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 Oggetto del messaggio: Re: #401 Un nuovo inizio
MessaggioInviato: mer nov 06, 2019 11:53 pm 
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Pensa che in un primo momento m'era sembrato Liam Neeson.

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 Oggetto del messaggio: Re: #401 Un nuovo inizio
MessaggioInviato: mer nov 06, 2019 11:57 pm 
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 Oggetto del messaggio: Re: #401 Un nuovo inizio
MessaggioInviato: gio nov 07, 2019 1:46 am 
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Ormai è evidente la volontà di trasformare la serie regolare di Dylan Dog in un nuovo fumetto per un nuovo pubblico.
Si tratta di un processo coerente sia con le ultime scelte editoriali della Bonelli sia con l'insofferenza di RRobe verso i nostalgici e i fan tradizionalisti.
In realtà, come scrivevo qualche giorno fa, Dylan era già cambiato molto sotto Marcheselli e soprattutto sotto Gualdoni, solo che i due precedenti curatori erano stati attenti a lasciare intatti la forma, il contorno e i personaggi principali. Recchioni invece sta intervenendo pesantemente anche su quegli elementi, oltre che sul linguaggio, rendendo il cambiamento ancora più radicale e destabilizzante.

Nonostante le promesse disattese e le debolezze del ciclo della meteora, sono curioso di leggere i prossimi due albi e di conoscere il nuovo Dylan.
Certo, per RRobe sarà una prova decisiva: si occuperà lui delle sceneggiature e dovrà mostrare finalmente tutte le carte. La puzza di bluff è forte, ma non si può escludere che abbia un poker (e dato che non si vince da più di vent'anni, può bastare una doppia coppia).


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 Un nuovo inizio
MessaggioInviato: gio nov 07, 2019 2:34 am 
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@V.M.

Sono ben d'accordo con quello che dici, però trovo la premessa e la conclusione un po' fuorvianti.

V.M. ha scritto:
Ormai è evidente la volontà di trasformare la serie regolare di Dylan Dog in un nuovo fumetto per un nuovo pubblico


Questo fantomatico "nuovo" pubblico è solo un sottoprodotto delle fantasie più rosee(color mortazza, in pratica :P ) di Bonelli&co. Non voglio rimetter verbo sulla spinosa questione delle copie vendute - sapientemente occultata dalla casa editrice come i peggiori picciotti omertosi - ma di nuove cciovani leve under20 all'orizzonte se ne vedono a stento. Alla fine Dylan lo compra sempre e solo lo zoccolo duro, in erosione tra l'altro... proprio per opporsi alle idee di Recchioni.

Non dico, con toni minatori da vecchi gangster, che è meglio tenerselo buono questo zoccolo, prima che lo scalci nelle chiappe per disarcionarlo, ma penso che l'hype a palla (v. Repubblica) di questi tempi non si traduca necessariamente in ulteriori copie vendute per le nuove leve... quanto nel ritorno casual di qualche ex-lettore incuriosito, in maggiori consensi dal social-serbatojo di fanboys (che non è detto sgancino 1€ in edicola) e prevedibili investimenti da parte dei completisti compulsivi, disposti a svenarsi a favore delle librerie o della pro-loco di Lucca.

Conoscendo la presunzione del personaggio, temo che il "nuovo pubblico" in realtà sia sempre quello vecchio, a cui il Sommo vuole però imporre coattamente una sorta di terapia rieducativa da lavaggio del cervelletto... per sdoganare tutte le sue fisime da reboot revisionista o tamarrate marveliote.
E chi non approva è un fascio-vampiro sdentato :x:


V.M. ha scritto:
Nonostante le promesse disattese e le debolezze del ciclo della meteora, sono curioso di leggere i prossimi due albi e di conoscere il nuovo Dylan.


Se sei incappato in tutti gli spoiler di questi giorni, penso saprai bene che i prossimi due numeri non contengono idealmente molto del "nuovo" Dylan, ma solo una meta-baracconata che chiude degnamente con i fuochi artificiosi il ciclo delle meteora, costruendo i presupposti per sbarazzarsi di Groucho, Ghost, Irma, Rania, Gorman & co - implicitamente Sclavi compreso - in un solo colpo, e poi resettare tutto in vista del #401... che a sua volta comincia una miniserie di remake dei primi numeri, per l'ennesima meta-rivisitazione da fanfiction nerd-autoriale... che paradossalmente accusa i vecchi lettori dello stesso atteggiamento.

