Cravenroad7

Non intendevo dire che le storie vengono scritte con una lunghezza standard per poi essere ritagliate, solo che questo nuovo formato è una forzatura in cui le storie (non tutte) stanno strette. Il wall of text sopra è una buona analisi.

Comunque la prima stagione è di fatto conclusa: albi 0 e 9 passato di ML (il 9 parlerà sempre di eventi passati), albi da 1 a 8 storia lunga. A novembre riprende col crossover con Dylan Dog e poi senza pause con la seconda stagione. Fonte: Chiaverotti su fb,

E' forse un caso che qui sul forum l'unico al momento che sembra aver apprezzato pienamente lo stile delle DN sia anche allergico ai wall of text? E' quasi ovvio che se uno ama le sintesi non avrà problemi ad apprezzare storie sintetizzate. Senza offesa, sia chiaro.

Malassaloperde...quelle sono tipiche uscite da volpe sdentata davanti all'uva imbandita.

Non è neanche una questione di dimensioni ( ) o se è meglio una sveltina di un rapporto prolungato.
Claudione sa scrivere anche brevi efficaci (v. Syrus Renfield). Ognuno ha i suoi gusti, ci mancherebbe... ma se la maggioranza dei lettori trova inadatto all'autore questo modo di scrivere "monco" imposto a Chiaverotti in ML, reso claudicante - nomen/omen - dal formato costrittivo delle 60 pagine per storiona a filone unico da rilegare, un motivo ci sarà.
Io mi sono espresso pure troppo nel dettaglio - una tantum, erano 4 mesi che non commentavo un albo per intero - per provare ad esaminare storicamente il caso e non dar adito a repliche balzane, ma a quanto pare ri-argomentare è materia dura. Meglio girarsi dall'altra parte, del letto ( ) E dormirci, di lato. Perché sopra o sotto la "materia viva" non si quaglia, pare.

♫ YOU'RE JUST ANOTHER ALOHA IN THE WALL ♪

Che bello il numero 0 (25) - Origini!
Ebbravo Chiaverotti, presentazione del persionaggio molto più avvincente di quelli che erano stati i numeri 1-2.

in realtà non è per niente ovvio, mi leggo romanzi da 700/800 pagine senza problemi e non le trovo storie sintetizzate perchè per come la vedo io è un'unica storia iniziata con il numero 1 e finita con il numero 8.

E dico numero 8 perchè l'ultimo albo non ha nulla a che vedere con la continuity precedente, mi sembra quasi un albo della prima serie rimasto indietro e poi recuperato sulla seconda. Che non vuol dire che non mi sia piaciuto, anzi forse è uno dei migliori in assoluto tra prima e seconda serie. Dopo un inizio che mi ha ricordato una scena di Mullholland Drive, si prosegue tra questo continuo alternarsi di realtà/finzione di ottimo livello fino al finale con twist e controtwist alla Chiaverotti maniera. Ho solo un piccolo dubbio
Disegni di Roi e quindi che gli vuoi dire?

Aspetto il doppio albo insieme a Dylan e poi la terza stagione, nel complesso sono molto soddisfatto da questa testata.

DN#9 _ Ricordi _

Questo albo è la dimostrazione di quale sia il tipo/format di scrittura congeniale al Chiave .
Auto-conclusiva, circolare, slegata da continuity varie, su un singolo "caso" seriale che a sua volta incappa in altri, con tanto di controfinale smaccato al posto del forzoso cliffhanger per portare avanti la suspense da saga interrotta. E per questo vale di per sé il triplo degli ultimi 3 o 4 episodi visti sulle DN, limitati dal dover focalizzarsi sull'ormai stucchevole acchiapparello con Wallendream e Lisbeth uccellini di bosco .

