Cravenroad7

Però sarebbe bello. Anche perché esistono già e sono illegali. Avrebbero anche il vantaggio di proporre in buona qualità storie poco reperibili, speciali e giganti... un sogno

A quelle cifre non è difficile trasformare uno sbarco in un naufragio.

Suvvia mi sembra di capire che si tratta di un cartonato a colori in grande formato. Le pagine sono pochine ma 20€ mi sembrano congrui tutto sommato.
Mettetevi in testa che ormai il fumetto è destinato a diventare un piccolo lusso.
Un prodotto solo per appassionati.

Ma non so, rispetto a un volume Coconino o Bao prodotto da loro e inedito, costa molto di più, ma anche internamente alla Bonelli, visto che Il Confine costerà 16€ e avrà in totale 80 pagine, così come i Senzanima, e si che DD dovrebbe essere un marchio con più margini di vendita. Sarà che Sclavi costa, non so.

Purtroppo è così.
Il passaggio dalle edicole alle librerie è un cambiamento non soltanto formale, ma anche di sostanza.
Anche a voler negare la differenza fra fumetto e graphic novel, bisogna prendere atto che il fumetto Bonelli tradizionale (che in Italia è pressoché sinonimo di fumetto) diventerà qualcosa di molto diverso da quello che è stato fino a oggi.

Il fumetto Bonelli ha periodicità regolare, è venduto nelle edicole a prezzi popolari, si rivolge a un pubblico generalista e mira prevalentemente all'intrattenimento. E' un prodotto di buon artigianato e non mostra (o quanto meno non ostenta) grandi velleità artistiche. La dignità artistica gliela danno la forza della tradizione, l'impatto sulla cultura di massa e gli altissimi livelli qualitativi che spesso è riuscito a raggiungere.

Vendere in libreria un fumetto di periodicità irregolare e farlo pagare 20 euro per 64 pagine significa, ovviamente, mirare a un pubblico più ristretto, più consapevole e più esigente, interessato sia all'opera in sé sia all'oggetto/feticcio.
Un pubblico che dà a quelle 64 pagine lo stesso valore di due mesi di abbonamento a Netflix o a Spotify, lo stesso valore di tre film visti al cinema, di un libro di qualche centinaio di pagine o di un videogioco di ultima generazione in offerta.

Speriamo che questo cambiamento di medium ci porti a storie realizzate con più cura e attenzione e non soltanto a storie (ancora) più pretenziose e velleitarie.

Ovviamente parliamo solo di fumetto italiano, di Bonelli in particolare. Perché il resto del panorama fumettistico di un certo rilievo continua ad avere una vita florida; magari non più tanto in edicola (anche se dipende dalle edicole) ma sicuramente in fumetteria, con formati e prezzi di sempre. Marvel, manga e altri fumetti vari continuano ad essere un prodotto per tutti i portafogli.

Più o meno, per esempio in questo periodo la Lion è uscita fuori di testa come prezzi, diventando fuori da ogni logica di mercato, il resto del mercato comunque fa prezzi alti, solo che comunque le pagine fanno al passo con il prezzo, non vedi tutti i giorni un volume con 64 pagine a 19€, per quanto ne facciano come la Panini con i suoi volumi dei Grandi Tesori Marvel, ma sono edizioni supermegapornazzo, non come questo DD. Il problema rimane il rapporto prezzo/pagine, che per la Bonelli è da strozzini.



Il fumetto del fumetto è elitario, si vuole seguire il mercato Francese senza averne la stessa cultura dietro, facendolo diventare solo sempre più elitario e di nicchia, cosa che ricadrà solo su noi lettori e probabilmente allontanandone di più, almeno l'appassionato.

Preferisco un supermegapornazzo a 20€ che un libretto striminzito di 64 pagine, ma di classe. Per dire, i marvel masterwork costano a prima vista un fottio e sono fondamentalmente delle ristampe; ma poi ti rendi conto che 200/300 pagine per un solo volume sono veramente tante. Roba da crampi alle mani (a proposito di pornazzi ).
Se devo dirla tutta poi vedo molta confusione nelle scelte che stanno portando avanti. Si cerca di indottrinare un pubblico nuovo e giovane (ignorando o snobbando il famoso zoccolo duro) però poi si punta su prodotti di nicchia da libreria con prezzi spropositati. Non mi sembrano due cose che possano andare d'accordo. Non ce la vedo proprio la nuova giovane leva imbarcarsi da zero in spese non indifferenti da libreria, mentre un lettore di vecchia data sarebbe anche disposto al sacrificio economico purchè il prodotto rispetti i suoi interessi e desideri; ma non mi pare che sia andata proprio in questo modo negli ultimi anni.