Se ci sarà davvero un nuovo trend, a parte le menate recchionesche, credo lo vedremo dal #407 in poi, quando il Pontefice Maximo avrà finito il suo Verbo, e vedremo Dylan coniugato da altri... magari gli "storici" come Ambrosini o Chiaverotti, che vorranno confrontarsi con un altro universo stravolto, ma col loro stile inalterato :) .

ALOHA PATER
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 Oggetto del messaggio: Re: #401 Un nuovo inizio
MessaggioInviato: gio nov 07, 2019 10:05 am 
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rimatt ha scritto:
Pensa che in un primo momento m'era sembrato Liam Neeson.


skeletor ha scritto:
anche a me


Lol, incredibile ma vero.... Castro e Neeson si assomigliano O_O

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 Oggetto del messaggio: Re: #401 Un nuovo inizio
MessaggioInviato: gio nov 07, 2019 12:13 pm 
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wolkoff ha scritto:
Questo fantomatico "nuovo" pubblico è solo un sottoprodotto delle fantasie più rosee(color mortazza, in pratica :P ) di Bonelli&co.
(...)
temo che il "nuovo pubblico" in realtà sia sempre quello vecchio

Infatti quella di intercettare anche un nuovo pubblico è l'intenzione. Poi, ovviamente, riuscire a intercettarlo davvero è tutto un altro paio di maniche. :mrgreen:
Riguardo al vecchio pubblico, è chiaro che si cerca di mantenerlo, altrimenti non si spiegherebbe perché viene mantenuta una collana di stampo tradizionale (il Maxi) e si punta anche sul ritorno degli autori storici; soprattutto, non si spiegherebbe perché, anziché creare una serie completamente nuova, si è deciso di sfruttare il marchio "Dylan Dog".
Purtroppo, la mania dei reboot e degli stravolgimenti di saghe e personaggi storici non è certo nata con la Bonelli, anzi, la Bonelli forse è fra gli ultimi a farsene contagiare.

wolkoff ha scritto:
Se sei incappato in tutti gli spoiler di questi giorni, penso saprai bene che i prossimi due numeri non contengono idealmente molto del "nuovo" Dylan, ma solo una meta-baracconata che chiude degnamente con i fuochi artificiosi il ciclo delle meteora, costruendo i presupposti per sbarazzarsi di Groucho, Ghost, Irma, Rania, Gorman & co - implicitamente Sclavi compreso - in un solo colpo, e poi resettare tutto in vista del #401... che a sua volta comincia una miniserie di remake dei primi numeri, per l'ennesima meta-rivisitazione da fanfiction nerd-autoriale... che paradossalmente accusa i vecchi lettori dello stesso atteggiamento.

In realtà, almeno per linee generali, la trama di 400 e ss. era stata spoilerata da un "uccellino" già molto prima delle anticipazioni di Repubblica.
La mia curiosità, però, è collegata al come più che al cosa. Sono pronto a perdonare anche la più squallida delle trovate metafumettistiche, se la scrittura e la messa in scena sono convincenti.
Comunque, in generale, la battaglia agli spoiler è una battaglia persa. Considera che sono così coglione da aver ordinato il 399 dallo shop Bonelli (6 euro più spedizione) solo per poterlo leggere con due settimane d'anticipo, assieme al cartonato del 400. Ecco, sono passati 8 giorni e la spedizione non è ancora partita: magari finirà che l'albo mi arriverà dopo l'uscita della versione da edicola. :cry:


