Cravenroad7

Mi dispiace smorzare l'entusiasmo che pervade questo post ma... preparatevi ad una doccia gelata che, tra l'altro, in questa stagione ci sta tutta!
Ho letto, per ora, solo la prima storia. Quella di Barbato.
Non compro regolarmente l'old boy, non ricordo quale sia stato l'ultimo che ho letto. Premesso questo, dico che ho comprato l'ultimo perché incuriosito e spronato dai vostri commenti ma... la prima storia, per me, è terribile!

SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER
La trama in sé l'ho trovata... spettrale, oserei dire quasi stupida. Ma ho letto con fiducia, tanta fiducia. C'era Diana, una delle co-protagoniste che più apprezzai quando, da ragazzino, leggevo i primi Dyd (primi si fa per dire, visto che ho cominciato a comprarlo regolarmente dal 42 e Frankenstein è il numero 60). Ho subito storto il naso, Diana la ricordavo diversa e molto. In rete ho scoperto che Frankenstein è stato scritto da Chiaverotti (che Dio lo benedica) e disegnato da Freghieri (no, non ci sono paragoni tra le due versioni di Diana). Leggere poi la motivazione del "colpo di scena finale" mi ha fatto cadere le braccia! Una cosa da ragazzine che leggono cioè (lo producono ancora?). Non so nel mondo di Dyd, e dell'Old Boy in particolare, quanto tempo sia passato dalla storia di Chiaverotti a questa, ma pensare che una donna (come Diana!) possa aver mantenuto il sentimento per Dylan per del tempo, addirittura inseguendolo e arrivando a uccidersi quando scopre che lui l'ha "dimenticata" mi ha fatto piangere di tristezza... la tristezza per aver letto una storia del genere.
PS: penso che a breve rileggerò Frankenstein, così per ritrovare la vecchia gloria di Dylan Dog.
FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER

Spero di dimenticare presto questa storia, lo spero con tutto me stesso; spero che venga presto sommersa e divorata da molti insetti. Beh, spero solo che le altre due non contengano trame così... così spettarli!

Ho letto anche le altre due storie.
Sono migliori della prima, assolutamente.
La seconda storia è pervasa dalla follia. Ci sono alcune cose che ancora non mi sono molto chiare, come la morte del tizio sotto al treno. All'inizio mi è sembrato di leggere qualcosa inerente a "Gli uccisori" e ho ritrovato anche le medesime sensazioni di quando lessi "Mr. Fear". Il finale "illogico" mi ha fatto sorridere. Insomma, un giorno di ordinaria follia, una bella storia.
La terza storia:
Bella, davvero molto!
L'inizio lento, un Groucho al massimo della propria forma, molte cose studiate e non lasciate al caso. Il finale che lascia la questione in sospeso, il vedere Bloch ancora come ispettore (questa sì che è una storia da "Old Boy").
Per me, la terza storia è la migliore dell'intero pacchetto, pervasa di atmosfera, horror come non ne leggevo da tempo.
PS: non me ne vogliate ma non ricordo Masi, mi aiutate, segnalandomi qualcuna delle sue storie?

E' normale che non sia passato alla ribalta. Nel giro di oltre 4 anni annovera una ministoria carina scritta in collaborazione con tale De Felici (Peggy del Lago, CF#14) e una lunga mooooolto dimenticabile - se non seminsulsa, disegni a parte - che indovinaindovina parla proprio di un certo Scuotibare (CF#21)

ALOHA SARANNO FAMOSI

Grazie.
Lo scuotibare non l'ho letto ma la storia dell'Old Boy mi è piaciuta!

Sottosopra

Prosegue l'overdose barbatiana somministrata senza un domani in questo 2019.
Non ci siamo: storia con qualche spunto carino, ma messa su malaccio e con diversi difetti patenti (e patologici) ad affossarla. Presenta anche dei buoni momenti/atmosfere, ma toppa sulla sostanza inutilmente cervellotica di certi ingredienti e sui costrutti principali (gravemente) fallati, protagonisti compresi: non me la sento di darle più di un misericordioso attestato di mediocrità, intorno al 5,5.
Peggio di questa ho letto solo il Primordio sempre per mano di Paola in quest'annata, anche se in quel caso l'irritazione è stata minore, perché la storia serviva come trait d'union pretestuoso per le scempiate della meteora. E che Cthulhu li perdoni .

