Cravenroad7

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#32/S - Nel nome del figlio
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Mediocre (5) 13%  13%  [ 6 ]
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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: #32/S - Nel nome del figlio
MessaggioInviato: sab set 22, 2018 8:00 pm 
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Iscritto il: mar mag 05, 2015 11:31 pm
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Si e di "Fischio al naso" di Tognazzi


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 Oggetto del messaggio: Re: #32/S - Nel nome del figlio
MessaggioInviato: sab set 22, 2018 8:52 pm 
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Iscritto il: sab gen 31, 2015 12:29 pm
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Ci avevo pensato anche io, Sette piani è un classicone: in un ospedale ci sono sette piani, al primo i malati meno gravi e poi a salire. Il paziente viene spostato con pretesti logistici fino al settimo e lì muore, mentre i dottori continuano a ripetergli che guarirà presto e la soluzione è solo temporanea.
Un Kafka italiano da recuperare assolutamente.
Ma la cosa bella è che bilotta recupera questi racconti ormai un po' datati e li amalgama alla perfezione nella storia, funzionano alla grande perché Dylan ha una voglia pazza e un motivo molto preciso per uscire. Non lascia nulla al caso e costruisce situazione per situazione un motore fortissimo. Dylan qui non è mai antipatico perché sta sempre cercando di fare qualcosa, e lo vuole fare per davvero, non perché deve anche questo mese vendersi a 3,50 la copia.

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Ormai sono sicuro che Dio esiste. Ora si tratta solo di trovarlo e riempirlo di botte.


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 Oggetto del messaggio: Re: #32/S - Nel nome del figlio
MessaggioInviato: sab set 22, 2018 11:56 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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Sì, ho letto il racconto, bellissimo, come molti racconti di Buzzati.

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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: #32/S - Nel nome del figlio
MessaggioInviato: dom set 23, 2018 12:59 am 
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Iscritto il: lun giu 25, 2012 3:23 pm
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Località: Galluzzo
Anche a me è venuto in mente Sette piani! C'è perfino il particolare delle serrande che si abbassano lentamente, lasciando in ombra il protagonista. Fortunatamente per Dylan, la sua sorte sarà migliore di quella del personaggio di Buzzati.

A proposito, colgo l'occasione per consigliare a tutti di leggere il meraviglioso "Poema a fumetti" di Buzzati.

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"Si può dire allora che la storia possiede un'architettura, Hinton? È un'ipotesi grandiosa e terribile."


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 Oggetto del messaggio: Re: #32/S - Nel nome del figlio
MessaggioInviato: dom set 23, 2018 1:59 am 
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Iscritto il: mar mag 05, 2015 11:31 pm
Messaggi: 586
Etilpropano ha scritto:
Ci avevo pensato anche io, Sette piani è un classicone: in un ospedale ci sono sette piani, al primo i malati meno gravi e poi a salire. Il paziente viene spostato con pretesti logistici fino al settimo e lì muore, mentre i dottori continuano a ripetergli che guarirà presto e la soluzione è solo temporanea.


Nel racconto è il contrario, è una discesa, ti confondi col film :)


Tornando all'albo: che bella lettura!
Che eleganza!


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 Oggetto del messaggio: Re: #32/S - Nel nome del figlio
MessaggioInviato: dom set 23, 2018 2:22 am 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 5:07 pm
Messaggi: 2921
a legger ogni anno i vostri commenti entusiastici sull'operato di Bilotta, rimpiango amaramente di non aver mai seguito la sua saga, dove mi rendo conto sempre piu che è proprio tra quelle pagine che potrei trovare il Dylan che amavo...ma purtroppo son quassù tra i prussiani, ed è gia tanto che mi arrivi la triste regolare...
che dire... non posso che auspicare, in un altroquando, che dopo il 400 Dylan finisca totalmente in mano al caro Bilotta...in un altroquando...ahimè... )-:

