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#5 - Magazine 2019
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Voti totali : 21
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 Oggetto del messaggio: #5 - Magazine 2019
MessaggioInviato: dom mar 17, 2019 6:22 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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È di nuovo tempo di magazine, è di nuovo tempo di orrore! (questa è originale!)



Immagine


Dylan Dog Magazine 2019
N° : 5


Copertina: Bruno Brindisi



Fra angeli e demoni, i fratelli Winchester difendono il mondo. Dagon, Chtulhu e tutte le altre tenebrose divinità̀ nate dalla mente di H.P. Lovecraft. Pianeti, comete, meteoriti... quando i guai cadono dal cielo! E inoltre, naturalmente, due storie inedite di Dylan Dog!

Dal mio sangue
Soggetto e sceneggiatura: Alberto Ostini
Disegni: Giulio Camagni

L’atmosfera si fa sempre più cupa a Wickedford… Dopo i terribili fatti culminati con la morte di Penelope, la fidanzata di Bloch, nubi ancora più tragiche si addensano sul capo degli abitanti della località, coinvolgendo anche Dylan Dog e costringendo l’ex ispettore a prendere una decisione cruciale.

La scacchiera di Dio
Soggetto e sceneggiatura: Alberto Ostini
Disegni: Giorgio Pontrelli

Un dolente episodio, ambientato nel passato di Bloch, legato alla scomparsa della moglie, nel quale l’amico di Dylan ha modo di interrogarsi su molte delle questioni cruciali dell’esistenza.


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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: #5 - Magazine 2019
MessaggioInviato: sab mar 23, 2019 4:16 pm 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
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Seguono SPOILER:

La storia lunga è sicuramente migliore di quella del magazine precedente e ci voleva pochissimo. Non male l'utilizzo dei vari personaggi, compreso Jenkins. Bene Groucho, anche se le sue battute alla fine sono da colpo di grazia, altroché avere effetti salvifici :g: Mi è parso proprio Dylan quello più defilato, con Bloch a fare, giustamente, da padrone di casa (e ora che torna a Londra, maggiore coinvolgimento? Lo spero).
L'escalation di suicidi tiene desta l'attenzione del lettore. Pensavo ad un effetto della meteora come amplificatrice dei sensi di colpa invece, vedi il sogno di Bloch, pare sia l'effetto delle fresche colpe frettolosamente sepolte di quanto recentemente a Wickedford accadde. Camagni non sempre alla sua altezza e comunque lo preferivo ai tempi di Napoleone.
Quindi voto complessivo per Dal mio sangue: 6,5

P.S.
Il refuso all'inizio... :mrgreen:
P.S. 2
Effetto della meteora? Di strani fluidi? Capigliature che cambiano di colore nel volgere di pochi attimi (vedi pag. 54-55) :)

La scacchiera di Dio, come altre brevi di questa pubblicazione, è di tono patetico, con Bloch che ricorda la moglie e spezzoni della sua vita familiare, in questo sa rendere partecipi, meno nella storia appiccicata del figlio di Lord.
Voto: 6 alla storia, 6,5 ai disegni.


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 Oggetto del messaggio: Re: #5 - Magazine 2019
MessaggioInviato: sab mar 23, 2019 6:48 pm 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 5:07 pm
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e quindi niente wickedford rasa al suolo dalla meteora?!? peccato. accontentiamoci del ritorno "contentino" di sherlock a casa/Londra.

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Il segno è sottoposto alla legge, le apparenze non sono che sottoposte alle regole del gioco.
https://ilfumettarovetusto.blogspot.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: #5 - Magazine 2019
MessaggioInviato: mer mar 27, 2019 5:16 pm 
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Iscritto il: mer lug 22, 2015 9:43 am
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Prescindendo dalle singole storie, con l'ultimo numero della saga di Wickedford possiamo giungere alla conclusione che è stata proprio bellissima eh, benissimo sfruttata, si vedono le idee chiare, i fini e gli obiettivi sin da Mai più, ispettore Bloch. Una cosa pensata, ragionata, con inizio, svolgimento e fine, coerenti, armoniosi e organici.

Non certo un semplice 'parcheggiamoci il vecchio per un certo tempo perché non abbiamo idea di cosa farci'.
Ai tempi, era il 2014, ve lo ricordate tutto quel parlare e parlare, tutte quelle aspettative, ve lo sareste mai aspettata una cosa così meravigliosa? Così ben strutturata?


