Continuo dal mio precedente post (
https://www.cravenroad7.it/forum/viewtopic.php?f=11&p=497923#p497923)
Dopo tanto parlare, esprimendo per gradi il nostro lecito dissenso; dopo che anche alcuni elementi hanno tentato di fornire input antagonisti (chiaramente non parlo del buon Luke: facci visita più spesso, il nostro gruppo ha bisogno di chi argomenta in maniera civile e con criterio, qualsiasi sia il parere espresso) sono sicuro che prima o poi verrà a trovarci anche Mosè (se si capisce di chi parlo), che esibendo le tavole della legge tenterà platealmente di rimettere tutti in riga. Sarebbe interessante, dato che da parte nostra la volontà di un sano confronto non è mai mancata, anche se, a dire il vero, potrebbe essere difficile un qualche eventuale confronto tra chi sostiene che per rilanciare DD bisogna fare tabula rasa e chi sottolinea che la messa in campo di storie migliori poteva bastare ed avanzare. Siamo (almeno molti di noi sono) di poche pretese. Ci si accontenta di storie di Dylan Dog che siano effettivamente storie di Dylan Dog.
E qui arrivo ad una piccola postilla al commento di V.M.
Mi trovo d'accordo con daradda e rimatt, dato che le componenti da te citate sono riscontrabili ma non "il fulcro" (il quale è da ricercarsi innanzitutto nell'horror, che può essere "solo horror", o avere un retrogusto più profondo; quindi la caratterizzazione di Dylan: passare il tempo dietro al "galeone", andando a vedere pellicole horror al cinema, suonando il Trillo del Diavolo. Il suo "essere attivo e non passivo" in una storia, il fatto di essere un "Indagatore Dell'Incubo", ossia uno che indaga e non uno che viene sbattuto a forza in situazioni che, tra l'altro di horror non hanno niente; il suo background: i vari Groucho - VIVO innanzitutto, ben gestito, sparabattute e non succube delle uscite umorali di un Dylan mestruato - Bloch
ispettore, Wells, Trelkowski; e come accennato all'inizio, un vero horror, ossia zombi, licantropi, vampiri, demoni (ma da quanto non abbiamo una bella storia che ha a che fare con il demonio?), case stregate etc.)
Le componenti da te citate erano, in ordine: "il surrealismo, l'ironia, il grottesco, la commedia nera e l'esistenzialismo."
Tutte queste componenti, se non erro mancavano o non erano indispensabili nel numero uno; non erano indispensabili nel numero due, nel numero tre, e questo forse arrivando sino al numero 18 (Cagliostro) in cui quasi tutte queste componenti sono fondamentali; quindi bisogna arrivare a "I Conigli Rosa Uccidono" (24; commedia nera, ironia, grottesco) e al numero dopo, "Morgana" (25; surrealismo, esistenzialismo, grottesco, ironia scarsamente pervenuta) e così via con qualche sprazzo qua e la (il grottesco di "Grand Guignol"; l'esistenzialismo di "Il Signore Del Silenzio", il surrealismo e l'esistenzialismo di "Storia Di Nessuno") sino al tripudio magniloquente di "Golconda" (quasi tutte le componenti che dici sono riscontrabili, tranne l'esistenzialismo mi pare), "Ai Confini Del Tempo" (idem) e via sino a i "Segreti Di Ramblyn"/"La Belva Delle Caverne" che hanno praticamente tutte le caratteristiche menzionate (desolato se ho dimenticato qualcosa). E così via (se la cosa è necessaria apro un secondo post)...
Questo per dire che erano altre le componenti, che i cinque punti fermi da te citati non erano poi "così fermi".
Grazie dell'intervento V.M., se il mio è un errore di valutazione non mancare di farmelo presente