Mi spiace andare contro la maggioranza, ma qui
Dall'Agnol a mio vedere ha toppato
.
Non c'è nulla di ardito, virtuoso o sperimentale.
Solo un tratto imborghesito nel geometrico, ripulito di massima, con inchiostri/contorni netti senza molto da dire o ispirare. Adesso non so quanto di questo sia (de)merito di
Francesco Cattani che lo ha affiancato, ma
Silvia Corbetta aveva fatto mooooolto meglio sul Maxi invernale (la storia era quella di Accatino intitolata
Libri di Sangue)
Senza contare che è tutto ripetuto a manetta, a livello di inquadrature... come si si soffrisse di una certa dislessia per immagini. Sempre la solita Hyppoliya in primo piano frontale centrato. Non voglio esagerare, ma siamo oltre la trentina di vignette impostate sempre allo stesso modo. Qui le responsabilità vanno condivise con Marzano, credo, che soffre di paresi telecamerale... ma molto ce l'ha messo anche la svogliatezza evidente nell'impostare la dinamica delle inquadrature, da parte di chi disegna. Trasuda pigrizia riempitiva tirata via al risparmio da ogni goccia di china.
La trasferta in Irlanda poteva anche esser naufragata a Vimodrone, passando dall'Idroscalo, ma non si noterebbe la differenza, come setting: atmosfera zero. La scrivania di Dylan sembra un nuovo modello IKEA (p. 10.i). Pagina 43 è un mix di incomunicabilità tra chi disegna & chi scrive che si riflette sul lettore, in sei vignette messe lì di cui è difficile ricostruire il senso. A pag 49 i movimenti di Rania sono auto-clonati in due inquadrature spiccicate, riempiendo la pagina di (almeno) una vignetta superflua.
Salvo solo qualche sequenza coi tipi interrati dal cranio scoperchiato, la tizia sotto la pioggia che perde le chiavi (pp.40-41) e poco altro.
Tremendo Dylan (sempre in primo piano frontale e centrato, of course) che cambia fattezze nel giro di manco una pagina (p. 10.vi e 11.iii) in modo semi-farsesco: non mi sembra proprio un approccio professionale al prodotto finito
Detto questo la storia non è un granché, ma ne parlerò dopo: di certo anche i disegni contribuiscono a farle appioppare un bel
5 senza riserve. Rivalutare la Baraldi non è così difficile
.
ALOHA
REGINA DELLE AMAZZONI