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 Un nuovo inizio
MessaggioInviato: gio nov 07, 2019 8:36 pm 
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Sottoscrivo quanto detto da wolkoff: non esiste un nuovo pubblico i fumetti Bonelli sono acquistati da ultraventenni se va bene, non intercettano più come 30 anni fa le ansie adolescenziali, al massimo sono prof nostalgici che provano ad utilizzarli in classe - spesso in maniera deleteria limitandosi a certi facili messaggi esteriori e ignorando bellamente i rapporti tra horror, trasgressione, inconscio, ribellione ed esistenzialismo. Se il pubblico da richiamare è quello dei nostalgici, non credo che ribaltando tutto come un guanto si possa ottenere un ritorno di fiamma, solo il nome Sclavi poteva farlo - e in parte Chiaverotti - non certo una rilettura in chiave Johndoesca, ammessa anche dal Leader Maximo a una specifica domanda sulle forti affinità tra la fine della seconda stagione di quel prodotto e l'inizio della terza col Dylan attuale, in pratica si riutilizza lo stesso stereotipo dell'eroe alla ricerca di se stesso quando in realtà sarebbero gli sceneggiatori ad essere invano da anni alla ricerca del personaggio per il quale scrivono.


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 Un nuovo inizio
MessaggioInviato: ven nov 08, 2019 12:44 am 
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Machen ha scritto:
Sottoscrivo quanto detto da wolkoff: non esiste un nuovo pubblico i fumetti Bonelli sono acquistati da ultraventenni se va bene, non intercettano più come 30 anni fa le ansie adolescenziali, al massimo sono prof nostalgici che provano ad utilizzarli in classe - spesso in maniera deleteria limitandosi a certi facili messaggi esteriori e ignorando bellamente i rapporti tra horror, trasgressione, inconscio, ribellione ed esistenzialismo. Se il pubblico da richiamare è quello dei nostalgici, non credo che ribaltando tutto come un guanto si possa ottenere un ritorno di fiamma, solo il nome Sclavi poteva farlo - e in parte Chiaverotti - non certo una rilettura in chiave Johndoesca, ammessa anche dal Leader Maximo a una specifica domanda sulle forti affinità tra la fine della seconda stagione di quel prodotto e l'inizio della terza col Dylan attuale, in pratica si riutilizza lo stesso stereotipo dell'eroe alla ricerca di se stesso quando in realtà sarebbero gli sceneggiatori ad essere invano da anni alla ricerca del personaggio per il quale scrivono.
ho un caro amico in italia professore di lettere che son anni che prova, tramite dylan dog, a creare spunti didattici.. Gli spunti funzionano, ma in quasi 8 anni, ci fosse stato mezzo "pischello" che si fosse solo accostato di striscio a dyd. Finita la lezione tutti su cicciogamer e minecraft. Citando il "loro" manzoni: "dylandoneide, chi era costui?!?" :wink:

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Il segno è sottoposto alla legge, le apparenze non sono che sottoposte alle regole del gioco.
https://ilfumettarovetusto.blogspot.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 Un nuovo inizio
MessaggioInviato: ven nov 08, 2019 1:24 am 
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Iscritto il: mer ago 09, 2017 4:35 pm
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Beh, purtroppo è implicito nel cattivo utilizzo di un fumetto del genere, che non può essere trasformato solo in un formulario di buoni propositi sociali: anche da me è accaduto lo stesso, addirittura venne fatto comprare il numero in edicola a tutti gli alunni di una terza media da una prof fan sfegatata, ma sarei curioso di vedere quanti hanno continuato. A parte Tex, parlo di un'edicola dal bacino di 3500 persone, non credo vendano più di 4-5 copie di Dylan Dog, in media 1 numero ogni 700-800 persone. La scuola potrebbe aiutare a incentivare la lettura, e non solo di fumetti, ma lo può fare abdicando da un utilizzo civico o morale delle storie, altrimenti ottiene un effetto contrario. Se si fan leggere boiate con vampiri nazisti non oso immaginarne la ricaduta; per me anche numeri classici come "Doktor terror" apparivano in qualche modo stonati ed esagerati, ma quantomeno erano sostenuti da dialoghi accettabili e rispondevano ad un'emergenza dei primi anni '90, adesso si accusa di nazismo chi pretende una scrittura grammaticalmente corretta o non si adegua ai dettami ideologici correnti, crede agli scienziati e non alle ragazzine e difende i vaccini. L'esempio più lampante di buona gestione delle risorse è Tex: non è cambiato nulla negli ultimi anni, ma i disegni sono ottimi, le sceneggiature un pochino più mirate sulle sfumature psicologiche, tornano dei comprimari per ampliare i loro destini e non si inventano mirabolanti saghe fini a loro stesse. Dirò di più, secondo me i Dylan post 324 suppergiù erano già sensibilmente migliorati e migliori di molti post 337, segno che bastava rivedere un attimo sceneggiature e dialoghi, ma se il fine di tutto ciò sono mirabolanti creazioni come la p. 45 del numero 399 precedentemente postata… beh sembra di essere in uno dei più scadenti numeri di Dampyr, non nel clou di una strombazzata saga; il dialogo fa acqua da tutte le parti, si evitano spiegoni per inserire delle battute didascaliche che hanno la sottigliezza di un episodio di Walker Texas Ranger e l'effetto è solo comico, grottesco, parodistico e il povero Gualdoni è stato massacrato per molto meno.