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 Oggetto del messaggio: Re: #5 - Magazine 2019
MessaggioInviato: gio mar 28, 2019 7:30 pm 
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Iscritto il: mer feb 27, 2013 10:03 pm
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Ahahahah (scusate)


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 Oggetto del messaggio: Re: #5 - Magazine 2019
MessaggioInviato: lun apr 01, 2019 8:41 pm 
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Località: un ROMEvarlo a Ferrarendàrt
Bravo Ostini, di nuovo a buoni livelli sul magazine dopo la "caduta" di quello scorso, stavolta imbastisce una storia dallo spirito perfettamente sclaviano, di grande sensibilità, peccato però per il debolissimo finale
Spoiler!
Groucho risolutore della situazione a suon di battute non riesco ad accettarlo mi dispiace.

Quindi staremmo sul 6,5 e indeciso su che categoria votare ... ma anche questa volta la storia breve è un gioiellino. Voto buono.

P.S. Tra gli articoli ho letto quello sui grandi antichi lovecraftiani, molto ben fatto, pur nella sua brevità. E incredibile che non ci si fosse mai pensato prima.


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 Oggetto del messaggio: Re: #5 - Magazine 2019
MessaggioInviato: mar apr 02, 2019 1:03 am 
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Iscritto il: lun giu 25, 2012 3:23 pm
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Località: Galluzzo
Mi chiedo se la fine del "ciclo di Wickedford" non sia l'avvisaglia di un'imminente chiusura dei Magazine (nel qual caso io non mi strapperei di certo i capelli dalla disperazione).

_________________
"Si può dire allora che la storia possiede un'architettura, Hinton? È un'ipotesi grandiosa e terribile."


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 Oggetto del messaggio: Re: #5 - Magazine 2019
MessaggioInviato: mar apr 02, 2019 9:52 am 
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Località: Noland
Ovviamente dipenderà dalla vendite. Spero non vi riciclino le storie a colori di Dylan come già fanno col Magazine di Nathan Never.


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 Oggetto del messaggio: Re: #5 - Magazine 2019
MessaggioInviato: mar apr 02, 2019 10:26 am 
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Iscritto il: dom gen 08, 2017 4:08 pm
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Boh, a me pare chiaro sia tutto legato alle trame del Ciclo della Meteora e prossima fase, che per via dei cambiamenti non permetterà di nuovo Bloch a Wickedford come gli anni scorsi, verrà sostituito con altro probabilmente inerente la Terza Fase, onestamente non mi farei tutti stile pipponi sulle vendite o chiusure.


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 Oggetto del messaggio: Re: #5 - Magazine 2019
MessaggioInviato: mar apr 02, 2019 4:49 pm 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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al momento del magazine ho letto solo la prima storia, le rubriche e la storia corte le leggerò poi, ciò premesso, partiamo da un soggetto strautilizzato su DD, con alcuni inserti gradevoli (il passato di bloch), ma che a mio avviso si vuole agganciare a tutti i costi con la storia dell'anno scorso, finendo col farlo male.
male anche lo sviluppo verso i 2/3 della storia (quando parte l'isteria collettiva) e ancora peggio il finale (mi associo al commento sotto spoiler di dark star).
per quanto riguarda l'epilogo, mi vien da pensare che forse ci sbarazzeremo di carpenter e rania e bloch tornerà al suo posto (ma senza rientrare in polizia), altrimenti non vedo perchè farlo tornare a Londra.

sulla relativa prosecuzione del magazine, vista la chiusura della saga di wickedford, beh immagino si tornerà alla formula di quando ancora era almanacco, ossia normali storie di DD.
oppure si potrebbe far indagare il buon bloch, col supporto di dylan, creando dei gialli con venature horror, d'altronde wickedford, rispetto a londra, poteva essere un grosso limite in tal senso

_________________
Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #5 - Magazine 2019
MessaggioInviato: gio apr 04, 2019 10:37 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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GOOD NEWS & SPOILER


:) Ok, almeno una buona notizia c'è: con questa storia abbiamo chiuso senza rimpianti l'ignobile saga di Wickedford spentasi mestamente per assenza di senso, idee e capacità, soprattutto nelle corde del signor Ostini, che si candida come miglior talento (bacato) nei melo-piagnistei minimalisti con lezionciona socio-familiare a margine. Salvo solo Il Mostruoso Banchetto, per il resto siamo ai limiti della carta da riciclare.

Dopo l'intollerabile baggianata dello scorso anno sulla cieca intolleranza, questa volta Ostini torna a sedimentare musi lunghi in ambito domestico per insegnarci come ognuno debba fare i conti con i propri sensi di colpa, prima o poi. Forse troppo "poi" nel suo specifico caso, perché spero che dopo questa prova abbia avuto la coscienza di gettare la penna dylaniata dal balcone, e dall'anno prossimo dedicarsi alla posta del cuore per anziani su Intimità o simili.