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Il segno è sottoposto alla legge, le apparenze non sono che sottoposte alle regole del gioco.
https://ilfumettarovetusto.blogspot.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: #32/S - Nel nome del figlio
MessaggioInviato: dom set 23, 2018 11:10 am 
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Iscritto il: dom nov 06, 2016 1:29 pm
Messaggi: 336
Bilotta scrive la sua versione di "Morgana", sua peraltro principale fonte di ispirazione per il contesto del pianeta dei morti
Si tratta di un capitolo citazionista e anche un po' ruffiano, ma nel complesso risulta ben costruito
Struttura ad incastro e grande cura per i dettagli: in fin dei conti la storia non è altro se non una serie di frammenti di ricordi di qualcuno
Tutto funge da contorno per il ribaltamento del finale dell'albo precedente, vero fulcro di questa uscita
L'impressione è quella di un preludio dell'epilogo; Godwin (Nessuno) funge da strumento per alimentare il mito di Xabaras, Sybil (Morgana) è la culla dei rimpianti di Dylan
Il solito ottimo Casertano, anche se preferivo il suo tratto pre-100


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 Oggetto del messaggio: Re: #32/S - Nel nome del figlio
MessaggioInviato: dom set 23, 2018 5:04 pm 
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Iscritto il: dom apr 23, 2017 5:36 pm
Messaggi: 869
Wow!!! Bilotta ha sfornato un altro ottimo albo! Per tre quarti della storia è difficile seguire l'andamento cronologico della vicenda: tra un Godwin morto/vivo/zombie, una rivisitazione dell'inizio de "L'alba dei morti viventi", Sybil in versione Morgana e un Dylan alternativamente in piedi/allettato il lettore può solo raccogliere indizi, osservare i pezzi del puzzle che poi vanno a posto (quasi del tutto, ma c'è qualcosa in sospeso) nella parte conclusiva. Conclusione che riserva anche un bel colpo di scena
Spoiler!
Xabaras non è stato veramente ucciso come ci veniva mostrato nella parte finale dello speciale precedente

Ottimi anche i disegni di Casertano e la copertina "live after death" di Mastrazzo.
Bilotta batte la regolare su tutti i fronti: in questi speciali il mondo di Dylan è stravolto ma il personaggio non viene snaturato (alla faccia dei cambiamenti epocali a suon di smartphone della regolare). Action e "delicatezza" sono dosati sapientemente, le atmosfere cupe.
Voto ottimo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #32/S - Nel nome del figlio
MessaggioInviato: lun set 24, 2018 4:17 pm 
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Iscritto il: mar mar 06, 2018 11:27 am
Messaggi: 22
Bah , mi aspettavo molto di meglio sinceramente , inoltre visto che stiamo parlando di una pubblicazione singola e annuale mi sarei aspettato qualche passo avanti rispetto alla trama , qui non ci spostiamo di una virgola . La trama sembra attorcigliarsi su se stessa al punto che risulta fastidiosa e poco chiaro lo svolgersi del tutto . Spero che nei prossimi numeri torneremo a vedere uno svolgersi degli avvenimenti più chiaro e lineare perchè spendere 5,80 per un numero di supercazzole di incubi , sogni etc . che non portano a nulla non mi pare il caso .

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"Nella sua dimora a R'Lyeh il morto Cthulhu attende sognando".


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 Oggetto del messaggio: Re: #32/S - Nel nome del figlio
MessaggioInviato: lun set 24, 2018 4:24 pm 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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ogni volta che chiudo un albo dopo la lettura (uno qualsiasi, acquisto tutte le testate di DD), faccio sempre la stessa riflessione: non è il Dylan Dog che mi aveva affascinato da ragazzino, quello che amavo, quello che mi aveva convinto a recuperare tutta la serie, quello che mi faceva emozionare... insomma il discorso l'avrete capito visto che è stato già fatto anche da altri millemila volte... poi però mi dico: ma non è che oltre a cambiare lui sono cambiato anche io? magari se leggessi oggi storie come quelle "di una volta" non ne rimarrei così affascinato come un tempo.
Poi però una volta l'anno arriva questa saga del pianeta dei morti e ritrovo tutte quelle sensazioni e quelle emozioni che provavo da ragazzino e allora capisco che si, forse sono cambiato anche io, ma che qualcuno ancora capace di farmi ritrovare il Dylan Dog che voglio io ancora c'è.
Il bellissimo paradosso è quindi di trovare il vero Dylan in una serie ambientata in una linea temporale diversa, trovare il vero Dylan in un futuro alternativo (o forse no) in cui non è il Dylan creato nell'86 da Sclavi, eppure lo è.

