Cravenroad7

beh, se vogliono usare storie con un ritmo da serial tv, non devono far altro che prenderne da quelle del nuovo corso...mai come in questi tre anni ho letto e sto leggendo storie che hanno un taglio, ritmo e linguaggio da serie tv...(che su di fumetto come dyd a me non piace, ma questa è un altra storia)quindi hai voglia a storie

Questo è vero, ma alla fine sono dieci episodi che dovrebbero essere collegati con un filo rosso: le questione irrisolte di questa fase 2 saranno (o dovrebbero essere) risolte nella fase 3, in un telefilm, a meno che non si abbia la certezza di una seconda stagione, mi sembra assurdo infilare questioni che potrebbero rimanere irrisolte (la natura di John Ghost, le telefonate di Groucho e Bloch, i nazisti...).
A me piacerebbe vedere una storia completamente nuova.
È anche vero che bisogna vedere come funzionerà la questione del Bonelli-verse e del fatto che gli altri personaggi possano apparire anche in altre serie.

La sola parola BonelliVerse mi fa cascare i calzini.

Come dire, i mirabolanti team-up del RaiFictionVerse.

Beh, non è una novità che la maggior parte dei personaggi (Tex, Dylan Dog, Nathan Never, Martin Mystère, Zagor, Julia, Harlan, Mister No, forse anche Creepy Past, ecc...) condividano lo stesso universo .

Sì, ma ricordo benissimo come —ab ovo— il solo citare ammiccando il personaggio di un'altra testata, o il farlo baluginare per una singola vignetta, fosse perfettamente sufficiente a produrre in me, lettore, un sottile godimento complice. Certo, c'erano ancora i telefoni a gettone.
Per contro, gli esperimenti di "gemellaggio", inclusi quelli storici con Martin Mystère, li ho sempre trovati piccole forzature, accettabili, ma da ripetere con molta parsimonia; soprattutto per il solito discorso della continuity gioiosamente lasca del fumetto Bonelli (che non è la Marvel).

A me i crossover e team-up piacciono (soprattutto quelli sperimentali), bisogna vedere in che modo questi verranno gestiti nelle serie.

Guardatelo bellino, è disponibile anche nella versione con Cagliostro:

Io credo che la struttura per singoli episodi autoconclusivi+frammenti di continuity (mai esistita su carta fino alle sparate di 4 anni fa) sia abbastanza inevitabile, come trend di massima delle attuali serie tv di grido. Bisogna capire quanto vogliano rispettare l'anima sclaviana DEL personaggio, oppure sfornare semplicemente una buona serie CON Dylan protagonista, aggiungendo alcuni dei suoi elementi tipici a margine. Quindi non è detto che usino Xabaras, o quel Xabaras a cui facciamo riferimento noi. E se vogliono andare sull'appeal mainstream, una saga pseudo-vampirica o mistico-plasmatica come fil rouge penso richiami più attenzione dell'ennesima zombata. Senza contare i recenti Grandi Gombloddi Antichi. Vedremo...

Di sicuro, per quanto riguarda la produzione, hanno molto materiale a disposizione (da mescolare) per ispirarsi con oltre 30 anni di storie in archivio, ma non credo riprenderanno un singolo episodio secco alla lettera per "trasporlo" in chiave audiovisiva. Anche perché per alcuni episodi icona - chessò, Morgana, Golconda!, Inferni, etc - ci vorrebbero un pacco di soldazzi investiti in effetti speciali non proprio alla portata di tutti.
Per il doppiaggio, se ci sono soldi anche italiani di mezzo nella produzione, non credo se ne possa fare a meno, in linea di principio. Anche perché abbiamo una scuola di doppiatori d'eccellenza che nessun altro paese eguaglia.

ALOHAFLIX

Che doppiatore (e direttore del doppiaggio) fantastico, Marco Mete. Uno dei pochi esponenti sopravvissuti dell'approccio vecchia scuola.

...Riguardo al doppiaggio —continuando a ricamare castelli sui nembocumuli— io invece accoglierei molto bene un doppiaggio "straniato", con l'innesto di una voce relativamente matura su un volto da ragazzetto come quello del mio strafavorito Colin Morgan (che, se lo ascoltate in originale, ha un rispettabile vocione profondo, a dispetto del faccino). Per farvi un esempio nel campo dell'animazione, molti di voi ricorderanno la voce di Holmes nella serie anni Ottanta di Miyazaki; fisicamente era caratterizzato come il Lupin di "Cagliostro", ma Elio Pandolfi lo faceva parlare con un timbro da sceneggiato Rai anni Sessanta. Era un caso limite, ma, superato l'impatto iniziale, in qualche modo funzionava.
Nel caso di Dylan, ragazzone peterpanesco ma con un passato, secondo me sarebbe addirittura indispensabile. Sposo l'opzione Pedicini (già Dellamorte-Everett)/Prando (gia Dylan radiofonico) tutta la vita.

A proposito del buon vergerus aka xabaras, quanto sarebbe stato magnetico il buon Terence?!? Peccato per l'età avanzata...

'Orcaccia, quanto hai ragione: non mi ero mai reso conto di quanto Terence Stamp sia Xabaras. Arco del naso, occhi glauchi, magnetismo, anemia, superbia & rancore.







