Granger ha scritto:
Mi risulta veramente difficile correlare l'andamento delle vendite con la continuity, innanzitutto perché non ho i dati.
L'unico dato che abbiamo - il solito - è che i fumetti in generale non se la passano bene, tranne poche eccezioni da libreria per radicalchiccosi in vena di spendere spropositi. Di certo convincere un 15enne a comprare per i prossimi 10 anni DD la vedo sempre più dura, a fronte della mole colossale di storie in archivio da recuperare per farsi un'idea del personaggio storico, a detrazione di quelle attuali di qualità quantomeno discutibile o di appeal fumoso... senza che c'entri molto la meteora.
Negli ultimi 5 anni molti stimoli ed input al rinnovo, tante comparsate nei nuovi autori, tante strombazzate pro hype, ma poca sostanza a livello di affidabilità e qualità degli albi: pensare che ci si affezionino i novellini suona difficile, mentre molti vecchiardi stanno mollando perché non vogliono partecipare più a questi giochetti finto-glam che suonano come ultime sirene di richiamo o fuocherelli d'artificio luccioleschi (v. Salmo su tutti. E che la Bibbia perdoni le future salme dei complici di queste iniziative. Amen
).
Detto questo, credo che dopo il "botto" (
) del #400 l'ego ingombrante di certi autori non permetterà mai di resettare tutto in una reboot-tanata conservativa o un colpo di spugna di circostanza dicendo "abbiamo solo scherzato, adesso si ritorna alla base", ma invece rilancerà nello stravolgere il setting del personaggio ancor di più - o cose più editoriali, come il formato, il logo, la costina, la cadenza per stagioni/cicli, etc. - perché altrimenti sarebbe come ammettere di aver sbagliato trend... e sappiamo benissimo quanto questo faccia corrodere la cistifellea a prescindere in certe personalità.
NESSUN ALOHA SARA' PIU' COME PRIMA