Jones ha scritto:
Post da incorniciare, Lord. Per più di un anno il nuovo curatore, a ragione, è stato portato in palmo di mano.
Poi con la seconda fase è lentamente iniziato il declino. Bombette termonucleari (non richieste e che denotano mancanza di idee), una saga (non richiesta) con il freno a mano tirato, nuovi personaggi bidimensionali, alcuni autori che poco hanno da spartire con la serie e soprattutto un sempre più massiccio interesse nei confronti del personaggio principale rispetto che alla serie (soprattutto nelle storie della Barbato e di Recchioni). Da quello che ho capito adesso il destino dell'umanità è appeso al matrimonio di Dylan Dog. Il Dylan Sclaviano era quasi sempre spettatore e vittima degli eventi al pari del lettore, il Dylan barbarecchioniano è una sorta di deus ex machina al vertice piramidale delle storie, che si risolvono con una sua grattata di ombelico.
Apro una piccola parentesi sulla questione Salmo, non sul cantante in sé che non conosco ma sul fatto che sia stato avvicinato per una collaborazione (motivazione dal sito ufficiale Sbe: "ha la stessa attenzione per i freaks dei Dylan Dog. Esticazzi.). Fosse anche stato Keith Richards o Toto Cutugno mi chiedo: è professionalmente ed eticamente corretto coinvolgere un artista non del settore solamente perché piace a te, curatore? (naturalmente escludo che siano amici o della stessa combriccola). Che ne pensate?
Quoto in toto sul cambio (alquanto ridicolo) della figura di Dylan Dog rispetto agli eventi narrati in una storia (qualunque essa sia): ormai nella maggior parte dei casi è una storia SU Dylan Dog piuttosto che DI Dylan Dog e questo, sommato alle loffie bombe termonucleari lanciate da Recchioni su ogni evento riguardante la vita del nostro eroe (ormai pure una scorreggia è roba da evento epocale con preavviso fatto almeno un anno prima) e agli effettivi cambiamenti epocali gestiti a pene di canis lupus familiaris, dà come risultato una triste navigazione in immersione all'interno della Cloaca Maxima romana.
Su Salmo e "strane" interazioni.
Di base, non sono proprio pessimista: se qualcuno mi avesse detto "Ohi! Sai che Giorgio Faletti, quello pseudo-comico di Drive In e che cantava Minchia Signor Tenente, sta scrivendo un Dylan Dog" io mi sarei scompisciato dalle risate, oltre che preoccupato, per Dylan, su cosa potesse uscire fuori. Col senno di poi, invece, devo dire che un Faletti alle prese con Dylan (se fosse stato fan) avrebbe scritto sicuramente una storia con i controcazzi.
Quindi zero preclusioni.
Però... insomma... Salmo... ma levando anche qui il pregiudizio: vediamola, leggiamola e giudichiamola. Però certo... se uno vuole i soldi... mah... non mi pare che lo faccia perché fan sfegatato. E a sua volta, se veramente lui compare accanto a Dylan... ecco... insomma... inq questo caso ho ben poco su cui sperare: è una minchiata col botto.