Titolone inutilmente altisonante (e che tra l'altro cozza con quello dell'inedito attuale, per tempi di uscita), disegni davvero scarsi - ormai Camagni è un pallido superstite monco delle sue campagne Napoleoniche - e un voler ammiccare agli sviluppi sull'inedito che fanno capire come quest'idea di Wickedford sia naufragata presso mani sciagurate e scialuppe fallate in origine.
Molto meglio Pontrelli nelle breve, che ormai ha acquisito uno stile solido e ben definito... anche se la storiella minimal-intimista che gli hanno affibbiato è davvero poca roba, sull'onda delle prima, ma scritta con qualche accortezza in più, oltre ad un titolo altrettanto altisonante quanto fuori luogo :? .

Eddire che la storia lunga non era partita neanche tanto male, e mi aveva anche sviato perbene... visto che credevo la ragazzina si fosse suicidata a causa di certe "attenzioni" da parte del padre, mettendo in atto una spirale di auto-sterminio interfamiliare. E invece si trattava solo di carenza di attenzioni materne, e questo ha sminuito anche la cornice del messaggio di "mamma oca", che suonava meglio se composto da un genitore a cui crolla il mondo addosso dopo il suicidio della figlia per un fosco trauma nascosto tra le pareti di casa :tc: .

Ma a parte certe mie congetture, dopo il suicidio dei due amanti pescatori e quello del parroco in crisi di fede... dopo queste cose a segno la storia crolla miseramente, a partire della bambina impicciona, il solito diario sfuggito alla pula, le morti mal imitate dal Chiave-style (v. "le farfalle nello stomaco" o il sangue ossessivo sulle mani, à la Macbeth), una torcia umana che non bruciacchia neanche un po' la camicia dello strattonato Dylan, passando per un vecho che fa saltare in aria un condominio perché non gli si rizza più davanti alla badante culona :P .
Durante questi quadretti imperversa un Bloch filosofante in vena di insopportabili sentenze da maestro di vita, quando non è preso dai siparietti con Jenkins o dai ricattini di lacrimuccia facile nel ricordo di moglie e figlio scomparsi, o non si tratta di Penelope che reclamava un pargolo in adozione sulla sessantina suonati. Davvero tremendo... roba da far roteare le palle oltre la sfera del tuono :evil: .

Insulso nel didascalico il metaforone del fiume di sangue inumato dalle vittime del precedente episodio, come causa scatenante dell'ondata isterica di suicidi... come altrettanto privo di appeal iconico "l'albero delle verità" che si rivela pure lui un concetto en passant per rimirarsi sopra. Appesi, dal cuore. Per chiudere il tutto in barzelletta interviene Groucho che scongiura l'ecatombe proprio con qualche battutina, quando in un albo storico (#67) aveva salvato proprio Bloch da uno stato comatoso con una prova di tutt'altro spessore :cry: :g:

Come detto prima la cosa buona è che si chiude questo setting patetico delle avventure da pensionato-con-villino di Bloch, che ovviamente ritorna nella metropoli per portare a termine il suo ruolo fondamentale all'interno della saga dell meteora: basti vedere cosa dice Penelope nella penultima pagina, e cioè che Sherlock ha ancora del tempo per fare qualcosa di "buono", e in aggiunta l'ultima vignetta che inquadra tutto il trio diretto a Londra, con fare "cool", come se avessero qualcosa da compiere in team. Ma d'altronde tutto il volumetto è uno megaspot alla saga delle meteora... appunto, a partire dalla copertina, con un (buon) dossier sulle sciagure apocalittiche piovute dal cielo, e un imbucatissimo ripasso del pantheon lovecraftiano che potrà sempre tornare utile per gli amichetti di J.Ghost e Sua Maestà la tentacoluta :* .

Risicatissime le rubriche - quest'anno nada libri pare, o sciopero dei kindle :?: - , esagerato a confronto l'approfondimento chiacchienerdone della serie SuperNatural che ci viene descritta per filo&xsegno senza un motivo, con in aggiunta un'indubbia dose di cattivo gusto nel dare dell'incapace alla sua prima (ed ultima, sentenziato!) pellicola horror a Guadagnino, soltanto perché non ha fatto un remake copincolla di Suspiria, ma un film che è ben oltre una rivisitazione, con una trama differente e autonoma... ma forse certa gente si merita gli orrori (del cinema) per aficionados come la Terza Madre made in Argento.
Alla Quarta ci starà lavorando il Rrobe forse :?:

ALOHA MATER FREGNACCIARUM

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 Oggetto del messaggio: Re: #5 - Magazine 2019
MessaggioInviato: gio apr 04, 2019 11:17 pm 
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wolkoff ha scritto:
(...) con in aggiunta un'indubbia dose di cattivo gusto nel dare dell'incapace alla sua prima (ed ultima, sentenziato!) pellicola horror a Guadagnino, soltanto perché non ha fatto un remake copincolla di Suspiria, ma un film che è ben oltre una rivisitazione, con una trama differente e autonoma...