E allora posso solamente ringraziare Bilotta, per aver creato un nuovo Dylan che in realtà è quello vecchio, quello vero. E tutto questo raccontando storie in cui, tra le altre, il protagonista è il padre (l'anno scorso), e il figlio (quest'anno). Doppiamente bravo.
Grazie, grazie e ancora grazie.

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Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #32/S - Nel nome del figlio
MessaggioInviato: lun set 24, 2018 8:48 pm 
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Iscritto il: dom apr 23, 2017 5:36 pm
Messaggi: 869
Endymion ha scritto:
mi sarei aspettato qualche passo avanti rispetto alla trama , qui non ci spostiamo di una virgola

Negli ultimi due speciali ci sono state se vogliamo due "digressioni" (una su Xabaras, l'altra su Godwin) che hanno portato a conoscere meglio i personaggi e ad ampliare la conoscenza del mondo di questa saga con un Dylan leggermente defilato. Ci può stare, soprattutto perché la qualità della storia e della narrazione è alta. A me non sa di "minestra allungata".
Ilnomeutenteinserito ha scritto:
Poi però una volta l'anno arriva questa saga del pianeta dei morti e ritrovo tutte quelle sensazioni e quelle emozioni che provavo da ragazzino e allora capisco che si, forse sono cambiato anche io, ma che qualcuno ancora capace di farmi ritrovare il Dylan Dog che voglio io ancora c'è.
Il bellissimo paradosso è quindi di trovare il vero Dylan in una serie ambientata in una linea temporale diversa, trovare il vero Dylan in un futuro alternativo (o forse no) in cui non è il Dylan creato nell'86 da Sclavi, eppure lo è.

D'accordo al 100%


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 Oggetto del messaggio: Re: #32/S - Nel nome del figlio
MessaggioInviato: lun set 24, 2018 9:07 pm 
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Iscritto il: sab dic 29, 2012 8:06 pm
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Località: un ROMEvarlo a Ferrarendàrt
Molto stupito del generale apprezzamento di questo albo, anche se sono abituato a trovarmi spesso controcorrente ... comunque quando c'è da stroncare non mi faccio problemi. :x:

Allora ... negli episodi precedenti questa saga aveva avuto un suo fascino, e si era indiscutibilmente elevata dall' andazzo sulla serie regolare. Però avevo avuto anche la sensazione che non offrisse tante possibilità di sviluppo, e un albo come questo me lo ha tragicamente confermato.
Bilotta qui si incarta paurosamente su se stesso, per una storia assolutamente inutile e inconcludente ... fastidioso anche il fatto che faccia dire (più volte) ai personaggi quanto sia difficile distinguere tra realtà e immaginazione, come se fosse una giustificazione nei confronti del lettore (o una presa per i fondelli, mi sovviene il dubbio) ... Perchè quanti DD abbiamo letto dove tutto ciò era presente, ma non può essere l' UNICO elemento di una storia. In questo modo tutto diventa uno sterile esercizio di stile secondo me. A prescindere dal fatto se i passaggi di trama si incastrino bene oppure no, io comunque mi sono perso molto presto, sarò poco sveglio, non so.

Eccezionale invece il lavoro di Casertano, tornato quasi agli antichi splendori, dopo anni in cui aveva "imbruttito" il suo tratto. E dà vita a un personaggio come Doris ... davvero adorabile.
Che salva da un votaccio anche peggiore.

4


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 Oggetto del messaggio: Re: #32/S - Nel nome del figlio
MessaggioInviato: mer set 26, 2018 9:11 pm 
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Iscritto il: sab ott 01, 2016 11:33 am
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ci abbiamo i MAIDEN in copertina !!!!
per chi non lo sapesse,la copertina è il rifacimento de "live after death",probabilmente il piu bel disco live mai prodotto


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 Oggetto del messaggio: Re: #32/S - Nel nome del figlio
MessaggioInviato: gio set 27, 2018 8:58 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
Messaggi: 2149
non se ne era accorto nessuno :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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MessaggioInviato: gio set 27, 2018 9:58 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
Messaggi: 4173
Località: Macondo
Sublime, dalla prima all'ultima pagina. Delizioso.
Mi hai regalato un viaggio a metà tra realtà e sogno.
Grazie, Signor Bilotta.

Spoiler!
La storia riesce a far passare in secondo piano l'ottimo lavoro di Casertano, più accurato delle ultime apparizioni sul mensile

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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