Cravenroad7

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#392 - Il primordio
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 Oggetto del messaggio: Re: #392 - Il primordio
MessaggioInviato: dom mag 05, 2019 7:46 pm 
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Iscritto il: sab ott 01, 2016 11:33 am
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animaluccio fantozziano hai perso un occasione per stare zitta


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 Oggetto del messaggio: Re: #392 - Il primordio
MessaggioInviato: dom mag 05, 2019 10:32 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2764
Ma tu fatti gli affari tuoi, per prima cosa.
Ho notato che alcuni dialoghi sembrano avere una mano diversa. Lui mi risponde dicendo di essere solo intervenuto qua e là sui dialoghi. Cioè. E Io che cosa ho detto?
Ribadisco, fatti gli affari tuoi.


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 Oggetto del messaggio: Re: #392 - Il primordio
MessaggioInviato: dom mag 05, 2019 10:59 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
Messaggi: 10746
Località: Sardegna
Buoni, non vi scaldate. Maxlrose pessimo commento, il prossimo su questo tono lo elimino.

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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: #392 - Il primordio
MessaggioInviato: lun mag 06, 2019 2:26 am 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
Messaggi: 8737
Località: Eternia
E infatti ho un'impressione su queste due velocità[/quote]


Mi sono occupato solo di alcune cose nei dialoghi lungo il corso di tutta la storia e della sequenza finale.
Non fatevi i film.[/quote]
dillo che sei tu quello che aggiunge il metafumetto, gli uh e i gasp...sappi che hai rotto il ca°°o.

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Here Lies Our Beloved Skeletor
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 Oggetto del messaggio: Re: #392 - Il primordio
MessaggioInviato: lun mag 06, 2019 10:45 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
Messaggi: 2148
bertuccia ha scritto:
Ho notato che alcuni dialoghi sembrano avere una mano diversa. Lui mi risponde dicendo di essere solo intervenuto qua e là sui dialoghi. Cioè. E Io che cosa ho detto?

infatti, che poi l'hanno notato anche altri...
saremo diventati tutti scemi di colpo...

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
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 Oggetto del messaggio: Re: #392 - Il primordio
MessaggioInviato: lun mag 06, 2019 1:21 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
A parte i commenti da gentil cavalier serventi e le inutili polemiche sul "chi" abbia scritto "cosa" - quando si sa che un fumetto è sempre un lavoro collaborativo, a partire dalla revisione - per adesso ho letto soltanto la prima metà di questo albo e devo dire che mi è sembrata opera di De Nardo (v. statuetta) con l'assistenza dell'humour stile Di Gregorio.
Speriamo non vengano qui per rinnegare :D .

ALOHA SIAMO TUTTI UN PO' DEGLI ALTRI

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 Oggetto del messaggio: Re: #392 - Il primordio
MessaggioInviato: lun mag 06, 2019 8:06 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
... confermo quanto detto prima, anzi... a lettura completata direi che bastava un Faraci per compilare una bazzecola di storiella simile :D

Albo appunto puramente compilativo che serve a tener buoni quelli che denunciavano una continuity scadente e sfilacciata, riannodando un po' di questioni narrative sull'argomento "meteora" fino a strozzarsi nel compitino strettostretto per le capacità (e l'ingegno) di Paola, sacrificate in nome del proggggettone aziendalista. Io continuo a preferire dei filler ispirati e poco attinenti a questi trait d'union modestissimi, per quanto in-topic, nella loro funzione puramente compilativa, con un soggetto pari a due righe in pratica :( .

Votato 5 perché senza dubbio è la storia più scadente ed insulsa da quando è cominciato il countdown barbatiano, quasi disneyana per la sua puerilità bonaria e semplicistica (Vs complicazioni e profondità della Caduta degli Dei, o impulso horror trash del Sangue della Terra). Lambiva l'insufficienza piena, ma il buoncuore di tenerci via dalla balle Raniocca & Carpentito e la buona mano di Martinello le conferiscono un voto in più d'ufficio.


