Cravenroad7

e un etto di crudo tagliato sottile

Anche due etti di bresaola. Quella buona.

E' cosa normale da parte di un lettore pretendere il meglio (chiaramente evitando l'impossibile). Non è che i Dylan Dog ce li distribuiscono gratuitamente sotto casa come i volantini del Conad (se erano gratis, concorderai, avanzare pretese sarebbe stato assurdo), quindi è lecito muovere qualche piccola obiezione o dire "a me piacerebbe se...". Ecco... io ho avanzato il mio "mi sarebbe piaciuto se...".

non hai capito, intendevo che misurare i fumetti a peso mi sembra una roba che non sta ne in cielo, ne in terra, ne in ogni luogo...

Beh, @Ilnomeutenteinserito, tu hai sicuramente ragione: è deleterio "misurare i fumetti a peso"(dunque per quantità di materiale proposto). Così come effettuare misurazioni "per qualità" (ossia che le sessantaquattro pagine in questione vengono fatte pagare tot per via della loro "origine protetta e controllata". Alcuni post sopra: scambio di battute tra me e Dear) che sarebbe inutile fare in questo caso: stando a quanto ho letto dell'ultimo Sclavi (i vari numeri tirati fuori dopo il suo ritorno alla testata, specie "Nel Mistero") e a quanto mi è stato descritto ("Le Voci Dell'Acqua", che ancora non ho acquistato), si ha un autore un pizzico meno incisivo rispetto al suo "periodo d'oro", con un numero non eccessivo di idee (per quanto carine, interessanti: la figura del maniaco omicida di "Nel Mistero" comunque ricalca un plot già visto nelle sue prove più recenti, con l'unica differenza che a seminare la morte è la morte stessa) e prive di un reale mordente (e nonostante tutto il Tiz rimane il mio autore preferito, complice un senso affettivo nei confronti del papà di DD, l'unico che sa al 100% come "usare" il personaggio di cui sopra). Dunque tralasciando il discorso "si paga tot per tot pagine" e anche "si paga tot per tot qualità" (cosa che comunque andrà appurata, forse anche dal sottoscritto, nel caso decida di effettuare l'acquisto) non so cosa possa rimanere. Che si paga tot perchè dall'alto hanno deciso così.
Comunque lungi dal mostrarmi ancora "polemico", se ho frainteso il senso di quanto hai detto me ne rammarico. In generale, tanto per chiudere, è assurdo fare qualsiasi misurazione con il righello o con la bilancia, ma un forum si presta anche a scambi di idee, e magari a piccole polemiche di chi, storicamente fanatico di una testata, vorrebbe sentirsi il più possibile accontentato (non accadrà mai forse, ed è per questo che "verba/scripta volant", ma va bene uguale).

Poche chiacchiere. Può rimanere benissimo sugli scaffali, sclavi o non sclavi. Nemmeno tornando nel bel paese per natale me lo faccio regalare...o tantomeno regalarlo io a qualcuno...bye bye Tiz.

Dispiace veder alimentare questo luogo comune.
Le voci dell'acqua e Dopo un lungo silenzio non hanno troppo da invidiare allo Sclavi dei tempi d'oro e hanno entrambe molto da dire. Il mezzo passo falso è stato Nel Mistero, ma tutto sommato resta un Dylan superiore alla media.

Non credo si stiano alimentando o reiterando luoghi comuni: "Le Voci dell'Acqua" non l'ho letto e mi sto attenendo solo al parere di molti che invece lo hanno letto (e non sono rimasti completamente soddisfatti); "Dopo Un Lungo Silenzio" è una storia comunque ben fatta (ha un fattore pseudo-autobiografico che funge da spunto notevole) ma chiaramente lontana dai capolavori sclaviani di una volta (diresti che un capolavoro? Forse si. Ma quanti direbbero lo stesso? Quanti metterebbero questa storia - ripeto, di buon livello - al pari dei masterpieces sclaviani?). Ed è forse il meglio che il grande Tiz ci ha offerto da parecchio tempo a questa parte (nonostante interessantissime riflessioni sulla morte, "Marty" e "Nel Mistero", sono lontani dall'essere unici pezzi di maestria; discorso a parte per "Ucronia" che attinge dal repertorio surrealista del maestro ma senza sfiorare vertici di altri albi da questi partorito. Premetto che ogni considerazione è puramente soggettiva). Il punto è che, sino a che il Maestro (e non smetterò mai di usare questa M maiuscola) tirava fuori albi a go-go, non vi era possibilità che filtrasse ruggine in un certo meccanismo, sempre parecchio oliato: non tutti gli albi partoriti sono capolavori, ma è impossibile chiedere miracoli ad un autore (specie uno iperproduttivo - all'epoca - come lui). Oscillavano tutti, comunque (ancora parere personale) tra il buono e l'eccelso. Ora, considerando il ritorno "sparuto" e a spizzichi del Maestro, considerando vari ed eventuali problemi personali che hanno decretato un suo lungo forfait, è lecito che ci sia stata/ci sia un pizzico di ruggine da togliere a suon di "Ferox" (il convertiruggine). Rimane un genio, ma non per questo quanto partorito nel suo gran ritorno può essere considerato "imprescindibile" (qualcosa si stacca comunque - ampiamente - dalla media, su tutti, come detto "Dopo Un Lungo Silenzio"). Da notare, a scanso di equivoci, che ho usato termini quali "meno incisivo" (quindi non si mette in discussione l'incisività di Sclavi, che permane anche se "in minor misura" rispetto a certi tempi idilliaci) e "periodo d'oro", dunque parlavo del momento di massimo splendore di Sclavi e della testata.