SEGUONO SPOILER

Ok, il meccanismo di base è un classico della Barbato: mettere Dylan alle strette in un ambiente chiuso per svolgere una missione pseudo-paranormale da cui districarsi con una trovata/twist. Fin qui nulla di male, anche se si esagera con le supercazzole medianiche della Trelko, i discorsoni sui piani dell'essere (corporeo, eterico, spirituale), i parassiti a zonzo, e tutto il cabaret esoterico messo in scena dai macchinari fanta-vintage di Wells. Insomma, per contestualizzare negli eventi questi parametri tra la metafisica e l'altra metàfrescaccia ... passano oltre 40 pagine In pratica finché Dylan non riceve l'iniezione di siero azzera-emozioni (p.49) la storia è solo un megaspiegone teatralizzato ed introduttivo, con lui che consulta i (chiacchieroni) astanti. Male anche l'ambientazione di Buckingham Palace che poteva esser sfruttata molto meglio.
Ari-nun ce semo .

Poi Dylan entra nell'ala infestata, e la faccenda si fa più interessante per i suoi incontri coi superstiti ridotti a pure amebe di solo istinto, senza sentimenti o raziocinio, mentre Diana non disdegna numeri di ipnosi oltre alla telepatia. Il problema avviene con la rivelazione del cadavere a pagina 77 ( ) che fa crollare tutto il resto della storia (e le sue premesse) in una confessione da rubrica della posta di Donna Moderna (Afflitta). Come stuprare un personaggio decoroso nato dalla sensata penna di Chiaverotti ( ) per ridurla ad una mancata ballerina senzartenéparte di Amici di Maria di Filippi, con annessi i complessi da trentenne frustrata che non ha messo su famiglia e cerca la salvezza nell'ammoure verso un uomo visto nonsisaquantianni prima. Roba di girarsi le palle a tracolla sulla schiena

A me M&G stanno anche simpatici, ma qui hanno contribuito anche loro a rovinare il personaggio, perché della bellezza (per quanto giovanile) della Diana di Freghieri non è rimasta che una pallida caricatura scostante ed invecchiata male. Peggio ha fatto la Barbato riducendola ad un'idiota senza talento che, non avendo trovato il successo da calcare sulle scene della danza, cerca la ribalta con un suicidio nelle stanze di corte, indotta alla depressione dalla deludente mancata ripresa del discorso matrimoniale dopo anni di assenza col donnajolo impenitente Dylan, idealizzato in epoca tardo-adolescenziale e che per lei rappresenterà l'unico "progetto" di vita nei secolideisecoli (p.84). Amen.
Se fossi Chiaverotti una mezza querela per come è stato snaturato un personaggio farina del mio sacco la inoltrerei .

Vabbeh, qui c'è anche la solita manfrina barbatiana misandrica sul Dylan sentimentalmente immaturo che si innamora di tutte (e nessuna) finché non ne trova una prossima, mentre loro si innamorano solo di lui (p.85) e poi giù di rimpianti. Alla fine l'Old Boy dà la mazzata finale al sentimento ottusamente radicato dicendo che non l'avrebbe mai sposata... (p.90) e qui si vede che non conosce i piani salvifici di John Ghost sull'inedito, dove proprio il suo matrimonio permetterà di salvare delle anime. E anche le allusioni nell'ultima pagina lasciano intuire qualche collegamento con la questione della Regina tentacoluta, etc .

Come se non bastasse il tutto soffre alla base di una falla logica tremenda, perché in pratica l'intero orchestraggio del recupero del cadavere di Diana messo in atto dalla Trelko & Wells è tutta una mega presa per il culo nei confronti di Dylan (che novità ) e soprattutto nei confronti della corona buggerata da altre assunzioni e ciarlatanate varie... quando sapevano benissimo quale fosse il problema originario e come provare a risolverlo su due piedi - prelevando Dylan con comodo, anche senza l'irruzione dei Marines e dell'MI5 in casa, raccattaggio superfluo di Groucho incluso.
Simpatica per sensibilità la vecchia che parla della liberazione dell'anima della nipote appena morta (in tragiche circostanze) come se ci fosse da disinfestare dei parassiti col Baygon .

Non ho capito neanche tanto il senso del titolo che forse è un omaggio pubblicitario alla prossima serie di Enoch.

