Cravenroad7

io approfitto della prima opportunità che ho per fare una domanda a un'autrice di Dylan Dog per chiedere (dando del lei per educazione):
- quanto pensa che la visione esistenziale di Sclavi sia importante all'interno del personaggio Dylan Dog e dell'universo dilandoghiano in generale?

e, corollario:
- si ritiene in qualche modo vicina a quella malinconia (a volte tristezza e disperazione) che traspare dal Dylan Dog sclaviano? O, comunque, cerca artificialmente di ricostruirla? Oppure niente di tutto questo?

grazie.

pure io... e in generale, è vero che le donne in questo forum sono poche, ma ben agguerrite, quindi mi pare strano abbiano lasciato passare senza dire nullla... boh...

sempre in generale, a me fa sempre piacere che gli autori vengano sul forum. Come già detto da altri, è un ottimo modo per avere un confronto (con toni pacati) anche perchè a volte capita che critichiamo qualcosa per poi renderci conto che non l'avevamo capito...

per quanto riguarda quest'albo, faccio una domanda anche io: come mai la scelta di inserire il discorso sulla Gioconda? chiedo perchè l'ho trovato fuori contesto, l'avrei capito in un romanzo in cui non c'è un limite di pagine a disposizione, quindi si può pure divagare, anzi spesso è anche piacevole, ma qui parliamo di un fumetto di 98 pagine. Forse potevano essere utilizzate per la storia.

La valutazione si alza in quanto l'autrice spiega quale erano le sue intenzioni, emozioni nello scrivere l'albo. Così in qualcosa mi ha convinto. Quando studiavo mi ricordo di essermi innamorato di alcune poesie solo perché il prof. nella sua spiegazione riusciva a trasportarmi dove nella mia semplice lettura non arrivavo...boh forse ho delle difficoltà mie, ma adesso che rileggo l'albo l'apprezzo molto di più...e cmq vedo che questo albo sta portando molte discussioni, quindi qualcosa di positivo c'è...
N.B. la recensione del buon rkc se notate è di un buon albo....lasciate perdere il dylandogofilo che quello spara a vista su tutti gli albi...

Ok, Dylan viene investito e... si appende sul tetto dell'auto?

anche questa frase mi è oscura... io leggo il parere di più o meno tutti, ma solamente per dire con chi mi sono trovato più o meno d'accordo, non è che mi faccio influenzare se uno dice che è un buon albo o se uno li stronca tutti... e penso che la stessa cosa valga per tutti gli utenti...

si trovano anche video online di incidenti miracolosi di questo tipo; perché in un fumetto (che di pretese di realismo non ne avanza più di tanto) dovrebbe apparire inopportuno?
più azzardato semmai il fatto che l'autista non si accorga di nulla finché DyD non si palesi, ma presumo che la Baraldi (ciao Barbara, benvenuta) abbia voluto pigiare sul fatto che di fronte agli smartphone i giovani d'oggidì non si accorgono di cosa gli accade intorno.
Detto ciò, per me è una sufficienza: l'albo è godibile, si legge rapido, ben scritto e ben disegnato ma, magari è un fatto mio, di ne ho pieni i bauli (non delle meraviglie) e trovo che sia un espediente un po' troppo ricorrente.

Sì ok, però Dylan Dog non è Vin Diesel, e quella scena risulta poco credibile e fuori contesto

gli ho visto fare ben di peggio... più strano, come detto da JMZ, che l'autista non se ne accorga

Invece credo che persone come rkc abbiano una profonda conoscenza di Dylan dog, io leggo questo fumetto dal novembre del 1990 e non ci trovo niente di male nel farmi condizionare da utenti che come me leggono questo fumetto da 30 anni. Certo ho il mio parere, ma mi capita spesso di confrontarmi con altri e carpire cose che mi erano sfuggite. Credo che un quadro di Van gogh possa essere apprezzato in tutto il suo splendore solo se accompagnato da un ottimo critico d'arte.

Ma RKC è uno degli utenti più "buoni" del forum, è risaputo.

Direi uno dei migliori recensori della rete...

adesso ho capito il tuo punto di vista, non lo condivido, ma ho capito

Ma sti commenti incriminati?!? Boh! |-¦

In rete si trovano video simili? Ahahahahahaha! Ci sono anche video di cinture nere di kyokushin che distruggono mazze da basebal con un mawashi-geri basso; non per questo Dylan Dog diventa uno stuntman o un lottatore invincibile! Questo intendevo quando dicevo il personaggio ha una sua caratterizzazione.
Se una scena simile la utilizzavi per Harlan Draka o per Brendon, per dirne solo due, che sono uomini d'azione allora l'avrei trovata più azzeccata.
Se su N. Never metti che disputa un incontro di lotta e spacca un mattone con un pugno, ci sta, perché sin dalle sue origini è stato sottolineato che sia un maestro di jeet kune do ma se mi metti che NN diventa un gigante alla megaloman per distruggere un robottone, hai snaturato il personaggio.
Se leggi molti albi storici, Dylan non è affatto un uomo d'azione, non fino a questo punto almeno.

Se allarghiamo il discorso c'è una sequenza fuori personaggio di questo genere quasi in ogni albo. Secondo me non è tanto la scena in sé (l'ho sbirciata ed effettivamente è due dita sopra la sospensione dell'incredulità) quanto il retroscena di questi ultimi anni.
Mi spiego: negli abbandonati, per dirne uno abbastanza recente, c'è una scena in cui Dylan salta da un balcone all'altro andando leggermente fuori dal suo solito personaggio. Lì funziona decisamente meglio ma solo perché la barbato con la sua esperienza riesce in poche tavole a fondare l'inadeguatezza di Dylan verso l'azione e poi a fargliela superare. In teoria le due scene sono uguali, appartengono al filone dell'uomo comune 'eroe riluttante', ma per come sono orchestrate (se fosse un film direi girate) una strappa il sorriso e l'altra fa storcere il naso.
E nel quadro più d'insieme forse è anche colpa di una certa superficialità nella gestione della testata che anziché dare delle fondamenta più solide al personaggio, chiarendo una volta per tutte cosa sa fare e cosa no in questa sua seconda vita, lo trasporta da una situazione all'altra spesso senza dargli né motivazioni né conflitti, lo trasforma in una specie di superman che ogni tanto ha qualche piccolo problema. Le stesse scene, con delle fondamenta un po' più solide, funzionerebbero. È il Dylan più schizofrenico che abbia mai letto, quello della gestione nuova. Ha avuto dei buoni momenti ma non vedo un filo conduttore, ed è per questo che ad ogni albo lo riconosco meno.