Cravenroad7

Perchè? era uno di quelli che mi ispirava...

Letto come quando fuori piove.
Bello graficamente e ben disegnato, ma il soggetto fa acqua da tutti i pori, inizia come molto vago senza chiarire troppo bene le dinamiche criminali alla base della vicenda, e all'inizio può anche andare bene, ma da metà in poi non regge più la mancanza di coerenza.
Sopra ogni cosa

Come quando fuori piove mi ha stancata in modo esagerato.
Sono date per scontate troppe cose, sembra quasi manchino delle vignette, perché c'è un continuo cambio di prospettiva, salti temporali avanti e indietro. Io ho rinunciato a capirci qualcosa. Belli i disegni acquarellati e i volti, che sembrano quasi fotografie.
Francamente però, non capisco questa mania di presentare storie frammentarie, con eventi marginali o secondari, mischiati a quelli principali, del passato e del presente, come fosse un gioco di destrezza, dove chi complica più le cose, sembra essere lo sceneggiatore più figo. È come guidare una Ferrari a 200 all'ora, col patentino del cinquantino. Si perde aderenza e si esce di strada ogni due metri.

D'accordissimo, ho fatto parecchio fatica ad entrare nella storia. Al netto di disegni fotografici, che apprezzo sempre, la storia e' risultata troppo altalenante, forse e' da riprendere con piu' voglia, ma la prima lettura e' stata dimenticabilissima

Inciso nel sangue, lavoro d'occasione (legato al progetto bolognese dedicato a Francesco Griffo), l'ho trovato piuttosto noiosetto e i cloni di Sesto senso/Ricciardi/Valter Buio e chi più ne ha più ne metta hanno un po' stancato. Buoni i disegni, soprattutto relativi alle ambientazioni cinquecentesche, ma voto 5.

Aiuto allora stavo pensando di mollare la serie, sempre più delusa.

Basta diventare selettiva (anche molto come faccio io) e comprare solo se davvero ispirati dopo aver letto la trama sul sito. In una collana come questa (ma anche con Julia ) è più semplice ancora.
Questo l'ho preso perché m'ispirava la storia di Griffo, finito sul patibolo. Non che lo conoscessi già (o mi ricordassi di lui, probabilmente il suo nome nel corso di Bibliografia l'avevo sentito, visto che di Manuzio si parlava) ma m'incuriosiva. Meglio sarebbe stata una storia interamente ambientata alla sua epoca e a quel mondo interamente dedicata o magari sarebbe stata ancora più noiosa, chissà.

Sul prossimo di Medda/Barbato sono incerto (per la trama, non per gli autori), ma quello di Accatino di dicembre non me lo perderei.

Il problema è che avere gli albi che saltano i numeri, mi provoca uno scompenso

Potresti leggere il libro Smettere di collezionare è facile se sai come farlo

No, se uno è completista di una serie (regolare e non) l'unica è o continuare a prenderli o smettere di botto.
Io fin da ragazzo mi sono trovato bene a selezionare i fumetti, il mio problema è con serie o saghe, all'interno delle, troppo in continuità.
Regolarmente prendo solo Dylan Dog e Zagor mensili (e Mercurio Loi), ma non mi farò problemi a diventare selettivo anche con loro.
Scegliendo le uscite tra varie testate mi sono sempre trovato bene, anche restringendo molto, è il caso di Tex, di Julia, ora riprendo così anche con Nathan Never, Le Storie, Topolino e altri.
Anzi riguardo certi personaggi ho rimpianto di averli abbandonati, avrei preferito frequentarli comunque, poco, ma frequentarli, piuttosto che smettere del tutto per lunghi periodi. Altri invece non mi mancano proprio, come Martin e Dampyr, quindi per quelle serie era (in una certa epoca della mia vita di lettore) maggiore l'interesse per le storie che verso i loro protagonisti e mondi.
Poi qui sul forum se leggo bei commenti a storie che non mi ispiravano è probabile che mi invoglino a prenderle comunque, a volte guardo anche altri forum di altre serie per questo motivo, per dire che non mi baso proprio sempre e solo al mio naso.

A me ha fatto specie Dragonero, che ho sempre considerato una bella serie e alla quale, arrivata al n.50, ho detto addio.
Ho abbandonato Dampyr, perché certi albi pedanti mi avevano annichilita, Adam Wild prima della fine, per un certo periodo Julia che poi ho recuperato. È probabile che non sia solo questione di "storie" ma anche di "testa", forse ho solo letto troppo di tutto e anche roba che mi sono costretta a comprare per collezionismo. Al momento penso che il prodotto migliore sia Il commissario Ricciardi e nulla arriva al suo livello (30 secondi e Rimatt dirà che niente eguaglia la sceneggiatura di Julia )

Ti porto una notizia che potrebbe pesare sulla decisione di proseguire o meno la tua collezione:

Da gennaio per tre mesi ci sarà un'unica storia di Simeoni. Che sia un romanzo a fumetti già pronto da tempo e suddiviso così per pubblicarlo in questa collana?

Dove è stato detto ?

Sul nuovo numero di Anteprima https://issuu.com/previewbb/docs/preview_37, pag. 28 (non riesco a fare copia-incolla). Parla di miniserie in tre parti.

Nel caso dovrei leggerla tutta assieme; secondo me un arco di tempo così lungo, per la mia debole mente, è troppo

A me trama e autore congiunti non ispirano troppo quindi salterò. L'avrei probabilmente fatto anche se fosse stata una singola.
Però una storia in tre parti, quasi anche una doppia, mi pare snaturino quello che finora è stata questa collana: albi con storie ogni mese diverse, autoconclusive, di autori diversi.
Mi chiedo il perché la casa editrice non lo pubblichi tra i romanzi a fumetti, come Mani nude, facendolo invece qui. Meno appeal? Buchi da tappare?