ꓯHOꓶꓯ

Diana è un personaggio che si perde talmente nella notte dei tempi che non ho fatto neanche confronti, non ce l'ho fresco nella memoria. Sicuramente in questa storia non fa una gran figura.
Piuttosto (e anzichenò) l'indole aristocratica e il linguaggio forbito di Lord Wells li ho trovati qui alquanto "annacquati" tanto da farlo sembrare una versione "alla mano" del Lord Wells che ricordavo. Probabilmente anche per necessità di sceneggiatura: lo spiegone che proprio il Lord fa nella parte iniziale era già complicato di suo ed è stato optato per un linguaggio più semplice.
A parte questo la storia della Barbato non mi è dispiaciuta e, anche se la colloco come fanalino di coda del trio di questo maxi, per me è da sufficienza piena.

Prima 5,5 non mi piace dove va a parare nella parte finale
Seconda 7,5 meritava altri disegni
Terza 7 classicissima ma godibile
E vaie cor la canzoncina: m&g ci avette rotto er...

"Sottosopra" ha di buono la copertina dei fratelli Cestaro. Per il resto è buio.

Per il resto condivido quanto scritto da Ittosan, nostalgico del mitico numero 60, una "chiaverottata" in perfetto stile (soprattutto l'assurdo finale).

Paola Barbato oltre alle motivazioni patetiche e al tratto stanco di M&G, rispolvera nel peggiore dei modi un mito come H.G. Wells.

SPOILER

L'omicidio della governante che senso aveva? I tre colpiti dai parassiti che fine fanno? Boh, si sa solo che Diana è morta e che Wells e Madame Trelkovski hanno usato uno stratagemma assurdo per coinvolgere Dylan Dog, compreso il rapimento in casa. Poi i siparietti sulla Regina fan sembrare dei capolavori quelli con protagonista John Ghost.

Mai letta una Barbato così svogliata. E si che lei, anche quando delude, si accapiglia in ogni dove per creare emozioni. Qui invece è noia e calma piatta.

lette anche le altre due storie, per la seconda mi accodo ai commenti e ai complimenti precedenti, storia davvero bella che probabilmente sarebbe stata bene anche sulla regolare e che con poco sforzo si sarebbe potuta pure incastrare nel ciclo della meteora.

la terza storia è molto classica e va benissimo così

Wow, quanti commenti positivi!
Grazie a tutti per il sostegno, davvero.

non siamo così cattivi come ci dipingono, quando le storie meritano siamo a primi ad esserne contenti

Buon Maxi Old Boy dove spicca Sottosopra, una prima storia potente e affascinante con qualche spunto davvero efficace. E' di fatto la storia che mi è piaciuta di più. Cavalletto punta su un tema un po' più "terreno" e fa leva sul discorso sul consumismo rapportato ai giorni nostri, dove lo status symbol detta legge. Finisce con il racconto più debole del trittico, dove Masi propone una storia non troppo originale che leggendola mi è parsa scritta in modo frettoloso e senza guizzi memorabili.
Votato buono perché la prima mi è piaciuta molto, la seconda scorre bene e la terza, seppur debole e dimenticabile, alla fine intrattiene.

"Grande distruzione organizzata": soggetto anarchico e folle, decisamente sopra le righe. Volutamente però, perché Andrea Cavaletto inserisce scatti di pazzia forzati, ma che servono a colorare di ironia una storia decisamente tragica. Il finale è grottesco e rovina un po' tutto:



I personaggi di padre e figlio in coda per lo smartphone sono forse i più "umani", tra la follia inconcludente dei terroristi, la sottomissione al consumismo delle masse e il disappunto e disagio di un Dylan Dog che rischia, come spesso succede, di passare per snob altezzoso.
Splatter asolutamente gratuito, ma una volta che c'è... E riesce a dare un po' di fantasia al tratto statico di Montanari & Grassani.



La storia migliore è "Sandheaven", classica trasferta in provincia a cura di Giovanni Masi. La mano di Cesare Valeri a supporto dei due anziani disegnatori si fa sentire.
Ottima dialettica tra Dylan e Groucho, con finalmente intervento finale dello scettico Bloch. Una grossa pecca in tutta la storia: l'assoluta INGENUITA' (e non è da lui) di Dylan di non capire il doppio gioco degli abitanti di Sandheaven. Il trattamento ospitale riservato a lui e l'avversione al suo assistente avrebbero dovuto far scattare fin da subito il suo quinto senso e mezzo. Così non è stato e Dylan passa in questa storia per poco scaltro. Decisamente meglio nelle scene d'azione, dove, spalleggiato da Groucho, dà il meglio di sé.
Bella storia in un Maxi con luci e ombre.