Molto bene l'incastro a specchio tra realtà, sogno, ricordi, e finzione, stavolta cinematografizzata dall'interno - con qualche tecnicismo sospetto sul mondo dello spettacolo, anche perché il nostro Claudione sta lavorando da tempo ad una pellicola o qualcosa del genere, e magari a Lucca ci farà saper qualcosa
Mescola altrettanto bene trash di genere con psico-intimismo fallato nell'onirico, attraverso il mood tipico dell'autore, anche se non sfrutta molto l'ambientazione Heliopolese che rimane solo di contorno, rispetto alla decompressione narrativa di ricordi e copioni riflessi.
L'unica cosa forse un po' squilibrata è l'eccesso di storie intrecciate per singoli "casi"/personaggi in accumulo sul pezzo. Capisco che un cast nutrito sia importante, ma in questo caso su solo 60 asfittiche pagine, non avendo molto spazio per quelle digressioni tanto amate da Chiaverotti, si poteva ridurre il budget dei nomi da arruolare. Io, a parte la madre di Morgan ed i comprimari fissi (barista, Fitz, Pandora e Regina) ho trovato questa lista eccessiva :

Madame Anwarth (fattucchiera)
Art Penberton (produttore superstizioso)
John Rider (regista spacciatore)
Velma Shelton (attrice smemorata, e controfigura di...)
Corey Wilson (attrice raccomandata)
Terrence Quentin (filmaker maniacale)
Stevan Gupta (scenografo circospetto)
Linda Kellerman (insegnante ambigua)
Ben X (attore non-complice, ammazzato tempo fa nonsicapisceXcosa, p.46 )
Tim Y (fidanzato aspirante killer)

Sui titoli di coda primeggia comunque un Roi in buona forma, anche se alcune tavole sono tirate via con una certa fretta, e aggiungere il grigio ai suoi disegni già molto sfumati non porta grandi benefici. Copertina buja come la notte dei ricordi che affiorano lasciando inquieti.
A Novembre sbalzi spazio-temporali teamuppando per due mesi con Dylan, e poi sotto con la terza serie, che spero sia meno dipendente dalle menate di continuity, che abbiamo visto non si addicono molto al Chiave .

COMING SOON, AN ALOHA

Chiaverotti nell'editoriale dice che la terza serie sarà "completamente diversa", poi arriva Recchioni qui sul forum a spiegare che i due albi del team-up con Dylan saranno i primi due albi della nuova serie... a questo punto non so proprio cosa aspettarmi (in senso positivo)

Roi e autoconclusività mi hanno infine spinto all'acquisto di Ricordi e non me ne sono affatto pentito.
Penso che con le pagine di un albo della prima serie ne sarebbe venuto fuori qualcosa di ancora migliore, ma, pur con qualche perplessità (moventi dei delitti esagerati), rimane una storia godibile, in puro stile chiaverottesco, con un finale che rimane impresso.

Novembre-dicembre team-up con Dylan che cercherò di non perdere.

Quindi sarà ambientata negli anni '80?

Da quanto ho capito, comunque con un Morgan Lost molto più vecchio rispetto a quelle delle precedenti storie.

A meno di portali spazio-tempo-dimensionali quelli del team up dovrebbero essere anni '80 nell'universo parallelo di Morgan, quindi quello è uno dei tanti Dylan possibili (magari in una Londra con la Statua della Libertà), dove Bree potrebbe essere viva e vegeta e praticare un'altra professione, tipo lavorare in un centro massaggi frequentatissimo da anzianotti danarosi (Bloch incluso ).

Si si, stavolta niente robe alla Brandon.

quindi gli anni 80 dell'universo di Morgan, sono curioso di vedere com'è Londra in questo universo

letto il primo numero delle black novels, prima di dare un giudizio (comunque l'albo mi è piaciuto), faccio una considerazione:
prima hanno messo il prezzo a 3.50€ quando gli altri albi erano a 3.20€ con la scusa della tricromia, poi hanno ridotto le pagine mantenendo lo stesso costo ma con la scusa dell'aumento di dimensioni e adesso passano al b/n con la scusa della sceneggiatura... beh chapeau! mascherare così bene una continua riduzione costi (perchè il prezzo comunque è rimasto lo stesso) non è da tutti

Personalmente credo che sia successo il contrario: era necessario ridurre i costi e hanno pensato al b/n per poi sviluppare la sceneggiatura su questo aspetto!
Quello che mi irrita maggiormente è avere un altro numero 1! Il 3º con la stessa costina...possibile che non abbiano pensato a differenziare?