Cravenroad7

Ma Cavaletto futuro curatore di Dylan Dog è possibile?

Seconda storia molto riuscita: bella sceneggiatura, belle le scene horror, belle immagini iconiche e simboliche, molto bello il finale "alla vecchia maniera"; e, specularmente, molto bello l'incipit: "a-ehm, ma Dylan Dog non soffre di claustrofobia? Perchè Cava lo mette su un treno della metropolitana?"...eh, ma non sappiamo da che lato dello specchio questo Dylan viva, dopotutto.

@Aleksandr, i miei riferimenti per questa storia sono stati Lansdale (la notte del drive in), King (the mist), Palahniuk e Ballard.

io non reggo M&G, ma così è difficile resistere all'acquisto...

Lansdale, o meglio il suo "Il Drive In" si nota parecchio. Bello questo richiamo a uno dei capolavori dello scrittore (insieme al seguito "Il Giorno Dei Dinosauri"... mentre sul terzo non mi esprimo non avendolo letto). Gran bel lavoro!!!

Grazie a tutti, davvero!
Per me è sempre un piacere scrivere Dylan!

Grazie a te Andrea! Sei uno dei migliori sceneggiatori di DD, e qui lo hai dimostrato per l'ennesima volta

Avevo proprio pensato anch'io al Lansdale del drive-in e del giorno dei dinosauri.. Il fatto di essere rinchiusi in un luogo da cui non c'è uscita, la commistione perversa di sesso e violenza... E anche il capo dei ribelli a pag.180, per quanto non abbia sembianze mostruose o una tv al posto della testa, l'ho subito accostato al Re dei popcorn e a Popalong Cassidy!
Mi associo ai complimenti per questa storia.

Ora che ci penso infatti anche nel bel racconto lungo La nebbia di King la prigionia nel supermercato, causata da eventi esterni, porta a sviluppare comportamenti deteriori negli occupanti.
Complimenti per la storia, tra le tue migliori prove dylaniate e la migliore di questo Maxi, di cui ora scriverò un breve commento.

Ho votato ottimo, anche se la media matematica mi avrebbe portato verso un buono deciso (8) o un po' meno (7) contando anche i disegni di Montanari & Grassani (cui si sostituisce Valeri nell'ultima, rimanendo in linea) che ogni tanto, per vecchia abitudine, non mi dispiace nemmeno rivedere, ma decisamente tre storie di fila sono un po' troppe.
Il fatto però che a tutte le storie ho assegnato una votazione superiore al 7 e uno stato quindi di soddisfazione generale, mi portano ad eccedere.
Bella anche la copertina.

Può seguire qualche S P O I L E R:

Sottosopra:
L'inizio non mi ha preso per niente, il delitto, il rapimento e l'evento soprannaturale talmente assurdo da impedire la mia sospensione dell'incredulità mi stavano portando ad una lettura fatta con sufficienza, nonostante la presenza di due vecchie conoscenze come Lord Wells e la Trelkovski e la curiosità per la partecipazione della nipote di quest'ultima, Diana. Poi alla fine la Barbato è riuscita a sorprendermi per la sua capacità di tenere e tirare le fila e mi ha letteralmente conquistato, come non succedeva da tempo, nemmeno con altri lavori recenti che ho apprezzato. Diana, che era poco più di una comparsa nel chiaverottiano Frankenstein! assume un ruolo da prima ballerina assoluta ed è da applausi il Dylan privato di emozioni che risolve il problema semplicemente dicendo la verità, che poi è la verità sul 98% o più dei suoi rapporti amorosi, eccolo quindi, senza il peso delle sue emozioni, aumentare di lucidità (salvo poi dubitarne appena riacquistata la sua emotività). Mi è talmente piaciuto dalla metà in poi che assegno un 8