Se è per questo dice anche che Guadagnino non è "affatto portato per le sequenze di puro orrore": per me proprio quelle sono gli aspetti più riusciti del film (vedi la danza spezza-ossa). Film che, a ben vedere, non è neppure un vero e proprio horror. :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: #5 - Magazine 2019
MessaggioInviato: ven apr 05, 2019 7:08 pm 
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Iscritto il: lun ago 15, 2011 10:01 am
Messaggi: 407
bella storia, una rarita per gli almanacco/magazine


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 Oggetto del messaggio: Re: #5 - Magazine 2019
MessaggioInviato: ven apr 05, 2019 10:03 pm 
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Iscritto il: sab gen 31, 2015 12:29 pm
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Rispetto all'obbrobrio del mensile, la prima storia mi sembra di livelli siderali. Il meta-refuso della prima vignetta è divertente, così come una buona metà delle battute della coppia groucho-jenkins. Entrata nel vivo, consegna due o tre lamate emotive mica male (pag. 47-48 su tutte le altre tavole dell'anno, per me) che neanche wolkoff può negare, per poi scadere in roba un po' più facilona, tipo la ragazza che finge di starci e ferisce volutamente i sentimenti del ragazzo. Però la storia va, molte sequenze hanno un impatto reminiscente di periodi editoriali ben più ispirati, e se le indagini hanno dinamiche fin troppo sbrigative è perché il fuoco è tutto sul dramma dei personaggi, che è visto con molta umanità e poco moralismo. In molti punti è toccante e raramente suona fasullo. Per me, ottima storia e bella sinergia coi disegni.

Peccato per la seconda, che ha un pontrelli in grande spolvero (ricordo quando dissi che nel sapore dell'acqua mi faceva cagare, qui è tutto un altro livello) ma un testo non sempre all'altezza, con una sola sequenza all'altezza della storia precedente, quella in chiesa. Posso dire che se anziché buttare rosso a cazzo di cane in giro sulle vignette facessero semplicemente b/n io sarei più contento?

Nel complesso, comunque, un buon magazine, che non mi ha fatto rimpiangere i sette euri che sono una fucilata. Mi accodo a chi dice che wickedford, se dovesse veramente finire adesso, si auto archivierebbe come una gigantesca perdita di tempo in un luogo a caso, per cui spero di no.

_________________
Ormai sono sicuro che Dio esiste. Ora si tratta solo di trovarlo e riempirlo di botte.


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 Oggetto del messaggio: Re: #5 - Magazine 2019
MessaggioInviato: ven apr 05, 2019 11:59 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Etilpropano ha scritto:
Entrata nel vivo, consegna due o tre lamate emotive mica male (pag. 47-48 su tutte le altre tavole dell'anno, per me) che neanche wolkoff può negare...


Se quelle per te è la tavolata dell'anno, io mi alzo senza pagare il conto e ti saluto tutti i parenti defunti del cuoco :? .

A parte i gastro-gusti personali, te lo dico proprio a stomaco chiuso... vedere Virgil prima scivolare sulla neve e poi farsi scivolare altra neve nelle vene per me è stato come un contro-volo nell'abisso di ordinaria ordinanza per un Moccino qualsiasi (leggi: Moccia+Muccino). Un quadretto ben degno di quel genere di film/sceneggiature, come i ricattucoli sentimentaleggianti di cui parlavo sopra. Immagino già la triste sviolinata di fondo nel soundtrack: Marò...Pino...tuo figlio si tcchroga :o

Se proprio devo menzionare un pajo di tavole ben imbandite, citerei senza dubbio la sequenza muta ma altamente significativa della resa dei conti in casa Stevens (pp.42-44), con la madre che prende atto a modo suo del lutto nella cameretta della figlia, le immagini che si sovrappongono sotto la doccia, e lo sguardo sconvolto/alienato di marito e moglie che stanno fatalmente per porre fine al loro concetto di famiglia... per sempre.

Peccato, perché era una sequenza che prometteva molto bene, mentre la storia da lì a poco tracollerà come un tavolo senza gambe addobbato con pietanze di plastica. E le uniche lame sono quelle per limarsi le unghie mentre la si legge dal parrucchiere per badanti :* .

AGGIUNGI UN ALOHA A TAVOLA
CHE C'E' UN OSTE(INI) IN MENO

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