bertuccia ha scritto:
Intendi in questo albo o in genere? Sinceramente sono sensazioni a pelle, legate anche ai disegni, in cui Dylan non è affatto scherzoso, ma pronuncia parole pesanti. A me non fa ridere affatto un siparietto del genere, mi disgusta. Groucho ha dimostrato più e più volte un affetto profondo per Dylan, mi ha talvolta commossa e, per quanto pesante, non merita di essere "scritto" o ideato, come un servo della gleba da scacciare con male parole. Oltretutto nemmeno lo paga a rigor di logica.
Infatti Dylan è un cretino. I "litigi" fra i due (i veri litigi penso siano meno di tre) sono quasi tutti a causa di Dylan e della sua suscettibilità. Io prendo sempre la parti di Groucho, non solo perché è il mio personaggio preferito, ma anche perché, spesso, subisce un'irritazione non subita da lui (infatti sarà accaduto pochissime volte, se non mai, che la rabbia di Dylan sia stata causata da Groucho).
Però Dylan è un cretino che non può vivere senza Groucho e viceversa.
L'aver definito Groucho "irritante", in quella situazione, non l'ho visto come un siparietto per far ridere, ma perché è la verità, Groucho sa essere estremamente irritante la maggior parte delle volte, ma questo non diminuisce l'affetto che Dylan prova nei suoi confronti. Stiamo parlando dello stesso Dylan che ha preso gioco a un gioco omicida per salvarlo, che perde interesse nel lavoro e nella sua stessa vita quando pensa che Groucho sia morto per colpa sua, che decide di scalare un palazzo tenuto sotto controllo di una misteriosa divinità per ritrovarlo, che ha condannato l'intero mondo perché non è riuscito a sparargli.
Spesso la gente pensa che sia Dylan a sopportare Groucho, mentre molte volte è il contrario, perché Dylan sa essere molto più irritabile di lui. E hanno imparato a convivere con i difetti dell'altro.
Non penso che gli autori scrivano Groucho come un "servo", credo che loro sappiano che quando Dylan si incavola con lui molto spesso è ingiusto.
Groucho potrebbe fare come in "I raminghi dell'autunno" e "La fine di un giorno qualunque", ovvero andarsene, e lascerebbe Dylan ferito e confuso da questa scelta. Ma non l'ho fa, perché, proprio come Dylan, lui ha bisogno dell'indagatore dell'incubo, è il suo unico amico, è l'unica persona che ha.
Il loro è un rapporto atipico, poiché se uno dei due perdesse per sempre l'altro, il rimanente crollerebbe.
E, tornando al problema iniziale, ribadisco il concetto che Dylan in quel momento era già nervoso e si è ritrovato con uno sconosciuto con gli stessi difetti di Groucho, ma mentre in quest'ultimo ha imparato a sopportare questi difetti, in un perfetto sconosciuto essi diventano la goccia che fa traboccare il vaso e Dylan, che considera questo Gauche solo una copia del suo assistente, si arrabbia e dà a Groucho l'aggettivo "irritante" perché lui è "l'originale", mentre Gauche è solo una "copia".
È normale in una relazione di qualsiasi tipo litigare ed essere nervosi l'uno con l'altro, anche in una così particolare come quella di Dylan
e Groucho, ma questo non vuole dire che Dylan odi Groucho.
(Piccola nota finale: la maggior parte delle volte, se non sempre, è Dylan ad abbracciare Groucho, cogliendolo si sorpresa.)
DanteDellamorte ha scritto:
Ricordo una storia "recente" di nientemeno che sua maestà Tiziano I (non ricordo quale, aiutatemi) dove Sclavi, appunto, un po' consapevole di questa insofferenza non sempre amichevole di Dylan verso Groucho, ci va giù pesante e gli fa dire "smettila di dire cazzate, non fai altro che dire stronzate" o una cosa del genere.
Dylan era ubriaco e penso che a farlo davvero incavolare sia stato lo sguardo di tristezza di Groucho quando quest'ultimo l'ha capito.
È vero che nella serie ci sono stati molti autori, ma non è vero che ognuno di loro abbia dato una visione personale del rapporto fra Dylan e Groucho: esso ha infatti caratteristiche presenti nel 90% delle storie dove si presenta una certa situazione.
Che poi alcuni autori ne aggiungano di più di altri è innegabile e anche normale, ma comunque sono rare le "incongruenze" gravi nel loro rapporto.