**** QUALCHE SPOILER SPARSO ****



Esordio misticheggiante che si perde poi in un mare di chiacchiere e pseudofreddure sull'andamento dei tempi moderni, materia in cui la Barbato di certo non primeggia per senso d'ironia.
Capisco il bisogno d'introdurre l'artefatto magggico, ma 30 e passa pagine per inculcarci che basta smuoverlo e si scombossula l'asse goniometrico dell'ordine delle cose... dopo un po' fanno girare altre cose (sub-ombelicali) oltre le capacità dell'artefatto stesso :evil:
Ottima comunque la prova di Martinello per le geometrie Escher-iane, tra effetti spirali e paradossi in prospettiva.

Come detto in precedenza, davanti a cose simili si rimpiange uno come De Nardo e le sue jumanjate di buona forchetta simil-fantasy. In tutto questo Dylan fa sempre la parte del disorientato e goffamente inane, in attesa di vedersi imboccate delle rivelazioni, prima dal santone aborigeno e poi dagli altri (anche ex) custodi in serie. Grandissima sceneggiatura da tener il fiato sospeso, altroché.
Ogni tanto giusto qualche tentacolo per ricordarci il filone lovecraftiano ma atmosfera occulta pari a zero, senza che strisci alcuna paura di fatto :cry: .

Un'altra trentina di pagine devoluta alla dilungata reunion dei custodi, tra incomprensioni varie, giochetti in contorsione coi primordi, Irma sempre più protagonista di ogni siparietto... e la storia praticamente è finita in un peto-secondo, mentre dilaga la bonarietà Disney del panzone yankee o la vecchia bolscevica borbotta per partito preso. Da notare le continue strizzate d'occhietto (orbo) alla pseudo-contemporaneità per darsi un tono tra Uber, Brexit, Tripadvisor etc: J.Bezos non la prende bene visto che Amazon non compare, e minaccia ritorsioni sui finanziamenti a J.Ghost :o

Oshima introduce forse qualche lieve senso d'inquietudine per il suo fallimento (e la presunta "volontà" della meteora), ma è una traccia che si perde subito nelle ripetute sparate da cabaret-marxista di Dylan che si oppone allo sloggio (classista! :lol: ) dei Grandi Antichi perché non è giusto che solo i privilegiati furbetti taglino la corda - verso Porto Cervo, su Marte - nei momenti di crisi collettiva, a cavallo del weekend.
Carina l'idea del tesseract a quattro dimensioni - resa molto bene nei disegni - anche se erano mesi che si sospettava qualcosa sulla cantina abusiva sbucata senza preavviso al catasto in casa di Dylan. Insipida ed anonimissima la fuga dei Grandi Antichi che si risolve in due paginette tiepide tiepide e facili facili: nulla per cui l'insonne di Providence perderebbe ore di riposo, anzi... gli sbadigli si sprecano :3

Una piccola parentesi sui contenuti collegati ai Grandi Antichi: magari non si deve rispettare del tutto l'impronta di Lovecraft e la si può rivisitare sotto un'altra chiave, ma ricondursi a Loro (majuscola per soggezione, non vorrei trovarmi una macumba di Yog Sothoth a carico :? ), soltanto per vederli fuggire tremebondi perché un po' nervosetti davanti ad un sasso fiammeggiante telecomandato da nonsisachi... mi sembra quantomeno riduttivo.
Non dico rileggersi qualche Dampyr in cui spadroneggiano senza freni, ma almeno lasciar intendere che creature simili si fanno beffe del tempo, dello spazio, delle multidimensioni, degli umani, di questo sasso/la Terra, e soprattutto della possibilità di morire - non a caso viene citato il celebre aforisma secondo cui per loro "anche la Morte può morire", cioè interrompersi, come se fosse uno stato di transizione momentaneo - sarebbe stata una cosa più opportuna e rispettosa della loro Antica Grandezza, rispetto ai pavidi Schettini-ani qui ritratti :x: .


Bah, vedremo nelle prossima 8 storie, ma in linea di massima direi che se queste sono le premesse la cosa comincia a stuzzicarmi meno, come le banali brame megalomaniache di Ghost in combutta con la vecchiaccia sovranista del tentacolo made in UK. Resta solo da capire quale volontà superiore ed ostile piloti la meteora, ma io un va(l)go sospettuccio sull'alluce di qualche entità divinapocalittica pro-repulisti punitivo generale (v. angeli in decine di teorie pro-doom), ce l'avrei :tc: .



