lanterne Verdi terrestri di cui si è perso il conto...
Robin che muoiono e risorgono...
Cacchio, la colpa è sempre la Tua Rrobe."

Noo! infatti la colpa è nostra. noi vecchiacci, arcigni, odiosi e dispettosi utenti di questo forum.

Sì perché il problema è il cambio di look.
Sì perché Dylan è sempre stato un supereoe ma noi non lo sapevamo.

Pane e volpe.

Beh, ragazzi, ormai è assodato che molti commenti del genere sono frutto di cialtroni che hanno poco chiara l'idea di cosa sia un fumetto. Gente che si inserisce in certi post "tanto per" (e sparando idiozie) leccando a tutto spiano, quando la cosa ideale in certi momenti sarebbe di stare zitti. Un paragone tra un personaggio bonelliano e un qualche supereroe americano? Roba da ridere. La Bonelli ha certi stilemi, le case editrici come la Marvel, la DC, la Dark Horse, la Image etc. ne hanno altri. Va bene che certi vertici vogliono trasformare DD in un personaggio americaneggiante (mi correggo, va male), ma che i prostrati e i riverenti già se ne escano con tali paragoni... ha del ridicolo.
Tempo fa fu citato l'esempio di Tex (se non ricordo male) e... diamine: provate a pensare se Tex fosse catapultato duecento anni avanti o indietro, o magari nei nostri giorni e si trasformasse ne "Il Giustiziere Della Notte", dunque un personaggio bidimensionale che in due parole ("io sono il bene e tu il male!" o "Hasta la vista, amigo!") liquida l'avversario sparandogli a bruciapelo. Immaginate Tex che si mette a volare e spara raggi dal didietro contro orde di indiani mutanti, banditi alieni e bounty killers extradimensionali. E immaginate un cataclisma che distrugge il suo mondo e Tex scaraventato chissà dove. I lettori organizzerebbero sit in in piazza bruciando i nuovi albi.
I classici del fumetto bonelliano hanno una loro specifica forma, essenza, un contenuto che non si presta più di tanto a stravolgimenti. E' il contenuto che ha decretato il loro successo. Poi se ne possono realizzare di nuovi, più malleabili e soggetti a ogni genere di trasformazione.

La cosa divertente è che queste persone casomai Dylan Dog neanche lo comprano.
Ricordiamoci sempre che Rrobe è il detentore del record (probabilmente insuperabile) di 4hoods: chiusura al sesto numero. Anche per 4hoods c'erano folle adoranti. O almeno così sembrava.

Questo ci fa riflettere: avremo un "rilancio" (ehm) con sei numeri giostrati dal Rrobe. Fallimento e chiusura dopo il sesto numero?

Sentite quest'altra perla del Sommo Curatore: "Trollate e metafumetto. Alcuni lettori sono allergici a questi elementi. "Nei primi cento numeri non c'erano". Dicono. In effetti Bree che chiamava Dylan "Dailan" mica era un modo per perculare i lettori che si ostinavano a fare lo stesso alla faccia di Bob Dylan e Dylan Thomas. Naaaa."

Eh già, perché infatti "Memorie dall'Invisibile" se lo ricordano tutti come capolavoro grazie all'essenziale elemento metafumettistico di "Dailan/Dylan" (che tra l'altro aveva la trascurabile caratteristica di essere perfettamente funzionale alla storia stessa, essendo una palese presa in giro di Bree verso Dylan che infatti pronuncia il suo nome correttamente soltanto poco prima di morire in "Oltre la Morte")... perché "Memorie dall'Invisibile" non era SOPRATTUTTO altro, ma solo "anche" altro, come ci tiene a sottolineare il perspicacissimo Vate... perché il problema è che "alcuni lettori" sono allergici agli elementi metafumettistici inseriti col contagocce, opportuni e funzionali, mica al fatto di nascondere la palese incapacità di scrivere storie di Dylan Dog dietro la metanarrazione continua e costante che si avvita su se stessa fino alle trovate geniali del Dylan barbuto e incattivito o Gnaghi/Sclavi al posto di Groucho, così da completare l'opera di distruzione di un personaggio che non si era assolutamente capaci di gestire se non trasformandolo in qualcosa che non ha più NULLA dello spirito e del senso originario che lo avevano portato ad essere un fenomeno cult.

Dylan Dog è morto, lunga vita a Recchioni e al suo clone Dylan Doe... Quando la Bonelli avrà intenzione di farlo resuscitare facesse un fischio, vedremo che grandi risultati in termini anche di $$$ porterà l'originalissima idea di scimmiottare gli americani...

