Sono decimali (o forse anche meno) di voto alla fine, se vogliamo metterla in quantità numerica.
Se vogliamo metterla sul piano del "genere", io preferisco leggermente la storia di
Enna perché è più capace di conformarsi al modus dylaniato, cosa per nulla scontata né semplice di questi tempi. Non che questa di Ambrosini vada vista in ottica soltanto napoleonica, ma le manca un "quid", pur essendo molto interessante e controversa, cose che dovrebbero capitare più spesso qui sopra... e su questo il Conte è una garanzia, trascorsi a parte.
Enna però, pur avendo meno ambizioni metacosmiche, è riuscito a darmi qualche brivido in più (le prime sequenze sono magistrali, con la voce fuori campo), ha escogitato un meccanismo di clausura molto caro a noi dylaniati (v.
Dama in Nero o
Il Giorno del Licantropo) ed è scaduto soltanto sul finale... ma la perfezione non appartiene a questo mondo, e attendiamo ancora qualche profeta che ci smentisca. Amen
.
Tornando a questo albo,
sezione SPOILER harveyburton ha scritto:
Bravo! Un'analisi interessante e che non lascia nessun dettaglio al caso.
In realtà, come lei stessa dice, Cloe ha già visto il cane in passato, non è la prima volta che le succede di incrociarlo, ma solo nell'ultimo
loop prende contatto diretto con lui/la sua coscienza, cominciando dal pet-ting, diciamo
L'angelo ovviamente è una figura enigmatica. Ma nella simbologia cristiana in genere funge solo, in quanto emanazione, da intermediario del divino (v. funzione messaggero) o da braccio armato (v. San Giorgio e Michele con tanto di spadoni fiammeggianti). Di solito non interferiscono più di tanto con la volontà umana, né sono veri e propri esecutori di quella divina. Anche qui il ruolo dell'Angelo barbone è abbastanza sfumato, dovrebbe custodire il cane-stellato ma se lo lascia sfuggire, sia lì sul ponte, che quando poi comincia a gironzolare con Dylan...
Di certo come Angelo ha una funzione arcana di supervisore/tutela o alfiere, ma non interviene più di tanto... anche se
il mio avatar non sarebbe molto d'accordo (
). Ed alla fine il loop viene resettato da piani molto più alti della portata di un pajo d'ali.
Non a caso, quando il cane-stellato si avventa su Ken, l'angelo non compare proprio né sembra averne perso il controllo. Secondo me (e come ho tentato di spiegare col papiro di sopra
) la storia ruota attorno ai concetti di coscienza e libero arbitrio, tra risvolti psicologici e mistici. Quando Ken ha vicino l'emanazione metafisica della propria coscienza a 4 zampe (una specie di angioletto custode peloso), non riesce ad ammazzare babyCloe - una scelta presa/imposta contro il suo libero arbitrio dalla madre e dal fratello, di cui da bifolco qual'è non si capacita pienamente né riesce a contestare a parole. Quando proveranno 12 anni dopo ad imporgli un'altra nefandezza per accoppare la vecchia tata, farà una strage familiare, ma stavolta senza cane stellato al seguito, cioè senza una presa di coscienza più lucida... ma soltanto attraverso un raptus di primitiva giustizia self-made.
La cosa ritorna sull'altra parte del plot con gli esperimenti di natura abietta della Scienza che si crede leggittima eu(palin)genetica delle menti, che vorrebbe toglier l'arbitrio di scegliere a ciascuno, imponendo una strategia globale tra multinazionali ed inciuci fantaburopolitici (alla Cherrill, #27), e rimuovendo anche le singole coscienze, azzerate con somministrazioni elettro-chimiche da sciropparti er cervelletto
.
Ma queste, lo ripeto, sono solo mie congetture.
Ognuno rimane libero di pensare con la propria testa... e se per caso incrociate un cane che vi piscia sulle gomme, chiedetegli se conosce qualche biologa carina, piuttosto che incacchiarvi col padrone clochard
The dog days are over
The dog days are done
The horses are coming, so you better run(feat.) ALOHA + THE MACHINE