ALOHA QUATTRO CAVALIERI DI SAN GIOVANNI (in Laterano?),
NON DOVESSE ESSER BASTATO QUELLO DI ARCORE
O AMBRA AL PRIMO MAGGIO.

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 Oggetto del messaggio: Re: #392 - Il primordio
MessaggioInviato: lun mag 06, 2019 11:59 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
Messaggi: 2493
Storia piena di citazioni, allegorie e messaggi che non sono riuscito a cogliere.
Forse per mia ignoranza o pigrizia intellettuale.
O forse perché, se il primo livello di lettura non desta neanche il minimo interesse, è facile che vengano trascurati i livelli successivi.
E il primo livello di lettura qui mi è sembrato una robetta talmente inverosimile e demenziale da far quasi rimpiangere i mostri parlanti di Un mondo sconosciuto.
Personaggi dimenticabili, dialoghi spesso fuori contesto, nessuna tensione drammatica.
Di Martinello si apprezza lo sforzo, ma manca il dono della sintesi.

wolkoff ha scritto:
Albo appunto puramente compilativo che serve a tener buoni quelli che denunciavano una continuity scadente e sfilacciata

La continuity ora è un po' più stretta nella trama, ma nella scrittura e nei generi narrativi resta una fastidiosa disomogeneità fra i vari albi del ciclo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #392 - Il primordio
MessaggioInviato: mar mag 07, 2019 12:57 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6990
Località: Inverary 2.0
possibili spoiler


Giusto per rimpolpare il thread, e per non dar corda a chi per minimizzarci decreta questo forum come finito/ritrovo per vecchi rimbambiti, battezzandoci come i soliti 4 amici sgattajolanti al bar che (non) volevano cambiare il mondo dylaniato...
...aggiungo qualche commento dopo aver letto i vostri:


LebbraDelSabatoSera ha scritto:
L'uso dei "primi" slegato dalla matrice horror da cui sono nati li svilisce incredibilmente e in genere questo fantasy psichedelico mi ha lasciato piuttosto freddo...


A me sembra che più che infreddolire il contesto un'impostazione simile si sia data da sola una mannajata clamorosa sulle gonadi, così poco horror-occulta, e invece molto fantasy-catastrofosa con toni da commedia.

Ma d'altronde non mi stupisco molto se Dylan viene riplasmato come antieroe di una saga à la John Doe sui voleri divini e pseudoteoremi socio-filosofanti, mentre l'inquietudine sottile dell'orrore (leggi: paura E NON panico :x: ) passa in terzissimo piano. Paura che per Lovecraft - a questo punto buttato nel calderone a sproposito - era essenziale per il suo mondo. Ed ecco le conseguenze nella percezione, senza esser accusati di purismo integralista o talebano:

Jones ha scritto:
Detto questo, mi sa che sono arrivato al mio personale capolinea con questa serie. Arrivo al 400, tanti saluti e grazie [...] Io cerco di capire tutto, la meteora, Bloch, Carpenter, Ghost ecc. Però non riesco a vedere DD come una sorta di prescelto, Angelo e salvatore del mondo. Sarà un mio limite ma per me rimarrà sempre quell'investigatore londinese, a tratti un po' oscuro ed alle volte un po' fanfarone, coinvolto in vicende horror / thriller insieme al suo assistente.


[...]

Ritornando sull'albo:

LebbraDelSabatoSera ha scritto:
Nonostante alcune idee molto originali e interessanti a livello di soggetto (in ordine: "the Ones that got away", "Domus Non Aurea" e "In Amore Vince Chi Non Fugge" a voler essere sibillini) è la storia che ho meno apprezzato della recente ciclo.


