Aleksandr ha scritto:
Chiaverotti su Morgan Lost ha ceduto troppo frettolosamente alla continuity e ai cambiamenti imposti.
"
O mangi la minestra o ti butti dalla finestra".
Le imposizioni somministrate al
Chiave in quel caso rappresentavano un aut-aut mica da poco.
Continuity, 60pp e rinuncia al griogiorosso erano gli unici escamotage che la direzione ha avanzato per permettere alla testata di galleggiare in linea con le spese e con l'interesse del pubblico - se abbiano ragione o meno è un altro discorso...
Se Chiaverotti alzava la cresta muro-contro-muro, vuoiononvuoi
gli chiudevano la testata, come successe con
Brendon non tanto tempo fa... cosa per cui mastica ancora amaro, visto come lo rimpiange sibilando in ogni dichiarazione pubblica, senza fare i nomi di chi lo ha voluto (e perché) morto, in pratica.
Cludio non è uno yes-man di certo, ma certe volte per tirare avanti la carretta bisogna scendere a compromessi. Per questo credo che da solo non potrebbe gestire uno "sforzo" editoriale come DD, ma affiancato da altri potrebbe scrollare questo personaggio dalle genialate impopolari adesso in voga , perché di Dylan ne capisce come pochi, ha lavorato gomito a gomito con Sclavi dagli esordi come suo pupillo, e anche se le idee ormai latitano può garantire un determinato trend ai nuovi autori da supervisionare.
Cita:
Medda ricordo che è molto impegnato, finalmente, con la scrittura di una lunga saga di Nathan Never... e potendo scegliere penso opterebbe per il suo di musone piuttosto che per il (diventato) musone londinese.
Quanto a
Medda, capisco le fatiche neveriane su più fronti, ma non mi sembra l'unico che porta avanti le testate di
NN. Serra ormai è considerato fuori dai tempi (della fantascienza), ma Vigna scrive ancora parecchio, e la squadra degli autori per il musone è supervisionata in redazione da Guardigli a conti fatti. La saga in continuity da 9 numeri scritta con Vigna credo sia già pronta tra l'altro, a livello di ideazione, visto che comincia in autunno. Non mi pare nella posizione di un Manfredi diciamo, come livello di responsabilità, il quale oltre
Cani Sciolti e altri progetti come
Le Storie, adesso è oberato anche nella direzione tutta sua del revival di
Magico Vento.
Un part-time al 30% di consulenza su Dylan potrebbe pure concederlo, se ci tiene alla ca(u)sa madre. Senza dimenticare che Recchioni insieme alla Barbato lo aveva eletto cardine della fase #2, ma poi sappiamo tutti con quali pernacchie Medda abbia lasciato il proggggetto... in mano a gente come Simeoni o la Baraldi. Lui tra il Conte ed il Chiave rappresenta l'anima più razionale e cinica del thriller-horror, l'approccio lucidamente spietato verso il reale (v. cose come
La terza faccia della medaglia o
Vittime designate), che non disdegna il fantasy meta-sclaviano (v.
Il battito del tempo) condito da un dinamismo versatile nella scrittura e un humour di qualità. Forse lui più del Chiave - anche come personalità da team - è il padrino/chioccia ideale per far capire ai nuovi autori come diamine si scrive una storia dylaniata di 94pp (autoconclusiva, please
), o per far rinsavire quelli più titolati su quella scia (tipo la Barbato).
Ma tanto questi sono solo
desiderata per chiacchiere da bar, e ci sentiamo al prossimo aperitivo insieme
ALOHA SONO LE 13 E MI ASPETTANO A PRANZO