Cravenroad7

Quindi tutta la questione che dopo il 400 ripartivano da capo le storie dal num.1 è stata un'allucinazione collettiva?

Mmm a dire il vero non credo Alcune immagini lasciate trapelare mi sembravano abbastanza "chiare" (ad esempio la tavola su Jack Lo Squartatore)... più semplicemente immagino siano stati capaci di infilare, in questa presunta ripartenza alcuni "nuovi elementi" (quindi, da quel che vediamo pure gli amatissimi Carpenter & Rania). Non so come siano riusciti in questo gioco di prestigio (degno di Silvan) ma ha un non so che di assurdo. Non credo che l'indice di gradimento della "strana coppia" sia mai lievitato, dunque la fine del ciclo poteva essere tranquillamente anche la loro fine (per la gioia di molti). Forse qualcuno continua a credere nelle potenzialità di questi novelli Stanlio & Ollio (privi della verve dei suddetti). O forse è un flashback (ma magari!). Chissà.....

Io però vedo le solite campiture nere che si mangiano il grosso della tavola.

Spero anche io in una sorta di flashback dei due insulsi cip e ciop...ma credo che – haimè – saremo tristemente smentiti...
p.s. D'accordo con Rimmat. Anche a me questa tavola di Roi non ha fatto impazzire. Un po' furbetta con tutti quei neri...ma lo si perdona.

Il maggiolone è sul carro attrezzi, ma non avevano rifatto il motore una decina di numeri fa?! Quella storia (neanche la peggiore letta ultimamente eh) è stata proprio quella che mi ha fatto smettere con la regolare.

Eh ragazzi, per il sottoscritto questa sovrabbondanza di neri è uno dei fattori di maggiore fascino di Roi. Amo certe modalità espressive. Quando un disegnatore presenta tavole in cui poche rasoiate di luce definiscono personaggi, ambientazioni etc. vado letteralmente in visibilio. Poi mi rendo conto che questa scelta stilistica può piacere o non piacere ( o al tutt'al più lasciare indifferenti), ma incontra notevolmente i miei gusti

Se volete togliere il nero a Roi meritate di essere oscurati.
In una botte di china.

ahahah di quelle economiche... made in China

Non è questione di quantità (di neri) ma di qualità: Roi è andato avanti per lustri a disegnare al 50% delle proprie potenzialità (a essere generosi), poi ha tirato fuori Ut e si è visto di cosa poteva essere capace se solo ci metteva un minimo di voglia. Questa non è una brutta tavola, ma francamente non mi sembra niente di che.

Infatti. Hai riassunto anche il mio pensiero.
Coraggio, Corrado...si può dare di Più!!

Eh si, inutile dire che Roi è capace di fare veramente miracoli a livello grafico. Di base non sarà la migliore tavola partorita dal suddetto, ma è (a mio modestissimo parere) già un bel vedere. Poi chiaramente sono di parte, dato che come già detto, l'uso estremo dei neri per me è una goduria

Stavo già intervenendo per ribattere alla tua precedente affermazione (tipo che se l'avesse disegnata Berardi avresti gridato al capolavoro ) e invece mi trovo d'accordo con quest'affermazione, anzi nel periodo gualdoniano ad esempio si vedeva un Roi al 30% delle sue capacità.

Ok, ma anche al 30% i suoi neri sfumati danno la polvere a qualsiasi tentativo di imitazione. Uno così meglio avercelo in squadra che contro, usando un gergo sportivo. Non mi sembra che poi quella tavola sia così "svogliata" come nel periodo gualdoniano. Non è nulla di eccezionale ma evoca un marchio di fabbrica griffato dal notevole appeal, lo stesso che ha dato (nel bujo) la luce ad una storia moooolto semplice come Profondo Nero, rendendola tra le migliori dell'annata precedente. Avercene...

E per quanto riguarda UT... graziarkaz** che lì si è impegnato a dismisura rispetto alla media precedente: tutto il concept visionario era farina del suo sacco, in prima persona per tutto il progetto, compresa l'ideazione "artistica" di ambientazioni e personaggi, a cui la Barbato ha provato (stentando) a dare una sistemata nella riorganizzazione dei testi.

DO ALOHAM UT DES

Da lettore e da acquirente, posso serenamente dire che mi frega zero se un disegnatore è demotivato: mi aspetto che dia SEMPRE il massimo o quasi. Roi (di cui non discuto la bravura) ha passato lustri e lustri a macinare tavole (da qualche parte si parlava di 4 al giorno: ci credo che occorre riempirle di nero per essere così produttivi) curando poco il dettaglio -- si veda per esempio la sciatteria con la quale disegnava le mani dei personaggi, o le posture tutte uguali. Proprio perché si tratta di un autore dalle grandi potenzialità mi incazzo quando lo vedo lavorare svogliato. Dei signori disegnatori "storici" come, per esempio, Casertano e Brindisi lavorano sempre con notevole impegno, e li apprezzo molto per questo. Per non parlare di Stano, ogni cui tavola è un capolavoro grafico.

Ti capisco, ma altrettanto serenamente, io posso dire di incacchiarmi molto di più quando vedo uno come Brindisi devolvere nella controproducenza il suo laborioso impegno per delle forzose bande di retinature stile pixel