O le diottrie cavalcano senza sosta, o io questa originalità non ce l'ho vista ppe gnente :mad:
Ribaltare il concetto di "nemico in aggressione" con "nemico (privilegiato) in fuga" non mi sembra questa gran cosa. Un escamotage palindromico degli stessi contenuti. Come Ghost che si ostina a rimanere per proseguire più libero (dagli Antichi) nei suoi magheggi, magari con mezza umanità spazzata via post-meteora. Sulla casa vediamo un po' ... dumque... :roll:

Aleksandr ha scritto:
(è assurdo che Dylan non conosca i locali della sua casa, ma l'idea è comunque affascinante)


Endymion ha scritto:
- Come fa dylan a non accorgersi che ha sempre avuto un buco nel soffitto e non sapere QUANTE STANZE HA CASA SUA ? MA DAVVERO ?!


Dark Star ha scritto:
...riguardo la casa di Dylan direi che siamo abbastanza oltre l'assurdo.


Qui le cose credo siano un po' più complesse e sussurrate già da tempo.

Uno degli sport conclamati di Recchioni&co in questa fase è di andare a stravolgere alcuni paletti/parametri interni al mondo-Dylan o di rimestare strumentalmente quando questi non sono stati definiti. Per quanto tra i vari libri dedicati a Dylan poco fa ne sia uscito uno featuring una completa planimetria del suo appartamento - ajutatemi nel ricordare quale :wink: - di fatto ogni autore si è sbizzarrito liberamente nel ritrarlo in modo diverso eccetto pochi capisaldi guida (la porta, il corridojo, la scrivania col galeone, etc.) Persino il pavimento da studio a rombi b/n tanto caro a Freghieri è sempre stato poco stabile come caratteristica. Quindi a livello di stanze non esiste un numero/orientamento/metratura/mobilio definito - v. cucina e cesso mutanti, tanto per dire, o anche la camera da letto varia non poco, per non parlare di quella di Groucho, o quella degli ospiti che non dovrebbe esserci ma ogni tanto ha fatto capolino, alla faccia del catasto e dei condoni tombali :mrgreen: .

Perciò la casa di Dylan più che altro è un non-luogo di fantasia, liquidamente indefinito, che alla bisogna si può adattare senza andarci troppo per il sottile. Cosa diversa dal rigido appartamento c/o Washington Mews di Martin, per esempio. In questo solco d'imprecisazione si sono ficcati tempo fa Recchioni, Barbato & co inventandosi di punto in bianco una cantina mai esistita (v. ...e cenere tornerai), per i loro magheggi a-posteriora appunto... ed inizialmente perché in quella storia aveva un suo senso mettercela. In un non-luogo di fantasia questo può succedere, come il fatto che Dylan ci passi sopra allegramente... considerando anche che l'ha ricevuta mysteriosamente in dono proprio in quel numero, e non sia interessato a specularci sulla metratura tramite un'agenzia immobiliare, in caso di rivendita.
E che Dylan sia l'ultimo ad accorgersi - o perlomeno prender consapevolezza - di qualcosa, credo che sia un ritornello portante di questa saga, senza il quale si sarebbe già accartocciata eoni fa :oops: .

Non molto tempo fa si è anche meta-accennato ironicamente a questo gap logico (Vs suspension of disbelief) nel CF di Ambrosini dove Groucho-complice-del-gombloddo fa una battuta sulla cantina-che-non-dovrebbe-esserci-ma-in-realtà-adesso-c'è... un paradosso immobiliare ed architettonico che Dylan allora non colse ma che si risolve in questo numero con l'invocazione del tesseract 4D, che in fondo è la definitiva ricollocazione di tutto l'appartamento come (mon)stargate posseduto e "magico", stile portale dimensionale, fuori dalle prosaiche regole del catasto o dei piani regolatori.

Non rischia le ruspe o le confische per abusivismo, di questo ne sono sicuro.


V.M. ha scritto:
Storia piena di citazioni, allegorie e messaggi che non sono riuscito a cogliere.
Forse per mia ignoranza o pigrizia intellettuale.


