Posson seguir
S P O I L E R:
Il soggetto sarebbe da 3, con l'assurdo rapimento di Dylan, il fantasma di Maria Antonietta e come tutto si conclude, ma lo svolgimento porta ad un'insufficienza molto più contenuta, diciamo un 5 +
Nella lettura infatti mi sono lasciato piacevolmente abbagliare da alcuni lustrini: una certa ironia (o almeno il tentativo di mettercela, comunque apprezzabile), dialoghi che ho trovato migliori o comunque meno artificiosi che negli albi precedenti della Baraldi, l'atmosfera parigina (ma ciò può essere merito principale di Tanzillo), il personaggio di Sophie (il cui padre è omonimo del celebre poeta Alfred De Vigny) non è malaccio, Dylan al Louvre (che si giustifica con la sindrome di Stendhal), ma soprattutto Gauche
mi ha davvero divertito e ho apprezzato gli inserti diciamo didattici, anche quando non c'entravano, come quello del furto della Gioconda. Sufficientemente curioso il banditore demoniaco, che tornerà, pur essendo in pratica una specie di Hamlin itinerante.
Lustrini però che mi rendo conto vanno ad addobbare un manichino di cartapesta, ma che sommandosi alla bravura di Tanzillo (ai disegni voto 8) mi fanno portare la valutazione ad un accettabile.
P.S.
Mi sembrava che Dylan nel n. 213,
L'uccisore di streghe, storiella di
, conoscesse il francese, quindi non si spiega all'inizio perché non lo parli con la ragazza in costume, mentre nel resto dell'albo non ha problemi d'incomunicabilità.