Cravenroad7

Apro il topic su Mister No Revolution...
Ho letto il primo albo da edicola, chi ha letto il cartonato è già più avanti di me con la storia.

La trama procede parallelamente tra il Drake soldato in Vietnam (e qui niente di nuovissimo, per scene di azione e dialoghi si fanno sentire i richiami ai molti film usciti sull’argomento) e i vari flashback sulla sua vita precedente nella New York degli anni ‘60. Proprio queste ultime sono le parti che mi hanno colpito di più, hanno più “atmosfera”: i concerti dei Velvet Underground, le case newyorchesi con le scale antincendio, la citazione della copertina di Freewheelin di Bob Dylan… e i colori più tenui a contrasto con la vivacità delle tinte delle parti ambientate in Vietnam.
La ricostruzione storica mi pare accurata, un errore forse sul nome della zona del villaggio: ho sempre visto scritto My Lai e non My Lay.
La storia è ben stesa sulle 64 pagine: è la seconda volta che leggo un albo nel nuovo formato ma, se sul team up Dylan-Morgan avevo avuto l’impressione che certi passaggi fossero svolti un po' frettolosamente per farci stare tutto, qui sembra tutto ben sviluppato.
Molto bene la parte grafica: i disegni di Cremona e la copertina di Mammuccari mi sono piaciute tantissimo. Probabilmente vale la pena acquistare il cartonato per gustarsi le tavole in formato più grande.

Un unico appunto: sembra solo a me o la forma degli occhiali del soldato Chris cambiano forma (tondi e ovali) svariate volte? Tanto che nella scena in cui Chris indossa l’elmetto non lo si riconosce neanche e sembra un’altra persona.

Voto molto buono, prenderò sicuramente il secondo numero e vediamo come continua.

A me non è piaciuto. Trasporta arbitrariamente jerry in un altro passato (ma a questo punto perché non portarlo in Iraq, o in qualche guerra veramente vicina a noi?) che racconta in modo più romantico che realistico, e anche gli sbandierati contenuti espliciti si limitano a pompare di steroidi i soliti dialoghi bonelli, dandomi l'assurda impessione di leggere un fumetto doppiato: in Italia noi non parliamo del "fottuto 'Nam".

L'ho pensato anch'io, se what if doveva essere perché non maggiormente attuale? Si è voluto sfruttare forse il fascino cinematografico di alcune pellicole sul Vietnam, da cui prende a piene mani, Full Metal Jacket soprattutto. Ed è una delle ragioni per cui mi è piaciuta poco la parte lì ambientata. Ma poco pure quella newyorkese.
Per me è una bocciatura. Inoltre il protagonista non m'è parso nemmeno il Jerry Drake originale, forse è un figlio naturale che la madre ha chiamato come il compagno uscito a comprare le sigarette

Proposta editoriale cordialmente ignorata. Ho lasciato Jerry Drake a Rurre con l'amico crucco, lì vorrei ritrovarlo in eventuali nuove storie, in un ciclo che magari racconti come poi torni a Manaus quando va a trovarlo il BVZM per i misteri di Skynet, oltre che in altre occasioni meno note precedenti... Un autore che ha a cuore un personaggio, racconterebbe questo.

Velo pietoso sulle 64 pagine, un cancro che ha colpito pure Mister No... Mettere una storia di Mister No in 64 pagine semplicemente non è raccontare Mister No, le sue storie migliori si sono dipanate su almeno due se non tre albi tradizionali... Non si può raccontare "Atlantico!", "Tsantzas!", "Un ragazzo chiamato Santiago", "Cayenna" in 64 pagine! Come non si potrebbe affidare un remake di "Memorie dall'invisibile" a un autore attuale di Dylan Dog, sarebbe semplicemente un'offesa all'arte. Beh, con questo Revolution il risultato è proprio questo.

Non è la stessa cosa, questa è una miniserie a trama orizzontale, tutti gli albi sono collegati e non sono storie autoconclusive di 64 pagine, quindi a fine serie avremo poco più di 3 albi e mezzo di un Bonelli classico. Bisogna un attimo contestualizzare le cose.
Poi questo non è un remake ma tutt'altra operazione, alla fine lo si può considerare una roba speciale alla stregua di un Pianeta dei Morti, con le dovute differenze di qualità.
Poi l'autore di questa miniserie è uno che ha lavorato per anni su Mister No, non è un autore giovane, e non lo dico in positivo visto che proprio questo è stato una delle sciagure negli anni '90 del personaggio, e visto che sarà sempre lui (insieme a Mignacco) a occuparsi delle nuove storie del Mister No canonico un vero fan spererebbe soltanto che il personaggio non venga ripreso se poi sono questi autori a lavorarci, quindi di rimanere al finale di Nolitta e se proprio fare altra roba di Mister No continuare con questi versioni alternative che almeno non intaccano il finale originale della serie.

Che l'autore non sia giovane si sente, e ora che ci penso ha senso anche questa ambientazione anni 60, perfettamente in linea con l'età di Boselli e del pubblico a cui questa serie è rivolta nonostante la patina ggiovane.

Ma volevo aprire un piccolo ot per farmi consigliare delle ristampe del mister no classico. Se volessi iniziarlo a leggere senza spendere una fucilata in numeri originali?

La storia durerà per tre albi, spero di non esser stato frainteso: quando ho scritto che la storia è ben sviluppata nelle 64 pagine intendevo la parte di storia (il team up DD-ML è anche su più albi ma lì, come già detto, percepivo una certa fretta nella narrazione).
Del Mister No originale non ho mai letto nulla per cui forse questo l'ho apprezzato proprio perché libero da paragoni scomodi.

Parliamo di costi? Immagino che questa miniserie, basata su "puntate" da 64 pagine, costerà più di una storia classica dipanata su 4 albi. Strategia commerciale imponendo un formato di cui ben pochi lettori sentivano la necessità.

Il termine "remake" era riferito a una storia classica di Dylan Dog, questo è piuttosto un racconto preso da una realtà alternativa... Jerry Drake non ha combattuto in Vietnam.

Ognuno pensa come crede sia giusto... Io sono disposto a seguire Mister No se creano un seguito decente dell'ultimo episodio scritto da Nolitta, nel formato Bonelli. Per me lo potrebbero scrivere benissimo Castelli e Nizzi. Mignacco è stato capace di far distruggere il piper di Mister No in una storia, meglio che gli assegnino una serie tutta sua ove esprimere il suo talento.

Probabile.

Mister No nasce come personaggio anti-militarista, Masiero ha quindi spiegato che a suo parere il Vietnam rappresenta l'ultima guerra in cui è possibile inserirlo perché dopo di essa in USA è stata abolita la leva obbligatoria e far andare in guerra Jerry Drake come volontario sarebbe un tradimento della natura del personaggio.

L'autore è Masiero, non Boselli.
Ot: qualsiasi storia pre 200 scritta da Nolitta, Castelli o Sclavi. Forse il punto più alto a livello qualitativo dell'Intera storia della SBE.

Ho comprato e letto M. No Revolution. Al di là delle critiche lecite riguardanti la foliazione, il costo e quest' idea del what if, vorrei anche spendere due parole sulla storia che mi sembra di una banalità assoluta. La domanda che mi faccio dopo avere chiuso l'albo è : perché dovrei continuare a compare gli albi successivi per leggermi una storia vista, rivista e stravista che mi verrebbe a costare qualcosa come trenta euro?

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