Sì infatti: questi straparlano per la causa del Santone, ma in realtà non comprano un Dylan dal 2013 come minimo. Tanto le chiacchiere sono gratis. A differenza dei biglietti per Monolith , noto capolavoro della cinematografia per intenditori... della rete, a differenza del botteghino.



Di certo non sono arrivati all'uva.
Se non in formato etilico

Certi commenti fanno capire la beotaggine media della fanbase felpata di prosciutto sulle palpebre, che oltre sostenere la causa del suo Santone da social, continua a non percepire la differenza tra Dylan e le saghe marveliote, che per rilanciarsi ogni volta dovevano sfornare qualche nuovo gadget innovativo (tipo tutina glitterata con superpotere aggiuntivo) a margine di qualche nuovo serie, spin-off etc.e

Ma d'altronde in un certo senso questo è il sottoprodotto dell'Airoldi-pensiero che pretende di trasformare la SBE in una carnevalata stellestrisce come idea di fumetto. Il paradiso dei nerd in pratica... altro che quei vecchi forumisti rimbambiti colpevoli di pensare a Dylan come un fumetto italiano, che vendeva dieci volte (in proporzione) rispetto agli impigiamati d'oltreoceano, che se non fosse per il traino del cinema adesso starebbero alla fame pure in madrepatria.

ALOHA BUONARROTI BOULEVARD

Appunto...

Folle?! Un paio di dozzine forse!
Diffidate delle bolle social.

Appunto, questi straparlano ma non sganciano un centesimo.
Mentre la SBE è convinta che in base a questi responsi si debba riformare il mercato .



Anche se sembra una proposta in parte irricevibile, consiglierei una mozione di boicottaggio, giusto per far presente alla SBE lo scontento di base in termini di soldoni, e non di fan-fregnacce sui social, che ultimamente la Casa editrice valuta come moneta corrente, spacciata dal genialmente noto venditore di meta-fumo.

Quindi sabotare tra noi fedeli acquirenti storici il ciclo monofirma dal 401 al 406, lasciandolo imputridire in edicola, non tanto per opporsi alle rebootanate spacciate per idee clamorose, quanto per far capire a via Buonarroti in cosa consista realmente/numericamente lo spessore della fanbase... che sui social o amenità simili supporta ad occhi chiusi & bocca spalacantissima - sorvolo sullo sfintere - il Guru di Tor Fregnacciara.

Vediamo se per far pareggiare i conti del loro Sommo Profeta e della sua sacra meta-missione, questi si comprano 3 copie a testa, dopo le tante chiacchiere aggratise in rete .

SONO SEMPRE I MIGLIORI
ALOHA QUELLI CHE SE NE VANNO

A scanso di equivoci che poi "qualcuno" possa strumentalizzare altrove per delegittimare come prassi i luoghi dove non regna il consenso:
IO l'avrei comprata di corsa una miniserie reboot di Bilotta o Ambrosini.
È che non voglio proprio più leggere niente di Recchioni. Perché non c'è nessuno più antitetico di lui allo stile e alla sensibilità del vecchio Sclavi.

Intanto i babbei compulsivi compreranno 8 albi per lo stesso numero. 4 da leggere e 4 da imbustare subito con le procedure di CSI. E mi sono tenuto stretto.

I compulsivi collezio-completisti esistevano pure prima, non sono certo un'invenzione del Rrobe.
Difficilmente si estingueranno, ma di sicuro ne nascono meno di nuovi: solo che lui adesso gli somministra più materiale, fino a farli scoppiare, come le vacche gonfiate con gli antibiotici per poi restringersi nel triste paninetto da McD .



Proprio per questo: boicottare fino al #407. Nada Rrrobbaccia.
Che poi Recchioni ha anche scritto buone storie per Dylan, ma quest'ultima deriva(zione) naufragante per le nostre balle che ci viene rifilata NON E' DYLAN, ma solo un sottoprodotto dell'ego narcisista di un nerd ultra40enne nella stanza dei bottoni (poeraccio ), un altro meta-fumetto che vorrebbe metter in discussione il suo capostipite per soddisfare le smanie di revisionismo megalomane del suo attuale capobanda da social termonucleare.
Quando la SBE se ne accorgerà sarà sempre troppo tardi.

ALOHA CI VEDIAMO LA PROSSIMA ESTATE
(SEEEH.... LO DICEVA PURE MARINA)