Su Dopo un Lungo Silenzio sono d'accordo, non a caso comunque una storia con un'idea sviluppata da anni e e poi lasciata nel cassetto col sapore dello Sclavi post-100, ma con le Voci dell'Acqua no, ho ritrovato il, per me, sottotono Sclavi post-200 (solo, per quanto deluso, Marty e Ucronia come decenti) dell'appunto nel Mistero o Ascensore per l'Inferno, quello che meno mi piace e che meno ha da raccontare, che parte da un'idea o soggetto, come faceva una volta, ma che poi mai realmente sviluppa, rendendo il tutto molto spesso una vetrina per i disegni, oppure per situazioni o concetti reiterati da decenni. In tal senso il volume Feltrinelli mi è parso per la totalità un best off di molte situazioni viste nei DD e poco più, con niente di nuovo e niente di realmente vero da dire, o che non abbia ribadito mille volte e meglio.
Alla fine proprio per questo ho dubbi sul volume e mi lamento del prezzo, perché dello Sclavi attuale non mi fido, per lui avrei spesso volentieri anche 6 o 7, ma 20€ il rischio è troppo alto per prenderlo a cuor leggero per quanto gli ossa volere bene, e infatti mi dovrà informare bene da chi l'ha letto, prima di fare il passo più lungo della gamba.
Tutto questo ovvio non valga per chi ama Sclavi, o qualsiasi altro autore, a prescindere, perché ama quello stile specifico, cosa che non conta per me in quanto anche tra i miei autori preferiti non prendo tutto a rescindere, sono fatto cosi, ma capisco a chi invece è il contrario, quindi prende anche lo Sclavi attuale a 50€ perché comunque per lui anche al suo peggio è migliore di tanti.

Pienamente d'accordo con il Sissel-pensiero

Perfetto. Tutto ciò conferma certi miei discorsi. Ossia che le più recenti prove di Sclavi non sono tutte "imprescindibili" ("Dopo Un Lungo Silenzio" è comunque una bella prova di un grande autore); che "Il Sapore Dell'Acqua" non ha pienamente soddisfatto una certa fascia di lettori (quando e se lo comprerò avrò modo di dire anche la mia, senza attenermi al "sentito dire"); che quasi venti euro per un autore dal passato glorioso e dal presente "ridimensionato" (ma è solo questione di "riprenderci la mano": in Sclavi We Trust) sono forse tantini (giustamente nei precedenti post si era sottolineato che è deleterio fare rapporti qualità/prezzo, quantità/prezzo etc. ma prendiamo questa postilla - giusta o sbagliata che sia concettualmente - come un'appendice di quanto detto diversi post fa. Ribadisco che, dato che siamo in Italia e non in Francia o in Belgio, il formato prediletto è sempre il tascabile economico, e sarebbe stato interessante ritrovarsi con una serie di Sclavi a prezzi più contenuti. Anche non cartonata, dato che della cartonatura non me ne faccio nulla). Dunque a quanto pare certi pensieri sembrano essere condivisi.
P.s. per la nuova serie avrei sborsato anche più di te @SisselMarston: a dodici/tredici euro ci sarei arrivato senza problemi.

il primo penso proprio che lo prenderò, mi sembra giusto dargli una possibilità, poi vedremo... di certo se ci saranno volumi con storie di Simeoni mi guarderò bene dal prenderli...

Ma davvero siete tutti così poveri da star lì a questionare per 20 miseri euro?

Siamo capaci di vendere la mamma per meno, fai tu.

Si troverà solo in libreria o anche nelle edicole?

Se leggi solo Dylan Dog non c'è alcun problema (tralasciando il fatto di dover spendere comunque 20 euro per quattro pagine).
Se invece hai un medio lungo elenco di altri fumetti nel carrello della spesa mensile allora 20 euro aggiuntivi, anche se da spendere ogni tanto, non sono pochi.