Grande distruzione organizzata:
Un apologo violento che sa criticare sia il consumismo che la sua apparente rivoluzione, con un finale perfetto.
Lo splatter c'è, ma funzionale, abbondano le scene di forte impatto, un Groucho che lascia il segno, un Dylan in forma. Mi è piaciuto particolarmente il modo di narrare, con diverse focalizzazioni sui vari personaggi.
Voto 8,5.
Il consumismo come religione (la merce come eucaristia, vedasi il finale con lo smartphone, ma non solo) è tra le cose che mi hanno fatto pensare al romanzo di Ballard, dove si insiste sulla dimensione para-religiosa che prendono i centri commerciali (come fossero moderne cattedrali), il consumismo come pseudo religione materialistica.
Se facessero una classifica penso che la poesia Kubla Khan di Coleridge sia, giustamente per il suo fascino, tra le più citate in assoluto in ogni media, qui in maniera ironica nell'incipit, sempre nei fumetti mi vengono subito in mente il capolavoro castelliano Xanadu e il donrosiano Zio Paperone e il ritorno a Xanadu, sempre coi versi che accompagnano le immagini.

Sandheaven:
Lo scuotibare non m'era piaciuto, ma qui Masi si riscatta ampiamente con una storia dylaniata che più classica non si può, trasferta in provincia, eventi e personaggi inquietanti, ecc. Mi ha rammentato un po' l'atmosfera di una bella storia di Capone per Zagor, La notte del diluvio.
Tra le tre è forse quella che ho apprezzato un pochino meno, forse perché meno originale delle precedenti, ma avercene di storie così, soprattutto sulla serie regolare (da solo questo Maxi, per me, supera tutto quanto letto finora nel ciclo della meteora).
Voto 7,5

Seconda storia davvero notevole, senza offendere l'originalità dell'autore è l'ibrido bastardo di Zombi e Fight Club che ho sempre sognato. Quando a Natale leggerò tutto il ciclo della Meteora, vedrò di recuperarla per capire per quale motivo non sia stata inserita lì, contesto perfetto per un'apocalisse realistica e quotidiana. Non concordo sulle critiche per i disegni, MG sono un pilastro di Dylan, e non solo per il numero di storie prodotte, stanno alla serie come le prospettive sghembe all'espressionismo tedesco. 7.90 non sono pochi, ma stavolta spesi bene, fidatevi!

Votato ottimo, tre bellissime storie!
Per i miei gusti, in ordine: 1) Grande distruzione organizzata, 2) Sandheaven, 3) Sottosopra

Non so se è merito delle storie notevolissime, ma anche la scorpacciata di M&G sembra più godibile e divertente del solito su questo volume.

letto la prima storia, barbatiana fino al midollo. Nonostante un finale leggermente meh, si conferma ancora una volta come le storie extra serie regolare siano migliori della regolare... peccato che questa Barbato non sia quella del ciclo della meteora...
per quanto riguarda i disegni, continuerò sempre e comunque a difendere M&G, ogni volta che vedo i loro disegni mi sale addosso una nostalgia di quando leggevo DD da ragazzino... sono troppo legato a tutti i disegnatori "storici" per non difenderli sempre a spada tratta

Terminato l'intero MAXI: forse il migliore da ere geologiche; non ricordo da quanti anni nella regolare non leggessi tre storie di fila così appassionanti, variegate, ben fatte (a parte un refuso da fustigazione su un bus per Bukingham Palace :-/). Per il resto, ci muoviamo tra il 7 e il 9, molto buono anche l'ultimo episodio con possibilità di prosecuzione e una delle migliori gestioni di Groucho a memoria. Ciò dimostra che anche la forma ultraclassica non era affatto arrugginita, bastava solo osare, spremere le meningi e rischiare un po', cosa che qui si fa in più direzioni e sempre con risultati ottimi. Disegni… ad avercene così, tratto che più storico non si può ma sempre apprezzato, un usato sicuro diciamo. 8 pieno come media e gradevoli ore di brividi estivi assicurate.

Ma nel mondo del Maxi Old Boy non dovrebbe essere escluso John Ghost?..

E' escluso nel senso che non se ne parla, ma ci immaginiamo che ci sia e stia muovendo i "primi passi" per gli eventi che si sviluppano nella serie regolare...
Il modello di cellulare presente nella mia storia è una vecchia versione di quello che compare sul mensile.

Il discorso Old boy cristallizzato è una cagata vengono fuori ogni tanto anche elementi come cellulare John ghost, Bloch in pensione, eccc. È un calderone dove ci finisce di tutto. stop.