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MessaggioInviato: ven nov 08, 2019 6:38 am 
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Località: Pianeta Terra
Alle medie Dylan Dog lo conoscevamo un po' tutti, portavamo gli albi in classe e di lui avevamo zaino, portapenne, astuccio, cartelline, penne... di Doktor Terror ne parlammo in classe con la prof di italiano, altri tempi...

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...M...


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 Un nuovo inizio
MessaggioInviato: ven nov 08, 2019 8:02 am 
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Ma sono l'unico a essersi accorto che il nuovo assistente è Gnaghi?


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 Un nuovo inizio
MessaggioInviato: ven nov 08, 2019 10:22 am 
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L'elemento sociale usato una tantum, come faceva Sclavi all'epoca, può avere la sua raison d'etre: non solo Doktor Terror (il neonazismo/neofascismo) ma anche Goblin (la vivisezione, gli esperimenti sugli animali), Caccia Alle Steghe (la censura). Tanto per dire. Ma trasformare tutti gli albi di DD in Doktor Terror è un'operazione deleteria. E la cosa riprovevole è che di "Doktor Terror" si amplifica la retorica, quando invece nell'albo in questione tutta la faccenda era trattata con più tatto, capacità di scrittura, finezza. Dunque non solo la nuova visione pretende di contrapporre i buoni(sti) ai nazistoidi cattivi, ma lo si fa attraverso modalità ruspanti che sviliscono concetti che potrebbero essere trattati in maniera decisamente diversa (io sono il buono, tu il cattivo, arrivo con le pistole, ti sparo pronunciando le classiche frasi ad effetto degne di Commando. Questa roba nelle vecchie gestioni non si è mai vista). Poi rendiamoci conto: i neonazi ci sono sempre stati, e calcare la mano su questi personaggi (metafora di chi non la pensa come certi curatori? O nazi/fascisti veri? La domanda rimane aperta) è davvero assurdo, specie se tale operazione è fatta in una testata che dovrebbe fornire puro intrattenimento (magari in alternanza, una tantum, a discorsi più elevati - come riportato sopra - sulla falsariga di quanto fatto da Sclavi) e invece è scivolata su pippe di pseudopolitica camuffata da intrattenimento, sermoni ad un popolo che, almeno in un fumetto "pop" come DD farebbe volentieri a meno di essere sermonizzato. Poi gli spazi per sottolineare i veri o presunti mali della società non mancherebbero (RR potrebbe anche mettere in piedi una nuova testata dove approfondire certi argomenti). Anche se, da parecchio tempo a questa parte i mali sono possibilmente altri: l'alienazione (il web ormai per molti è una nuova droga: c'è gente che ha rinunciato a qualsiasi approccio "umano" per stare dietro alle cazzate dei social, aspettandosi likes e riscontri; altri stanno a chattare dalla mattina alla sera ignari del fatto che un discorso via chat non può sostituire il calore umano; persone trasformate in larve, trascinate in tutte queste boiate spersonalizzanti) e il qualunquismo/nichilismo in netta ascesa nei tempi che corrono (ragazze che si fotografano a chiappe di fuori solo per avere più likes su Instagram; gente che si arrampica sui pennoni rischiando la vita ancora una volta per i likes su Instagram; la religiosa devozione di alcuni per i "selfie" [ma una volta non si chiamavano autoscatti?]; pischelli fatti fuori per un telefonino) tanto per citarne due. Dunque i problemi veri di una società decadente, più che i "nazisti" (ancora virgolette d'obbligo perché è davvero possibile che la categoria "nazista" sia molto più inclusiva) sono altri. Ma voglio evitare di reiterare discorsi che qualcuno potrebbe additare come "democristiani", cosa che non sono (solo un blando tentativo di analisi riguardo a ciò che si vede in giro).
Piuttosto concludo sottolineando che neanche iniziare dei pipponi sull'alienazione o sul nichilismo mi garberebbero: rinunciare ai nazisti per vedere la testata concentrata su gente che passa la maggior parte delle ore attaccata a telefonini facendo "aggiorna, aggiorna, aggiorna" su Instagram sarebbe ugualmente grottesco (l'ho detto: se si vuole parlare di certe tematiche si possono creare altre testate) e mi auguro che - tramite qualche trovata credibile - si ritorni a parlare di horror, che Dylan ritorni Dylan (e non la sua copia hipster), che Groucho venga rispolverato, che si ritorni nel più consolante degli status quo.

