Cravenroad7

Fonte: DYLAN DOG - una pagina per soli dylandoghiani DOC.

Finora I love il pianeta dei mor

Quindi spero che anche questa nuova uscita non deluda le mie aspett

Le aspettative sono molto alte: Bilotta è un ottimo sceneggiatore e Bacilieri un artista notevole. Penso (anzi, spero) che questa nuova uscita si manterrà su livelli alti

Bilotta lo si compra a prescindere, sempre.

il tratto di bacilieri non mi pare adatto al pianeta dei morti...vedremo

Bacilieri mi fa ribrezzo come sempre, ma pure la copertina che è sto rosso della camicia fino in fondo, e poi si intravedono le mutande con il pacco ...

Copertina bella, forse la migliore di Mastrazzo.
Bacilieri l'adoro...da queste due tavole anche a me viene il dubbio che non sia adatto alla saga, ma spesso all'interno di uno stesso albo mostra molta varietà, perciò bisogna aspettare e vedere.

Il pianeta dei morti! Non vedo l'ora. Quando è prevista l'uscita?
Speriamo bene, le tavole mi perplimono molto, le vedo bene per una storia scanzonata da Color Fest e non per le atmosfere di questa saga. Ad ogni modo questo lo prendo senza se e senza ma. I capitoli precedenti non mi hanno mai deluso.

Nonostante il tratto di Bacilieri possa risultare "particolare" e forse poco adatto alla testata (una lontanissima specie di Robert Crumb addomesticato e rivisitato in un ottica italiana attraverso una luce nuova, contemporanea, "giovane" [ma è solo una mia suggestione che lascia il tempo che trova]) devo dire che il "suo" speciale è tra le cose da me più attese. Il Pianeta Dei Morti ormai si è inserito entro certi standard grafici, e personalmente trovo accattivante una prosecuzione su determinate modalità stilistiche (linea tendenzialmente pulita, disegni chiari impostati sul segno più che sulle ombre). Abbiamo avuto Gerasi, Camagni, Casertano, e la scelta di Bacilieri mi sembra adeguata (da notare che per un periodo Casertano, in maniera più o meno conscia, aveva adottato molti vezzi del Bacilieri). Nonostante i mostri sacri non manchino, sinceramente spiazzerebbe (solo il sottoscritto immagino) vedere un Mari, o un Furnò o un Des Dorides alle prese con la saga (anche se vedere un Roi in questo contesto potrebbe incuriosire, nonostante il suo giocare con le ombre sia antitetico alla tipologia grafica proposta sino ad ora). Piuttosto ci vedrei bene un Dell'Edera (ci fosse stato Micheluzzi meglio ancora) o il Dell'Uomo dei tempi che furono. Se poi facessero il miracolo di affidare uno speciale a Villa... beh... potrei essere grato alla Bonelli per tutta la vita.

Comunque
@SisselMarston si, quando esce un albo di Bilotta non comprarlo è un reato
@harveyburton se non sbaglio ad ottobre
@Solomon eh si, la copertina è spettacolare!!!

Vero. Amavo quella parentesi morbidosa e crumbiana di Casertano. A volte sfociava in echi e suggestioni Pazienziane (permettimi il termine) soprattutto in storie come memorie del sottosuolo o il progetto. Che storie con la S maiuscola quelle...avercene oggi...
Bacilleri mi respinge e mi attrae al tempo stesso..boh..devo ancora metterlo a fuoco.

E' vero Zak! C'era, tra l'altro, una lieve influenza di Pazienza!

