Cravenroad7

Sì anche la prossima storia è di Boselli, per i disegni di Rosenzweig però.

Più che altro mi chiedo perché mettere in mezzo certe situazioni: ti atteggi a super cattivone onnipotente, minacci e poi rimandi il tutto?

come avevate previsto, la doppia del multiuniverso è un mattone indigeribile...ho iniziato il 232, ma ho dovuto sospendere la lettura per troppa pesantezza...Boselli è un altro che sta tirando troppo la corda...un altro pò e mollo anche loro....

Più che altro ha poco senso che un fumetto di horror avventuroso, che ha sempre cambiato tematica specifica ogni albo o due, ora si stia fossilizzando a oltranza su tematiche lovecraftiane. A me Lovecraft non piace, mi scoccia, lo considero sopravvalutato: un albo occasionale sui Grandi Antichi posso anche accettarlo, ma qui si sta alterando la natura della serie.
Vero che le basi sono state gettate sin dalle origini della serie (numeri 8 e 10, addirittura!), ma che Kurjak allunghi il brodo e faccia le presentazioni dei quattro colossi fuori dall'avamposto

e tante altre assurdità per partorire una storia doppia e farci spendere quasi 16.000 lire per beccarci questo finale, non è esattamente una mossa commerciale simpatica.

Tra l'altro anche quest'anno salta il Maxi estivo, una minima occasione per offrire storie un attimo meno "importanti".

Condivido quanto detto dal buon gas. La forza di Dampyr sta anche nei continui cambiamenti (geografici, storici) e nelle differenti nemesi che i protagonisti devono affrontare. Adesso Boselli è in fissa con i multiversi e almeno fino a settembre dobbiamo cuccarci queste storie che si sono già divulgate per troppi numeri.

La saga dei Grandi Antichi prosegue stanca, con un capitolo affidato a un Corrado Roi che mostra vari sprazzi di bravura, ma che offre un Harlan e un Draka spesso irriconoscibili. Stendiamo un velo noioso sulla trama, dato che una creatura, tale Nyarlacoso, con poteri paragonabili a quelli di un dio ma alquanto timido per come poco li esibisca innanzi a noi lettori, ha ben poco senso che metta in scena delle "necessarie" prove tecniche.

zitti che forse è finita (si spera per sempre) la saga (o sagra) dei grandi antichi...Kurjak è sano come un pesce così dall'oggi al domani...

È finita a tarallucci e vino e Kurjak sembra perfino ringiovanito. Comunque negli ultimi due numeri le trame erano talmente surreali e complicate che mi sono quasi divertito a leggerle. Da quello che ho capito ci sono i mondi dello spazio, i mondi del multiverso, I mondi ancora più strambi che si trovano nelle membrane fra i vari multiversi ed infine questa Carcosa che su Google maps non si trova. Nel frattempo Nyarlatothep, quello che con uno schiocco di dita poteva spazzare via mezzo multiverso, non ha letto bene le clausole di un contratto e si è preso una bidonata. Purtroppo mi sa che ritornerà.


Dal prossimo mese si torna con i piedi per terra. Un albo ambientato in Turingia ed il seguente dai miei vicinissimi di casa in Sud Tirolo. Che poi le ambientazioni mitteleuropee mi ispirano.

Ormai Dampyr è diventato un fenomeno di marketing per la Bonelli: la storia della tosse di Kurjak e della maschera è andata avanti per circa tre anni, e si conclude così, con brodi allungati per spillarci più soldi possibili ad albo, finali degni dei film per la tv trasmessi da Mediaset sotto Natale...
Se non avessi la collezione completa, smetterei di seguirlo come ho già fatto con Dylan Dog, Brendon e Nathan Never.

Che poi è un piccolo salto dello squalo nella narrativa dampyriana. Nel senso che se nel prossimo albo dovranno vedersela con qualche vampiro uno dice: "vabbè il mese scorso hanno fatto il c*** ad un Dio maligno che voleva soggiogare il nostro universo, cosa vuoi che siano quattro vampiri".

Ecco, è stato tutto troppo..... Esagerato. E lungo.

Poi, io seguo Dampyr in quanto serie horror e storica, non necessariamente in questo ordine di importanza. Posso capire qualche albo fantasy (perché questa NON è fantascienza) o qualche sottotrama, però che sappia io quando si crea un mondo fantasy si creano anche le regole di funzionamento dello stesso (penso alla torre nera, una delle poche cose fantasy lette in vita mia). In questa saga mi pare che il tutto funzioni al bisogno. "ehi sta arrivando il re in giallo. Aspetta che provo a mettermi una swastika nel c.. Ehm nel bulbo per vedere cosa succede!".

Infatti, hanno tirato troppo la corda e svalutato tutti gli altri avversari.
Che poi è vero che qua hanno avuto accanto, Savnok, i Principi dell'Inferno, Draka e la X-Men (oramai) Ann Jurging, ma anche nel n° 200 c'è stato un bell'affollamento di personaggi, tuttavia la cosa non è stata pesante né assurda perché si trattava di una questione nell'ordine di grandezza della serie stessa.

Esattamente, sennò i personaggi diventano dei Superman noiosi.

Peccato, perché la saga era iniziata col botto nell'albo "Le ragazze di Mahogany Hall", poi ha perso progressivamente colpi anziché andare in crescendo.

Letto "L'amica mortale"....un discreto albo forse perchè non c'era nessun vecchio nemico del passato per i nostri tre eroi...niente di esaltante, però almeno non è stato un mattone...ora mi leggo lo Speciale...

Soltanto nei flashback.

Roxana promosso a pieni voti. Per assurdo alle volte è meglio un albo filler sceneggiato da un esterno rispetto ad alcuni albi di Boselli.

Mi permetto di fare i complimenti a Falco per l'albo calabrese. Per me ha azzeccato tutto quello che deve avere un albo di Dampyr:storia, folklore, contesto sociale, un Maestro con la M maiuscola ed un trio che lavora a meraviglia.
Voto 9

Bella e non pesante la storia in Calabria