Soggetto: Gianfranco Manfredi
Sceneggiatura: Gianfranco Manfredi
Disegni: Luca Casalanguida
Copertina: Luca Casalanguida
Sei giovani studenti intorno ai vent'anni stringono amicizia a Milano, nel corso delle prime occupazioni e delle manifestazioni di piazza. Sono "cani sciolti", aperti ai cambiamenti, tutti in qualche misura "ribelli" rispetto alle generazioni che li hanno preceduti. A partire dal Sessantotto le loro storie personali sono segnate da eventi della Storia collettiva, ma la loro crescita è frutto anche e soprattutto di scelte private, e vedremo quali esperienze li hanno condotti a trasformarsi, nel passaggio tra la giovinezza e l'età matura.https://www.youtube.com/watch?v=Myc3b05kxo8Ho letto il cartonato, quindi
occhio agli spoiler se avete letto solo il primo volumetto da edicola.
Mbah, 'nzomma, ghe dire. Nun è che m'è piasciuto granché...
La prima parte, ambientata nel 1968 a Milano, m'è parsa un'operazione nostalgia poco più che fine a se stessa. Certo, a un sessantottino di ritorno piacerà di sicuro, perché rivedrà i suoi trascorsi di gioventù o la situazione che ha vissuto, magare anche non essendone coinvolto.
La seconda parte, ambientata 20 anni dopo, vede i sessantottini belli presi dalle loro vite milanesi, chi più di successo, chi meno. Essi si ritrovano, complice una foto scattata vent'anni prima ed esposta a una mostra sul '68.
Più interessante, perché dà un po' un primo giudizio sul Sessantotto, da parte di chi l'ha visssuto (e di Manfredi si può dire qualsiasi cosa, ma non che non l'abbia vissuto). Non ci sono sbilanciamenti, però, non aspettatevi un saggio (per fortuna).
Dicevo, rimane più godibile, ma, alla fine, non c'è un finale vero e proprio (eh, no!) e, per chi vorrà, si dovrà aspettare -suppongo- la serializzazione.
Segnalo freddure che neanche il peggior Groucho si sarebbe mai sognato di dire...
Disegni di Casalanguida: "MEH". Coma a dire, bello e bravo. Ma su un formato gigante, il suo tratto tirato via e poco dettagliato anche no.
Credo che tutto ciò si inserisca in un tentativo della Bonelli di ampliare gli orizzonti "al di là dell'avventura". Che dire, sicuramente con un'operazione del genere qualcuno di nuovo verrà raggiunto.