Per riappropriarsi della "forza", dell'incisività di certe storie basterebbe ritornare a padroneggiare certi meccanismi. Magari vedendo "cosa funzionava" delle vecchie storie, che, ok, erano state concepite da autori ispirati in un certo periodo storico... ma credo sempre nei miracoli (studiando bene un bell'intreccio, magari riportando in auge castelli/case stregate [Dama In Nero/Castello Della Paura/La Casa Degli Uomini Perduti per dire] o storie di tetra dannazione, con tanto di diavoli assortiti [La Bellezza Del Demonio] si potrebbe tentare l'impossibile). L'Horror (quello con la H maiuscola [Corman, Carpenter, Romero, Hooper etc] e non certe robette stile Constantine/Buffy/Twilight o l'orrido film su DD) non passerà mai di moda, quindi riproporlo oggi non sarebbe "demodè". Pupi Avati docet

Una volta su Instagram parlai con Nicola Mari – tra i miei contatti – e parlammo velocemente proprio di un ritorno auspicato ad atmosfere alla Avati per dire...ecco, invece di perseguire – come sta accadendo da un po di anni – con questo stile alla serie tv de noantri, linguaggio, battute, ritmi, etc etc, bisognerebbe guardare a un vetusto gotico come gli esempi da te citati. Per esempio, sarebbe bello – invece che scimmiottare seriacce tv alla stranger things, costantine o american horror story, che non ci appartengono – pescare da atmosfere, anch'esse televisive, come il sublime Voci Notturne, sceneggiato Rai firmato dal maestro Avati. Ma credo che senza un ritorno in pianta stabile di certi stagionati autori, queste cose ce le sogniamo.

Siamo in totale sintonia Zak (e tra l'altro, parlarne con i disegnatori o con gli autori è cosa positiva). La nostra penisola, già di suo, ha un patrimonio horror invidiabile (i capolavori di Bava, Fulci, Argento, Freda, il già citato Avati, ma anche le parentesi di Bava figlio e Stivaletti) e dunque si potrebbe attingere da questo piuttosto che andare a rispolverare autori esteri già citati (che comunque possono rientrare nel range: ci sono pellicole che non mancheranno mai di ispirare chiunque voglia capire cosa sia il "cinema dell'orrore"). Fatto sta che all'horror, quello vero, bisognerebbe tornare. Io di Horror su DD ne vedo sempre meno (salvo alcune parentesi che rappresentano l'eccezione, mentre una volta era la storia "non horror" ad essere eccezione. Dylan Dog che insegue un finto terrorista con una bomba in valigetta, Dylan Dog che insegue un serial killer con un dardo gigante, Dylan Dog perso tra metapipponi, Dylan Dog alle prese con i figli degli X Men; o ancora: albi giostrati sul rapporto DD/Carpenter [Nessuno è innocente, in cui l'horror è una chimera]; albi in cui l'unico elemento horror è un bambino/bambina fantasma, in cui si è alle prese con uno "sbirro trascendente" [La Fiamma] non sono le tipiche storie che molti noi dinosauri vorrebbero leggere: è vero che i tempi sono cambiati, ma dubito che le nuove generazioni siano allergiche al "vecchio horror", quello capace di scuotere).
E' auspicabile un ritorno al passato: non esente dalle nuove tecnologie (pc, telefonini etc, perchè sono specchio dei tempi che corrono) ma capace di solcare ancora una volta territori gotici o inquietanti come una volta. Con o senza le nuove tecnologie basterebbe trascinare DD in città fantasma, castelli sperduti, case maledette; lo si potrebbe infilare in storie trasudanti classicissimo horror (ributtiamoci dentro anche gli zombi, và). Così almeno si potrebbe tornare al gusto di una volta, non perso ma solo accantonato.
E' vero, servono "vecchi autori"... ma se i nuovi iniziassero a fare una cura ricostituente a base di vecchio horror belle sorprese potremmo averle anche da loro

mastrazzo ha sempre mostrato di soffrire le proporzioni e l'altezza della cintura, vedi che qui ha optato per non farla vedere ma il risultato è un tendone rosso gnehhhaff grrr

Bilotta super. Anche quando pecca di trama (tipo lo scorso anno) fa respirare un'atmosfera speciale.
Bacilieri mon amour. Ha ampiamente dimostrato di essere versatile per diversi registri, in casa Bonelli e può adattarsi benissimo anche al Pianeta dei Morti. Vediamo.
Copertina non impeccabile ma di forte impatto, come da tradizione per questa saga.