LebbraDelSabatoSera ha scritto:
[...] essendo queste tutte storie comunque già in magazino da tempo (un cartello alla partita di basket con scritto "Fire Isiah" dovrebbe datare la storia al 2008 addirittura!).
In pratica lo dichiara Castelli stesso nell'editoriale, con la metafora del colpo marziale di Dim Wak.
La testata vive di avanzi ed è a scadenza programmata. Quando finiranno le scorte di magazzino - tra diversi mesi, forse anni - si chiude baracca, e poi si cambierà probabilmente cadenza, formato, progetto, etc. Nel frattempo ci stanno riprovando di nuovo sul colore 64pp
per il ccciovane Martin, dopo il fiasco della miniserie precedente, ma qui Castelli avrà solo una parte marginale.
Ci sarebbero anche notizie più precise scottanti perché bollono diverse (altre) cose in pentola, ma certe news/affermazioni trapelate dalla cena degli autori stessi con i soci AMYS sono state censurate su alcuni forum perché si finiva sul personale (con possibili retroscena aziendali poco gradevoli)
.
[...]
Nel frattempo qualche riga sull'ultimo numero uscito... ormai da due mesi.
Non compravo Martin da quasi un annetto e questo
Il cervello quantico (#364) mi è piaciuto, dopo diverse delusioni scalcagnate.
Certo, è molto semplice e senza particolari pretese storico-erudite, ma nell'insieme la lettura è scivolata piacevolmente ed il ritmo tiene bene. In pratica è un albo di indagini (v. visita alle suore, al fricchettone, al veggente, etc) con svariati inseguimenti di contorno per sfuggire alla CIA. Il mystero (in sé) non è nulla di particolarmente originale, ma potrebbe avere delle conseguenze colossali per il futuro... visto il megapotere di cui dispone Lisa Simmons - eccessivo, ma allo stesso tempo problematico, come fardello.
Ci sono dei siparietti divertenti, tipo Diana finta-oca o i rinco-vecchietti, e in più un bonus continuity messo in coda per Java. Disegni abbastanza scadenti, soprattutto nella fase action (l'incidente col camion sembra disegnato da un principiante, per esempio).
Alla fine il titolo mi sembra una mezza paraculata, perché la bio-fisica quantistica del cervello c'entra quasi una mazza, a parte le analogie buttate lì da Martin, ma questo non compromette la storia. Senza dubbio Ambrosini al confronto sembra molto più ferrato in materia, al limite del Nobel.
Anche la prossima mi stuzzica, per cui appena possibile commentate
please , così mi faccio un'idea.
Ma non a quasi due mesi dall'uscita come ho fatto io stavolta, dilatando lo spazio quantico
MEGLIO UN ALOHA TARDI CHE MAI