Cravenroad7

Se è lo Sclavi post-200, quindi attuale, fai circa 10 minuti di lettura, ma più che altro per ammirare i disegni di Cavenago che non i baloon dell'autore.

Ho letto ieri di queste ultime anticipazioni riguardo il rapporto prezzo/foliazione de "I Racconti Di Domani", e ho aspettato per dire la mia, considerando che sul momento sono stato colto da "sindrome di Tex Avery" (si, quello che succede al lupo Wolf: occhi che escono dalle orbite, si gonfiano ed esplodono). Dai, veramente si parla di dare in pasto ai lettori un volume di 64 pagine (a colori) a diciannove euro? Lungi da me usare parole come "scempio" (ma lo penso), dico solo che una cifra del genere per sessantaquattro pagine è un tantinello esagerata. Ben più alta di quanto pronosticato inizialmente dal sottoscritto (se non ricordo male pensavo ad una cifra tipo dodici euro). C'è chi ha fatto il paragone con la Francia, ma il punto è che qui non siamo nella terra del camembert: abbiamo un'altra cultura, un'altro retaggio, e se già il fumetto da noi non se la passa benissimo (azzardo, poi qualcuno mi dirà che invece se la passa egregiamente), operazioni del genere - destinate pur ad una nicchia ristretta di persone - allontanano il possibile fruitore invece di attirarlo. Diciannove euro... per sessantaquattro pagine poi. Diamine: non è che stiamo parlando di un'opera dettata dall'Onnipotente a Mosè, trascritta da una cerchia ristretta di presocratici e disegnata dall'inedito ensemble Leonardo/Caravaggio. Si parla di un'opera scritta da un autore ottimo che comunque le sue cartucce le ha sparate tutte in altri tempi (rimane comunque il mio preferito nella testata per ovvie ragioni: ma sessantaquattro pagine scritte da lui non valgono un simile prezzo) e disegnata da una giovane promessa dotata di stile e classe, che comunque non è né Sienkiewicz né Mignola (fosse stato coinvolto Villa la faccenda sarebbe stata leggeremente diversa, ma comunque il prezzo sparato è sempre alto). Fa specie tra l'altro leggere nel post/anticipazione messo da un certo "Tizio" (non specifico per non dare modo a chi di dovere di sbraitarci contro dandoci degli eretici) che vari followers riverenti (di quel "Tizio") hanno accettato con zelo la decisione di beccarsi quest'albo a un prezzo esagerato: stesse persone che, immagino, si fosse tirata fuori una cifra tipo duecento euro avrebbero detto "si, fantastico, io duecento euro per un fumetto li spendo senza problemi" oppure "ma no, suvvia, duecento euro sono pochi, spero in qualcosa da quattrocento euro". La madre degli orbi, insomma, è sempre incinta.
Sclavi per me è un grande autore. Grandissimo. Ma diciannove euro per sessantaquattro pagine non le spenderò mai.

In questo caso "Tizio" non c'entra molto. Il prezzo lo decidono gli alt(r)i apparati dirigenziali, espertoni del mercato et similia, con la collaborazione dei circuiti distribuzione da libreria. Senza contare che probabilmente in questo primo volume non ci metterà neanche lo zampino, se è tutto monoSclavi a livello di testi e supervisione. In questo caso deve solo pompare l'hype sul lato mediatico, come suo solito, da rockstar dei social... e tanto basti .

Senza tornare sulla polemica dei costi... io mi preoccupo più che altro per le conseguenze. Vabbè, questo primo volume me lo spari a palla perché torna in pompa magniloquente a nove colonne il nome di Sclavi, che (preoccupato più che pregato) deve pur rimpinguare la pensione a rischio dopo il calo in edicola ed il mezzo flop dell'ultimo romanzo.
In prospettiva però la cosa si può rivelare un boomerang taffaziano: perché le presunte nuove leve giovincelle non sono certo il target per un prodotto simile. Ve lo vedete un 15enne cominciare ad interessarsi a Dylan per un volume che costa quanto metà paghetta, con delle storie che non coinvolgono neanche Dylan Si tratta come sempre di spennare i soliti noti, come categorie (v. mio post precedente). E soprattutto la periodicità metterà a rischio l'interesse, perché se esce una volta ogni morte di papa si sgonfierà l'hype col tempo... come inevitabile, mentre viceversa se esce 2/3 volte l'anno saranno sempre meno quelli disposti a sganciare 60 euro annuali per meno pagine complessive di un Superbook.
Senza contare che oggi parliamo di Sclavi, ma nei prossimi volumi saranno altri gli autori coinvolti, ed io sinceramente la vedo dura (o masochista) spendere quella cifra per un Simeoni

