ci sono ovviamente spoiler...IL NUOVO MONDO
Anche
Secchi qui va un po' meglio che nelle secche del suo nojosissimo inedito sulla "famiglia", ma a conti fatti la storia s'incaglia su diversi punti, e ci fa una figura minore rispetto alla prima, già non proprio entusiasmante, di Eccher. Peccato, perché a differenza di Eccher che vive di uno spunticino arido portato alle lunghe, qui l'autore dimostra invece di avere qualche idea interessante - v. complotto dormiente delle tate, sms subliminali, esotismi tribali horridi, etc
- ma nell'insieme la sceneggiatura soffre di diversi scompensi e toppa in più punti.
Bene le morti "insensate" al dente o lo stato d'ipnosi degli assassini rinchiusi, mentre abbastanza idiota l'idea che Dylan debba fare da parafulmine-deviatore d' attenzione per Bloch (e da lui ingaggiato) in tempi di tensioni cittadine. Non male i dialoghi, e Groucho abbastanza in tiro.
Il problema è che tutto si affossa dopo la (bella) sequenza dei suicidi coi graffiti insanguinati (pp.138-43). Da lì in avanti si procede solo con gli squarci delle manifestazioni/tafferugli in città o coi due spiegoni in serie in cui Dylan viene coinvolto. Il primo illustrativo di tipo etnografico-accademico, piuttosto antipatico come chi lo pronuncia dall'alto della sua cattedra da ordinaria... ma in fondo necessario per introdurre il lato tribale della minaccia di Yura dai Caraibi... un totem/feticcio a cui basterebbe abbassare le orecchie per sembrare un ca**one
Il secondo, che poi è il nocciolo della storia, troppo dilungato sulla retorica post-colonialista di Janet, e la sua voglia di rivalsa contro l'imperialismo occidentale delle multinazionali bruttecattivecapitaliste. In questa fase salvo solo l'incubo fanciullesco della (presunta) tata plagiante, abbastanza buono (pp.166-71), con tanto di denti da latte persi in età adulta.
Per concluder, Dylan come sempre inerme e raggirato - e ancora una volta drogato nel giro di un mese, dopo il CF, con qualche intruglio nel tè
- che come nella storia di Eccher deve sperare in una fiammata risolutiva per cavarsi dai pasticci: qui una molotov, lì un caminetto. Decorativa fino al riempitivo la carrellata di cadaveri (pp.187-92) che precede la coda velenosa col coreano malintenzionato via sms.
Camagni ai minimi storici, in netta involuzione...
ma questa è una cosa che ripeto spesso da quando è traghettato su Dylan, rispetto ai fasti
Napoleonici. La sequenza in cui Janet prende fuoco è quasi imbarazzante. Apprezzabili le scene in clinica, l'incubo di Dylan molto Stano-
friendly, e la parata finale di cadaveri di cui parlavo poco sopra.
Ci sono alcune cose che non quadrano nei dettagli: a p.118 Bloch dice che il dentista è stato ucciso da un trapano, mentre vediamo che l'arnese utilizzato dalla tipa è un altro. A p.159 Janet dice di non avere un telefono (manco cellulare!
) in un'agenzia di collocamento aperta al pubblico... cosa piuttosto inverosimile... e infine la presunta "crisi" di questa agenzia per tate/colf mi sembra un po' fuori dal tempo, recessione a parte, perché mai come di questi tempi, soprattuto nei paesi anglo-nordici, si fa un uso spasmodico di collaboratrici familiari di vari matrici etniche (magari sottocosto, mica le governanti col frustino britshmade), perché entrambi i genitori sono stra-impegnati nel lavoro, o talmente viziati/incapaci da necessitare sempre un apporto in casa per tirare avanti nell'economia domestica e nella crescita dei pargoli
.