Di filastrocca in filastrocca posso dire che questo
#3 qualcosa la imbrocca
Nulla di particolarmente eclatante, perché alla fine è da vedere tutto in ottica del prossimo albo... però come terzo tempo di quattro in fila non mi è dispiaciuto alla fine, per quanto molto semplice alla base (
leggi: soggetto) e senza un grande percorso narrativo di quelli trash B-movie od onirici del Chiave.
Nonostante il protagonista dell'azione e pseudo-indagini sia solo Morgan, è un numero molto più dylaniato dei precedenti, con un notevole valzer di carrambate rimpatriottiche in
featuring: a parte Bree e la Morte, qui vediamo in aggiunta anche Wells, la Trelko, Kim, Cagliostro, Hamlin, il veglia-freaks etc. Forse un po' troppi in una 60ina di pagine scarse, tenendo conto che magari qualche sparuto lettore di Morgan non conosce il Dylan-verso e non gliene frega nulla dei precedenti. Buona l'interazione tra Groucho e Morgan a zonzo, come il lato più reticente di Bloch.
La storia come dicevo prima è poca cosa ma scorre via con mestiere e non combina pasticci. Vive di scarsi picchi suggestivi o ad effetto - finale a parte - senza avvalersi molto della discronia morganatica a livello di ambientazione, per cui con qualche accorgimento poteva finire su un
Dylan qualsiasi... escluso l'inedito per note cause meteoriche. In fondo si tratta dell'ennesima rivisitazione della Morte in ferie, che noleggia stagisti, che si annoia, che si fa soffiare la falce, ed altre amenità già straviste su
Dylan Dog in tutte le salse. Qui si rischia di entrare in conflitto con quanto detto in
Mai più Ispettore, Bloch perché se un umano (vivo) maneggia quell'aggeggio in genere gli effetti sono diametralmente opposti, o quantomeno causano ancora più casini
Copertina davvero da paura - non quanto la prossima
- disegni in palla, come molto gradito il ritorno al griogiorosso dopo una stagione di astinenza su
ML. Solite filastrocche sulla Mietitrice, per rimanere nell'amarcord chiaverofilo, come i brevi profili di grigiore biotragico da stroncare per sempre. Un po' più sul fiabesco di tipo Brendoniano la questione della spada di legno e dell'orco, ma vedremo come andrà a finire. Vorrei capire se l'idea sulla nascita esistenzialista dell'umorismo di Groucho sia farina del sacco del Chiave o derivi da Recchioni... ma la cosa non cambierebbe molto la sostanza .
COL PASSARE DI STRANI EONI
NEPPURE ALOHA PUO' MORIRE