Se a qualcuno interessa il Dylan post 300 li vendo volentieri.

Comunque che convenga o meno è difficile da dire senza un business plan serio. Troppe variabili in gioco. Faccio solo
una piccola considerazione. Negli ultimissimi anni hanno chiuso cinque ristampe di Dylan Dog. Tutte, per intenderci. Quindi attualmente il patrimonio di Dyd è inutilizzato (tolto ovviamente il recupero arretrati e volumi da fumetteria) . Magari una riflessione di qualche tipo verrà fatta. E non penso che riguarderà il lancio della terza ristampa o della collezione book 2.

Ma non credo niente di digitale, in molti autori hanno detto che allo stato attuale non conviene, figurati una cosa tipo Netflix che è pura fantascienza. Vedremo in futuro che succede.



No, dico che le edizioni da poche pagine a 25€ li fanno, ma sono edizioni di lusso all'incirca, appunto cosa che questo DD a 20€ non è assolutamente, che ha pochi motivi per costare cosi, anche rapportato ad altri volumi della stessa casa editrice, e l'unica spiegazione che mi trovo è che Sclavi costi assai come diritti, oppure che semplicemente ci vogliano lucrare il più possibile visto il forte nome di Dylan.
Comunque chiaro che non si indirizzano ai giovani, ma gente che magari vede in libreria un fumetto e quindi non la poracciata da edicola, ma piuttosto la Graphic Novel di Zerocalcariana memoria e quindi di alto livello secondo la loro mentalità, comunque come dice Recchioni gente cresciuta con questi autori o pensiero sul media, a cui a quanto pare riescono anche a venderlo. Insomma al momento cavalcano l'onda del successo di altri di questi anni che hanno fatto crescere il mercato libraio del fumetto.

Abbiamo già un concorrente come pagine e prezzi. Ultimo fumetto.

Minchia che roba. Però dai, altro che nicchia; questi sono veramente titoli particolarissimi che non credo abbiano un grande seguito se non tra collezionisti incalliti. E il fatto che ad esempio Savage Dragon sia andato avanti sotto 5 case editrici diverse dimostra che pubblicarlo è soprattutto una scommessa. Ma magari mi sbaglio eh.
Spero in ogni caso che DYD non venga forzatamente trascinato verso questa direzione, perché andrebbe totalmente contro la sua natura.

Secondo me vuole dire semplicemente incassare il sestuplo con fatica minore.
Contando su fanatici, collezionisti, curiosi, radicalchiccosi che si fanno belli dicendo di conoscere Sclavi, e altre categorie simili. Visto che in edicola non ci si schioda, tanto vale spremere altrove.
Grande strategia, non c'è che dire... al MIT di Boston ci invidiano.

Il paragone con altre forme d'intrattenimento c'entra fino ad un certo punto, perché allora comprare Storia di Nessuno a 2.000 lire venticinque anni fa vuol dire aver investito su un Van Gogh quando il pittore era ancora in vita, comprando un capolavoro al prezzo di mezza pizza. Ognuno spende per cosa si sente portato, e comunque i videogiochi - non pirata, Rom e cose varie - in genere costano molto di più, mentre un libro medio di narrativa non va oltre i 18 euro. Il valore lo determina il mercato. E se stà roba la comprano quattro gatti, piuttosto che chiuderla, non è improbabile che ti sparino 25 euro al secondo ciclo.

Qui parliamo di 60pagine, che finiscono in mezz'ora se tutto va bene.
A quel prezzo c'è da dire che ad Amsterdam dietro le vetrine rosse t'intrattieni anche meno, se parliamo di passatempi


ALOHA TARIFFA TUTTO (IN)COMPRESO

Eh.
Capisco che noi lettori Bonelli siamo stati viziati, che il valore delle opere non è commisurato al minutaggio, che il paragone con le altre forme narrative è fuorviante...
Però sono pur sempre 20 euro per un'opera narrativa di mezz'ora.
Per un fumetto di Sclavi e Cavenago li spendo volentieri, ma non vorrei ritrovarmi fra qualche anno a pagare 20 euro ogni mese per leggere delle Morbo M qualunque da 64 pagine.