Idem. Anche la mia proverbiale pigrizia mi induce a non perder tempo nel ricollocare come un quiz tutte le meta-citazioni solipsistiche ad uso&consumo dell'ego degli autori e del loro personale patrimonio di memorie culturali. A me molto più dozzinalmente interessa solo leggere storie buone, però non nascondo di esser quantomeno incuriosito dal capire che senso abbia (p.75) la locandina vintage del digestivo Antonetto in casa del nippo-scienziato :?:
Avrà avuto pure lui le sue rosicate brucianti da smaltire :?:

ALOHA
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 Oggetto del messaggio: Re: #392 - Il primordio
MessaggioInviato: mar mag 07, 2019 10:38 am 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
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"Il Primordio" è forse la storia che più di ogni altra dall'inizio della saga della Meteora si inserisce nella sinossi complessiva. Certo, Recchioni a pagina 4 cita Lovecraft, ma l'aria sapida di onirismo e orrore tipica del geniale scrittore statunitense qui non si percepisce. L'unico degno omaggio a HP lo fa Paolo Martinello, forse il disegnatore più adatto (insieme a Celoni) ad atmosfere ribaltate in cui entrano in scena dei mostri dai connotati lovecraftiani.
La storia però è carina, più alla Brendan Fraser che alla Lovecraft, ma ci si accontenta. Ottimi dialoghi tra Dylan e Groucho (che per essere in una storia di Paola Barbato è al top). Ho riso più che aver avvertito il timore di questa Apocalisse sgangherata. Il litigio tra Dylan e Irma entra nella storia. Un po' semplicistica è invece la copertina, anche se Cavenago resta fedele al tema della storia.

Spoiler!
Finalmente John Ghost mostra le sue carte e la Regina mostro potrebbe essere la chiave della saga.


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 Oggetto del messaggio: Re: #392 - Il primordio
MessaggioInviato: mar mag 07, 2019 12:18 pm 
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Iscritto il: ven feb 17, 2012 12:14 am
Messaggi: 1143
SPOILER


- bene, mancava solo scrivere l'ennesima baggianata su uno dei clichè di Dyd (in questo caso la casa). Direi che li abbiamo finiti tutti ora

- sul tema "antichi" e loro utilizzo mi trovo in linea con quanto espresso da wolk.


Bei disegni anche se nelle vignette "normali" Martinello abbonda troppo per i miei gusti.


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 Oggetto del messaggio: Re: #392 - Il primordio
MessaggioInviato: mar mag 07, 2019 12:54 pm 
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Iscritto il: mer apr 24, 2019 7:13 pm
Messaggi: 10
La storia del mese l'ho trovata eccessivamente "costruita a tavolino". Una volta chiuso l'albo ti accorgi che la trama non è mai risultata davvero avvincente. Manca la spontaneità narrativa...manca l'ISPIRAZIONE.


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 Oggetto del messaggio: Re: #392 - Il primordio
MessaggioInviato: mar mag 07, 2019 3:00 pm 
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Iscritto il: mer giu 22, 2016 9:37 am
Messaggi: 50
Mi è piaciuta solo la parte finale dal tesseract in poi. Il resto mi ha un po' annoiato. Molto belli i disegni.
P.s. Viktorward hai il nickname più fico della storia, sappilo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #392 - Il primordio
MessaggioInviato: mar mag 07, 2019 10:03 pm 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 5:07 pm
Messaggi: 2921
Ma a proposito della diatriba casa di dylan e locali annessi sconosciuti...parlando della famigerata cantina, sono io ad avere le visioni (o ricordi falsati) o appariva già nel gigante "Il senza nome"?!? Dove si vedeva proprio Dylan, aiutato da bloch, a trasportate giù per le scale di questa cantina gli oggetti e il mobilio della sua vita passata?!? Vi risulta? :-\

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 Oggetto del messaggio: Re: #392 - Il primordio
MessaggioInviato: mar mag 07, 2019 10:44 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Toh, guardacaso proprio la Barbato aveva già tirato in ballo la cantina condonata, quindi :)
E' probabile che dà lì abbia preso a considerarla in modo familiare, per poi in tempi più recenti...

Comunque ci sono altre storie in cui il movimento è al contrario, con Dylan che porta le sue cianfrusaglie da Bloch o in qualche deposito, proprio perché non dispone di una cantina. O forse sogno, come il Dylan del "Senza Nome"?

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