Grande distruzione di massa

ehhm...

ORGANIZZATA

Storia apprezzabile su diversi punti ma che mi ha lasciato la sensazione di un potenziale non del tutto espresso, ricadendo nelle solite solfe .

Va bene Coleridge, Lansdale, Palahniuk (il romanzo di Ballard non lo conosco), etc... però alla fine è tutto facilmente riconducibile all'ottica, ormai inflazionata su DD, Recchioniana della folla anarchicamente beota, il popolo bue forconato e forcajolo, le stragi di massa, il vandalismo psicotico, i tafferugli umorali, la bande di sbandati in cerca di idoli/cause straperse, la mercificazione digitale voluta dall'establishment, la spersonalizzazione via selfie, etc. In pratica un prequel (al servizio) dei disordini che segnarono Al servizio del Caos, per certi versi, come dichiarato implicitamente con l'uscita del modello Ghost 2000.
Ecco, dopo olte 5 anni di questo refrain, forse avrei preferito altro almeno sul Maxi, nonostante la storia si presti (anche) ad altri spunti e sia scritta parecchio bene. Diciamo che con qualche leggera modifica poteva addirittura finire sull'inedito in scia alla meteora, tanto è in sintonia con quella temperie .

Ci mette una trentina di pagine a carburare nella vicenda, ma in questo caso sono servite ad introdurre i personaggi coinvolti in questa giornata "particolare", a partire dal suicidio di Herbert fino al furto dell'auto. In questo senso apprezzabili i singoli profili destinati ad incrociarsi tra loro
Convincenti i dialoghi, anche nel far capire come i deliri anti-consumistici inneggiati dal commando Inkblot finiscano per consumare quel poco di neuroni a loro rimasti, nell'apoteosi sacrificale di sfascio & violenza gratuita contro ciò che non possono acquistare - tipo una visione organica delle cose. "Una ragione vale l'altra" dice l'aguzzino di pagina 171 prima di versare altro sangue, e tanto basti per capire dove sfoceranno le loro (pur inizialmente motivate) paturnie di rivolta/rivalsa contro il fantomatico sistema di cui sono complici - abbastanza infantili, come Aaron prenderà atto una pagina dopo. In quest'ottica il delirio surreale della storia porta ad un approccio molto maturo, non facendoci parteggiare per nessuno alla fine

Dylan dinamicamente in character come pochi autori avrebbero fatto in circostanze simili: se la cava(a-letto? ) benone perché non fa lo spiritoso quando non serve, non predica buonismi da imbonitore simeonide, pensa saggiamente alla sopravvivenza quando i razzi si fanno acidi, e non si slancia da eroe kamikazzone quando può tranquillamente mimetizzarsi da eversore nel marasma generale. Si ribella in un certo senso alla commodification del melodramma (Barbara D'Urso docet) con un colpo di pistola esplosivo che mette a tacere certe cialtronate, e poi prende i voti sull'altare del marketing distribuendo ostie formato smart per il nuovo credo social-collettivo .

Momenti top: tutta la sequenza del poliziotto che diventa sciacallo di snowboard e abbordatore femminicida; la distribuzione di condoms per la libera orgia; il capo-sommossa che alla fine versa sudore e lacrime commosse all'idea di accaparrarsi un fresco Ghost 2000
Il suicidio in salsa tonnata della tipa è molto chiaverottiano. Non ho capito molto bene l'incubo con Dylan scuojato davanti alla torre di Babele (p.163), né come Groucho possa diventare agitatore megafonato di masse, quando in genere non se lo fila nessuno - a parte i "like" sull'ultimo CF. Ma di questi tempi convulsi e con gli attuali politicanti, ci può anche stare un bel GDO (v. onomatopee pg.142) tutto per lui, dove forse l'acronimo sta per Groucho Diventa Onorevole


M&G si sono dati molto da fare nel caos generale, tra banconi scassati e merce sparpagliata. Splatter vecchi tempi che non guasta, e personaggi ben distinguibili nel parapiglia caotizzante .

Wolk, mi sa che hai messo Grande Distruzione Di Massa invece che Organizzata

(intervengo giusto perchè mi sono sparato ora la tua [come sempre] interessantissima recensione... così almeno la parte finale della disamina non cozza con il titolo [GDO])