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 Oggetto del messaggio: Re: #401 Un nuovo inizio
MessaggioInviato: ven nov 08, 2019 12:04 pm 
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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 Un nuovo inizio
MessaggioInviato: ven nov 08, 2019 12:41 pm 
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Nima83 ha scritto:
- si ritorni a parlare di horror, che Dylan ritorni Dylan (e non la sua copia hipster), che Groucho venga rispolverato, che si ritorni nel più consolante degli status quo.


ma nello status quo mediocre c’è chi ha abbandonato dylan dog 3 , 5 , 6 anni fa e forse si ripalesano adesso per curiosità.
Anch’io se si tornasse alla mediocrità abbandonerei , forse ti dimentichi le storie di 6 anni fa .
Cioè non puoi dire che la soluzione sia ciò che è stato fallimento prima.


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 Oggetto del messaggio: Re: #401 Un nuovo inizio
MessaggioInviato: ven nov 08, 2019 1:04 pm 
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Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
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Goblin ha scritto:
Nima83 ha scritto:
- si ritorni a parlare di horror, che Dylan ritorni Dylan (e non la sua copia hipster), che Groucho venga rispolverato, che si ritorni nel più consolante degli status quo.


ma nello status quo mediocre c’è chi ha abbandonato dylan dog 3 , 5 , 6 anni fa e forse si ripalesano adesso per curiosità.
Anch’io se si tornasse alla mediocrità abbandonerei , forse ti dimentichi le storie di 6 anni fa .
Cioè non puoi dire che la soluzione sia ciò che è stato fallimento prima.



Sulla curiosità potrei anche concordare Goblin. Qualcuno si lascerà agganciare da tutte queste "trovate ad effetto" (che sono e rimangono trovate ad effetto: DD hipster barbone? Groucho morto? Il ritorno di Gnaghi?). Certo che se si voleva giocare sul "fattore curiosità" lo si poteva fare meglio (vedasi tutta la questione degli spoilers messi in campo in maniera scellerata/ gli albi dati in pasto a Lucca ad un pubblico più figo) dato che personamente ci vedo un giocare male con certi stratagemmi. Poi ben venga tutta la questione del voler incuriosire, del cambiare, dello sperimentare. Ma ci devono essere idee concrete sul tavolo. E soprattutto non voler a tutti i costi ridurre a brandelli una testata, snaturandola solo per cercare hype o per appagare la propria megalomane sete di controllo totale, dato che DD è stato forgiato su determinati stilemi che stanno venendo a mancare uno dopo l'altro. Abbiamo sostituito l'horror, l'ironia, i comprimari importanti, la classica indagine con derive radical chic imbarbarite spesso attraverso trame da C.S.I. o da film di Stallone, personaggi di cartone, trovate sgonfie che non portano da nessuna parte, una retorica pseudopolitica con buoni e cattivi bidimensionali. Si vuole sperimentare? Innanzitutto un minimo di rispetto per la testata, quindi per gli aficionados che negli anni hanno seguito Dylan Dog perchè era Dylan Dog. Il rimedio per il calo fisiologico della qualità non è sicuramente bruciare tutto, come Tex insegna. :wink:

(p.s. e questo è un parere personale: la mediocrità è già tornata, solo che ha un'altra forma)





@Dear Boy
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