Walecs ha scritto:
Nima83 ha scritto:
Nora ha scritto:
Sono incuriosita invece da quel fatto che per ora paga. In che senso? L'altro tipo è passato dal 4 al 40% e ne prendiamo atto, ma lui, a parte l'applauso di qualche fan su facebook, mi risulta stia dando il suo fattivo contributo al calo in picchiata delle vendite della testata, quindi i risultati sono diametralmente opposti a quelli di Felpa Pig. Se qualcuno ha dati certi che dimostrano che con Recchioni la serie sta facendo il pieno in edicola, invece, sono pronta a cospargermi il capo di cenere.
“There is only one thing in the world worse than being talked about, and that is not being talked about.”
(Oscar Wilde)
ovvero “C’è una sola cosa al mondo peggiore del far parlare di sé, ed è il non far parlare di sé.” In soldoni:
non importa se nel bene o nel male, l'importante è che se ne parli.Paga, paga. Già il fatto che la sezione "Commenti Alle Anteprime" si sia trasformata in "Commenti al Rrobe" (e mi ci metto pure io in mezzo, per carità) dimostra che a suo modo l'atteggiamento volutamente urticante (Dividi Et Impera e altre fregnacce del genere) paga in termini di "pubblicità", di "far girare il proprio nome". A momenti stiamo facendo più noi che lui con le sue trovate e i lecch...ehm... i fans più accaniti con la condivisione di post e la prostrazione religiosa. Fossero tutti come noi in questo momento il personaggio di cui sopra lo conoscerebbero pure in Tibet. Sui dati di vendità non mi esprimo: non so e al momento non mi interessa. Quindi più che in termini economici paga in altri sensi.
Vogliamo tornare a commentare le anteprime (come da titolo)?
Questo è un falso mito. Non molto tempo fa leggevo che Libero, in seguito ad una uscita omofoba che aveva fatto il giro della rete, ha iniziato ad accusare un calo notevole delle vendite. Lo YouTuber JonTron, due-tre anni fa, ha fatto dei commenti razzisti che lo hanno portato ad essere sulla bocca di tutti in negativo e da lì in molti hanno smesso di seguirlo e lui ha perso diversi ingaggi pagati per cui era stato inizialmente scelto. Una tale
Justina Sacco, che fino a quattro anni fa era una perfetta signor nessuno, si è ritrovata a diventare il paria del web a causa di un Tweet che l'ha resa famosa in senso negativo.
Hai detto bene: uscite omofobe, razzismo. Chiaramente se arriva un tale, il signor pinco pallino, che può essere uno youtuber, un influencer di Instagram o quant'altro, e per "esporsi di più" (insomma, per farsi vedere, per far girare di più il suo nome) inizia a fare una serie di comunicati atti a sottolineare che è un talebano... non credo che la cosa gli gioverebbe. Anzi, penso arriverebbero i carabinieri sotto casa sua.
Chiaramente non parlavo di casi limite: nei casi limite la cattiva pubblicità
disintegra la persona in questione.
Se c'è il chiacchiericcio (chi è "pro", chi è "contro") c'è un gioco che si mantiene vivo attraverso un equilibrio delle parti.
Per fare un esempio:
un altro pinco pallino (me lo sto inventando di sana pianta) ha un blog sulle bistecche e continua ad insistere sul fatto che "la natura dell'uomo è quella di ammazzare animali per cibarsene, che i vegetariani/vegani non hanno capito una mazza"
Ora quel tizio ha.... diciamo ventimila followers su instagram (più un numero indecifrato di followers in altri network) e ha usato tutti i suoi mezzi (evitando
chiaramente comunicati omofobi, razzisti, sessisti o in cui sottolinea di essere un talebano) per essere sulla bocca di tutti. E' chiaro che lo scontro tra chi dice che "ammazzare animali è tremendo" e chi dice "che è la natura umana contempla l'ammazzare animali" (tutti discorsi che in maniera frequente, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, arrivano a fare riferimento al tizio in questione, che per qualcuno è Zarathustra, per altri Ktulu) finiscono per giovare al suo "rimanere sulla cresta dell'onda". Le due frange si scornano (sui social, sui blog, sui forum, di persona, parlandone al bar) e lui ne giova perchè queste due frange gli stanno regalando più attenzione di quanta necessiterebbe realmente. Se nessuno ne parlasse più, "pinco" (il secondo da me citato) non avrebbe più alcuna pubblicità e cadrebbe lentamente nel dimenticatoio, cancellato - o ridimensionato - da una società (quella attuale) che spesso fa più attenzione al'immagine (e a come questa viene utilizzata) rispetto che alla sostanza.
Per il resto quanto dici - e quanto detto prima da Lord - ha notevoli spunti di riflessione