WARNING :
CONTIENE SOLO SPOILER IN PRATICA !Un girotondo di pietismo abbastanza retorico con baby-fantasmino allegato, che non farà cascare il mondo, ma le braccia (e qualcos'altro) a terra. Non è il genere di storia nelle mie corde, e fatica molto ad inserirsi sia in ottica-meteora che dylaniata.
Altrove qualcuno è riuscito a commuovere perché aveva uno stile e una storia in mente (v.
Johnny Freak, riposi in pace, anche come icona), ma quando lo fai come finalità strumentale tutto il resto è pretesto narrativo o ricattuculo morale sulla sensibilità comune che difficilmente non abboccherà
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Salvo solo le prime 20 ed ultime 10 pagine, perché introducono un personaggio simpa come Lucy e permettono di separarci da lei con cognizione di causa, senza buttarla nel consolatorio aggravato. Per il resto la storia si affossa da sola sulle macerie di dialoghi di circostanza o in cerca di pathos (non ispirato), che danno l'impressione - a molti, vedi sopra - di un Dylan fannullone ed inconcludente mentre in realtà passa poco tempo tra un avvenimento e l'altro, ed è invece la zavorrante sceneggiatura ad incartarsi da sola per una quarantina di pagine (non)buone di farraginoso riempimento, a fronte di zero eventi significativi
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Personaggi secondari subito dimenticati; Groucho invasivo ed effeminato dopo un po' stufa; citazioni dotte in evidenza, meno dotte tra le righe ad oltranza; inverosimile tutto il presupposto di Dylan che parla con/di uno spirito senza che nessuno nel campo di sfollati se ne accorga o lo faccia rinsavire; troppo melommanone il diario finale di Dylan in vena di stracciare lacrime; per gradire solito refuso tipografico a margine a cui non si può porre rimedio last minute
Non vedo, come detto prima, nulla di male nell'intermezzo erotico-fiabesco nella notte prima della risoluzione - ed i rimproveri contro Dylan mi sembrano un po' bacchettoneschi, considerando come personaggio non abbia mai brillato per saggezza e senso di responsabilità - e si può dare un punticino a favore delle due homeless che un tantum di inquietudine lo trasmettono, anche se il merito è in gran parte del disegnatore.
Non ci sono svarioni o incongruenze particolari, ed è più strutturata/matura di altra storie della Baraldi, ma io continuo a preferire SU DYLAN baracconate anche più sgangherose come il teen-horror rivisitato in
La sopravvissuta a questa roba qua stile docuficiton
Rai1diNoi o inserto
Famigliola Cristiana. Per questo, e anche per rispetto ai voti precedentemente dati alla Baraldi stessa o alla Barbato nel trash grottesco de
Il sangue della terra, a livello di sondaggio non posso andare oltre l'insufficienza
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E un po' mi dispiace, perché in fondo con qualche accorgimento, tipo tagliare 60 pagine e riconfezionarla per una breve su CF, poteva anche avere uno sbocco più dignitoso... ma diluita in questo modo ha un che di autistico nell'organizzazione di inutili scenette e dialoghi banalizzanti, mentre la rinuncia al brivido costa molto in termini di efficacia, non redenta dalla rivelazione finale già stravista anche nella puntata più ovvia di
Medium o telefilm simili, per non parlare di decine di altre storie made-in-Dylan
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Last but not least
Brindisi a bande di pixel diagonali
proprio non lo posso vedere .
C'è modo e modo di applicare dei retini. Io consiglierei di lasciarlo fare ai giapponesi sui manga, se questo deve essere il risultato. Una soluzione che non solo mortifica il tratto unico di Brindisi in qualcosa di metallico e superfluo, ma che soffoca anche i dettagli del suo pennino così particolareggiato e limpido. Capisco che dopo trent'anni di carriera si vogliano provare nuove vie, ma questo mi sembra un vicolo cieco che conduce al retrobottega di un impiastricciatore. Se proprio doveva provarsi in questo ambito, c'era come esempio il suo collega salernitano
De Angelis su
NN che qualcosa ne sa di retini sovrapposti ad uno stile simile, per quanto la fantascienza c'entri poco con l'atmosfera di questo albo.
Molto belli i primi piani per l'espressività umana che trasmettono, ma questo è scontato con un maestro come lui. Sospetto che per Lucy si sia ispirato alla figlia del principe William come per Arya a p. 37.iii a Kristen Stewart.
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Qualche dettaglio sparso
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Qualcuno parlava della simbologia del
drago qualche post fa.
La cosa qui non è molto chiara ma pare abbia duplice valenza. Nel senso che per quanto riguarda la meteora, la serpe volante è associabile a delle allegorie bibliche legate da sempre al Maligno e anche alle bestie che annunciano l'Apocalisse di San Giovanni. Quindi niente di nuovo, anche nei termini para-religiosi a cui allude l'avvento del corpo celeste, forse come repulisti generale di volontà divina a cui neanche gli Antichi (ed i Primordi) possono opporsi - v. numero precedente.
In seguito con il drago si rappresenta lo shock oscuro causato dalle paure più profonde di Lucy, il simbolo del male che la sta tormentando e che non riesce a capire come fronteggiare mentre la tiene in trappola. Il terrore che le caschi il mondo attorno, concentrato nella figura della madre tra la vita e la morte, si identifica in questo mostro simbolico che l'inconscio della bimba non riesce per ora a controllare (
Vs. cavalcata finale, nella luce), con scosse di tormento e rabbia ripetute
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Resta ambiguo se la prima scossa di terremoto sia naturale o meno, perché vediamo traballare i detersivi e mancare la luce nel sottoscale PRIMA che Lucy scorga la madre accasciata, ma in fondo ci può stare che anche i dettagli materiali del racconto siano deformati dalle percezioni emotive della bambina.
Cosa c'entra la meteora in tutto questo
Poco a dire il vero, a parte l'intro e i soliti isterismi televisivi, oltre alla consueta dimostrazione delle barbarie in caso di emergenza umana (v. sciacalli). Forse come unico appiglio trasversale mi viene in mente proprio la Barbato, con gli enfant-prodige di
Esercizio Numero 6 i cui poteri sovrannaturali vengono galvanizzati dall'appropinquarsi delle meteora, come il trauma dello spirito di Lucy che non trova pace e fa tremare la terra (ed i cuori?) di brutto dall'antro della sua bestia oscuramente interiore, fin quando non raggiungerà una forma di consapevolezza liberatoria e rasserenante
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La presunta "saga" del corpo celeste volante comunque stenta a decollare verso elevati orizzonti, e se queste sono le derivazioni orbitanti... se ne poteva fare tranquillamente a meno, visto che molti autori faticano a darle seguito. Ma forse J.Ghost si sta solo preparando ad altre battaglie
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SE ALOHA CASCA IN GUERRA
TUTTI DI CULO A TERRA