Cravenroad7

Una giornata di ordinaria follia nel Pianeta dei morti…



Al centro di questa ennesima escursione nell’universo narrativo del Pianeta dei morti, accanto al Dylan Dog alternativo del futuro è di scena Rufus, uno zombi intelligente e perfettamente civilizzato. Uno zombi perbene calato nell’orrore della non vita, nell’assurda routine di una quotidianità di ordinaria follia.






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Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Comprato oggi: ho iniziato a sfogliarlo solo ora...

Preso anche io nonostante Bacilieri, speriamo non mi faccia soffrire troppo i bulbi oculari.

Però noto che hanno sistemato il camicione di Dylan (sia sul sito che nell' albo) che adesso è della giusta lunghezza e niente mutande in trasparenza. Chissà se è merito mio che l' ho fatto notare ...

Bello bello bello.
Bilotta nel pianeta dei morti non delude mai.
Bacilleri non è facile su dyd, ma dopo le prime pagine di ambientazione (per me piu' che per lui) è il solito cesellatore.
La storia non va avanti molto, ma è al solito piena di significati e rimandi.
Sono soddisfatto.

Ancora una volta Bilotta riesce, con estrema eleganza, a compiere il miracolo di avvicinare il più possibile la sua scrittura a quella di Sclavi, mantenendola nello stesso tempo fresca e personale.
La lettura degli episodi precedenti è consigliata, ma non indispensabile, perché la bellezza di questo albo, più che nella trama, sta nella perfetta autosufficienza delle sue singole sequenze, alcune delle quali sono da pelle d'oca e comunicano mondi interi con un paio di vignette (anche per merito di un enorme Bacilieri).
A ben vedere, la peculiarità dei Dylan (e dei fumetti) migliori è proprio quella.
Capolavoro.

Un bel numero che tiene ancora alto il nome di Dylan Dog , speriamo pero' si arrivi a una fine perchè con una cadenza annuale risulta pesantuccio seguire una miniserie

Ho avuto lo stesso pensiero mentre lo leggevo. Alcune scene (o sequenze o tavole) sono un piccolo capolavoro a sé stante, con meriti equamente condivisi fra Bilotta e Bacillieri. Due giganti.
L'unica parte che non ho apprezzato è l'incontro con la Morte, un po' "scentrato" rispetto al resto dell'albo.

Voto complessivo: 9.

Molto molto bello.
Bacillieri un grande.

Vero. Ma l'omaggio a "Morgana" poi ha riscaldato il mio gelido cuore dylaniato.

Identica opinione.
Voto 8, ma ottimo nel sondaggio in virtù di Bacilieri.

Gli abitanti di Undead e la loro quotidianità mi hanno ricordato quelli de La Zona del Crepuscolo.

Bilotta non si smentisce e, complice la mano maestra di Bacilieri, ci regala uno speciale davvero speciale. Per me si prende il massimo dei voti perché 160 pagine volano che è un piacere e, se ci si ferma, è solo per ammirare il tratto personale e comunicativo di Bacilieri; inoltre riesce a coinvolgere facendo emozionare e riflettere e, ahimè, ricordare.
per me Bilotta dve sostare su Dylan un po' di più e regalarci ogni tanto qualche perla anche sulla regolare.

non mi dilungo più di tanto, visto che più o meno vale quello che dissi nel numero dell'anno scorso: ancora una volta Bilotta riesce a ricreare l'atmosfera sclaviana, confermandosi l'unico in grado di seguire le orme del padre. E ancora una volta confeziona una ottima storia, aggiungendo ulteriori spunti narrativi nel finale.
Purtroppo stavolta ho faticato a gustarmi la bellezza di questa storia per colpa dei disegni che, come temevo, nulla hanno a che vedere con questa saga. Balicieri lo vedo meglio nel magazine. Peccato.

Premetto, haimè, che non seguo gli speciali di bilotta, da quassù mi è difficile, ma un giorno forse rimedierò. Volevo solo portare alla vostra attenzione questo elemento che un amico dall'Italia mi ha segnalato. In effetti anche io ho notato l'errore, a meno che non sia voluto per esigenze di trama...non seguo, quindi potrebbe essere...voi sapete spiegarmi?
Qui di seguito la tavola incriminata:

Uhm... esigenze di trama, sicuramente (trattandosi del futuro magari si poteva ipotizzare una "fusione" tra vari stati - Scozia, Irlanda, Inghilterra, Galles, e questo per giustificare l'inclusione di Undead in Inghilterra - ma la frase "situato nella parte centro meridionale dell'Inghilterra" e la citazione di Berkshire e Oxfordshire, lasciano spazio a pochi dubbi).

Leggere questa saga ormai mi ricorda sempre di più le prime giovanili schermaglie sessuali.
Che belli i preliminari infiniti... ma quanno se scopaaaaaa!?!?!?!?