Cravenroad7

Cosa ci fa Dylan Dog prigioniero nel bagagliaio di un’auto… a Parigi? I primi sospettati del rapimento siamo noi del forum...lo sapete sì?



Portato contro la sua volontà nella “ville lumière”, l’Indagatore dell’Incubo deve venire a capo di un enigma che prende le mosse dalla storia francese, a partire dalle vicende che coinvolsero in prima persona Maria Antonietta. Ma come ci finisce Dylan, dalla patinata Parigi delle sfilate d’alta moda rinchiuso nel bagagliaio di una macchina legato e imbavagliato?


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Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Uscito prima(Toscana nord)

Cose belle dell'albo: niente Rania e le figurine.

spoiler

L'ho letto ma ne scriveró più avanti, perche ho scoperto di essere un'importante influencer, grazie alle mie dotazioni, peraltro di serie, femminili .

Manca il voto insufficiente di default. Questo forum non è più lo stesso...

Una storia che forse avrebbe fatto storcere il naso pure a Gualdoni. Anche la Baraldi, come il 90% degli autori attuali, si dimostra serenamente evitabile. Delusione e rabbia, ma rabbia per me che nonostante le evidenze a volte ancora ci casco e passo in edicola. L'adesivo con la cover del numero 1 ha il prezzo sbagliato. Il resto è il nulla

Questa storia non mi è piaciuta per niente. Premetto che le altre storie di Barbara Baraldi non mi erano dispiaciute, ma questa l'ho trovata artificiosa sia nel soggetto che nella sceneggiatura.

PICCOLO INNOCUO SPOILER: Temo inoltre che il personaggio del banditore possa tornare, anzi lo dice apertamente un personaggio a Dylan (che non è la cosa più elegante e originale del mondo a livello drammaturgico).

Secondo me è il peggior albo della gestione Recchioni (che mi piace, a livello generale)

Albo piuttosto imbarazzante, con molte scene ridicole
Fortunatamente al suo interno ho però trovato la preziosissima figurina della cover di "Dopo un lungo silenzio"

Bella storia, avventura romantica noir. Per me una delle migliori della nuova gestione, anche perchè manca dei nuovi personaggi nazionalpopolari inconsistenti. C'è un easter egg di uno tra i miei film preferiti. Chi l'ha trovato?

Eh?!

L'incipit mi aveva quasi esaltato, lo confesso. Poi, dall'arrivo a Parigi in avanti, una delusione abnorme con alcuni passaggi francamente imbarazzanti. Si salvano i disegni del buon Tanzillo, per il resto insufficienza piena.

RRobe intendo Carpenter e Rania, Luther e moglie , non mi piacciono , non hanno ancora spessore che magari arriverà col tempo.

andiamo bene...ma almeno le figu valgon il prezzo del suddetto volume?!?

Ho capito che parlavi di loro. Non capisco cosa intendi con quella definizione.

Posson seguir S P O I L E R:

Il soggetto sarebbe da 3, con l'assurdo rapimento di Dylan, il fantasma di Maria Antonietta e come tutto si conclude, ma lo svolgimento porta ad un'insufficienza molto più contenuta, diciamo un 5 +
Nella lettura infatti mi sono lasciato piacevolmente abbagliare da alcuni lustrini: una certa ironia (o almeno il tentativo di mettercela, comunque apprezzabile), dialoghi che ho trovato migliori o comunque meno artificiosi che negli albi precedenti della Baraldi, l'atmosfera parigina (ma ciò può essere merito principale di Tanzillo), il personaggio di Sophie (il cui padre è omonimo del celebre poeta Alfred De Vigny) non è malaccio, Dylan al Louvre (che si giustifica con la sindrome di Stendhal), ma soprattutto Gauche mi ha davvero divertito e ho apprezzato gli inserti diciamo didattici, anche quando non c'entravano, come quello del furto della Gioconda. Sufficientemente curioso il banditore demoniaco, che tornerà, pur essendo in pratica una specie di Hamlin itinerante.
Lustrini però che mi rendo conto vanno ad addobbare un manichino di cartapesta, ma che sommandosi alla bravura di Tanzillo (ai disegni voto 8) mi fanno portare la valutazione ad un accettabile.

P.S.
Mi sembrava che Dylan nel n. 213, L'uccisore di streghe, storiella di , conoscesse il francese, quindi non si spiega all'inizio perché non lo parli con la ragazza in costume, mentre nel resto dell'albo non ha problemi d'incomunicabilità.