In attesa delle ristampe per i miei nipoti, io semplicemente mi accomodo massimo sui 5 euro.
Nel senso che mi prenderò al tavolo un comodo tè caldo con biscotti presso il bar della Feltrinelli, mentre lo sfoglio, e finisce lì .

ALOHA EARL GREY

Ma si, penso sia assodato che "Tizio" ha poco a che fare con il prezzo, e infatti non ho imputato a questi tale scelta. La scelta (discutibile) è della dirigenza, che pensa di raggranellare qualche spicciolo in più lucrando sul nome di Sclavi.

Piuttosto, per come ho espresso il concetto, è chiaro che possa scattare qualche fraintendimento: quando parlo dei followers riverenti e del Tizio, punto il dito sui "riverenti" più che sul secondo (che ha avuto solo l'onere di informare). Alcuni elementi della categoria sopra citata (non tutti, dato che ho letto anche commenti decisamente sensati; diciamo uno in particolare, che è partito per la tangente facendo un ragionamento tutto suo) sembrano parecchio accondiscendenti verso scelte editoriali a mio modesto parere pessime: si poteva difendere a spada tratta un'iniziativa del genere a dodici/tredici euro per sessantaquattro pagine (la stessa foliazione di Morgan Lost) ma chi gode nello spendere quasi venti euro per accaparrarsi i suddetti volumi(ni) è pazzo o fa finta di esserlo

pare che , non so se ho capito bene, dal 401 al 406 le storie siano scritte da Recchioni

Mi sembra di aver capito la stessa cosa. Meno male. Almeno il vaticinato reboot (sempre che esista) avrà un filo logico.

Allora aspettiamoci "rivisitazioni" (non scopiazzature) come se piovesse.

Serie TV e futuri crossover Bonelli-DC https://www.sergiobonelli.it/news/2019/ ... u_STRawiKo

Non so manco in che sezione aprire un topic

James Wan potrebbe essere un bel colpaccio!

Per la serie tv ho un interesse pari a meno zero (si dovrà ripetere lo scempio del maggiolino nero+Marcus, o altro sostituto inutile di Groucho? O ci risparmieremo questa serie di stravaganze?) mentre mi solletica la faccenda dei crossover.

anche io sono poco allettato e un po' spaventato da tale operazione...non vorrei che si finisse nella triste deriva in cui versano molti comics attuali, che per fare cassa e lettori, sacrificano le idee per andare dietro alle trame o ai restyling operati dalle loro controparti cinematografiche nei cosiddetti cinecomcs. Non vorrei che qualche c.....ta partorita dal serial venga poi applicata, solo per creare fedeli e fan nel pubblico generalista, anche sul cartaceo...ma aspetta un momento, mi dicono dalla regia che sta già avvenendo da tre anni a questa parte sulla regolare grazie ai mitici nuovi autori! (-;

Esiste questo topic (più generico) già da tempo, sull'argomento:
viewtopic.php?f=2&t=9709&p=491722#p491722
Direi di dirottare la discussione lì, nello specifico, visto che qua ci sono anche troppe anteprime di altra roba... e dagli annunci si sta passando ai fatti per la serie TV. Io proseguo lì intanto, con libero commento a manetta...

ALOHA COMING SOON -->

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Da lettore ultra-appassionato di Sclavi (oltre i fumetti, anche precedenti Dylan Dog, ho letto tutti i suoi romanzi), quoto sentitamente, e a malincuore, la parte Spoiler. 4€ per "I racconti di domani" in edicola li avrei spesi a scatola chiusa. Per spenderne 19, aspetto qualche recensione, e se é un altro buco nell'acqua come le ultime prove dell'autore lo lascieró sullo scaffale. Ho finito la quota nostalgia.

Ennesimo Galeone tratto da ennesima vignetta del #400, E ora, l'apocalisse. Stano/recchioni