Lasciando da parte l'ipotesi che il suo aspetto sia basato su quello di Max von Sydow ne "Il volto" [e mettendo tra parentesi quadre l'indizio a suo favore: la presenza nel film di un personaggio chiamato "Vergerus"],





ho sempre pensato che il modello visivo per Xabaras fosse Anthony Hopkins in "Elephant Man". Ma T.S. trascende la perfezione.

...E infatti, riguardo a Stamp, arriva conferma dallo stesso Stano (il che, direi, chiude il caso):

http://www.affaritaliani.it/culturaspet ... _pg_2.html

Dai! Sogniamo un po'.
Partendo dal presupposto che ho ADORATO il reebot di DuckTales (che per la prima volta ha mischiato - e mischierà - tutto ciò che riguarda il mondo paperopolese con coerenza e una sensibilità fuori dal comune), credo che la strada da intraprendere sia decisamente la medesima... con una differenza sostanziale: lì è una serie che comunque pensa a un vasto gruppo di ascoltatori (soprattutto bimbi) mentre nel caso di Dylan si deve pensare ad un pubblico DECISAMENTE adulto (poi mi bambini ce li trasciniamo comunque )
Quale è stata la strada intrapresa dalla Disney? E' presto detto: partire da una base solida (i fumetti barksiani e donrosiani) citando o prendendo a piene mani da storie dei medesimi autori e modificarle e cambiarle per creare la trama orizzontale che è preminente nella serie (ma non i tutti gli episodi), aumentando al contempo l'azione, l'humor e il sentimentalismo.
Ovviamente nel caso di Dylan si dovrebbe lavorare parecchio sull'aspetto tecnico. La semplice trasposizione delle storie esistenti, per quanto possano essere dei capolavori, rischiano di risultare lente, noiose e decisamente deboli coi tempi televisivi. Quindi aumentare l'azione (ma non come quella schifezza fatta in America), il sangue, la tensione, l'erotismo, l'humor e il sentimentalismo (Game Of Thrones insegna e del resto Dylan potrebbe essere una felice unione di GOT e delle prime serie di The Walking Dead).
Quale dovrebbe essere il filo conduttore della serie? Non saprei... credo un nemico con i controzebedei (e sul video, secondo me, Xabaras non rende proprio) e una questione strettamente legata al "personale" di Dylan del presente e non del passato (quindi niente genitori, Lillie o altro...). Il tutto deve fare da "contorno" alla puntata di turno che prende a piene mani dal fumetto fino all'episodio finale (che non farei mai e poi mai risolutivo).
Io comunque sono dell'idea di una serie più alla Montalbano: episodi autoconclusivi e labilissima trama orizzontale che vi spiegherò dopo.
A questo punto nasce il problema delle storie. Condivido pienamente l'idea di escludere certi numeri della serie che richiederebbero massiccio uso di effetti speciali o spese esorbitanti nella messa in scena e, proprio per catturare il pubblico, utilizzerei il periodo dei primi 50 numeri circa per fare una prima serie, magari unendo più storie nella medesima puntata.
Ora, scendnedo nel particolare, quali storie prenderei in considerazione?
Di base farei 10 episodi di 90 minuti ciascuno.

1 - Il castello della paura. Storia aggregata: La dama in nero
Cambiando alcuni aspetti della trama (tipo il Groucho cacciato via che invece tratterrei nel maniero fino a una sua "presunta" morte), utilizzerei questo doppio episodio per far conoscere i due principali protagonisti della serie (magari con una puntatina da Bloch prima di partire verso Blendings Castle) senza perderci in trame arzigogolate. All'interno di un ambiente, con una buona sceneggiatura, è più incisiva la conoscenza psicologica dei personaggi. Inoltre la tensione, il decadentismo gotico tipico della letteratura horror britannica, scene decisamente splatter, fantasmi, eros... insomma: ci sono tutti gli ingredienti per far conoscere al grande pubblico il personaggio di Dylan.

2 - Memorie dall'invisibile.

3 - La zona del crepuscolo. Storia aggregata: Lama di rasoio (per inserire alcune dinamiche familiari che si ripetono a Inverary corredate da un sadico killer nelle campagna inglese "sempre uguale a se stessa").

4 - Il tunnel dell'orrore. Storia aggregata: Fra la vita e la morte (per approfondire il personaggio del Dottor Hicks).

5 - I vampiri. Storia aggregata: Vivono tra noi (solo alcune dinamiche narrative del n°13).

6 - Il mistero del Tamigi. Storia aggregata: Il marchio rosso (farei una cesura tra le due storie, eliminando tutta la parte retorica dei poveracci)

7 - Attraverso lo specchio. Storia aggregata: Riflessi di morte (solo alcune dinamiche narrative su come la Morte agisce)

8 - I conigli rosa uccidono. Storia aggregata: Horror Paradise (qua farei proprio una cesura quasi totale delle due storie)

9 - Oltre la morte. Storia aggregata: Partita con la morte (partirei dalla sfida con la morte per giungere a un Dylan che sfida a sua volta la morte, in modo differente, per riavere Bree).

10 - Gli uccisori.
Episodio che allaccerei alle puntate 2,4,5,7 e 9 riscrivendo in toto alcuni passaggi degli Uccisori ma lasciando due punti fermi: la follia dilagante e la "Guerra di Londra".

Aggregare le storie, facendone una sola, è un ottimo escamotage utilizzato dalla produzione di Montalbano per unire i piccoli racconti che risulterebbero troppo limitati per episodi da 90 minuti.

la labile trama orizzontale (personale per Dylan) è Bree (2° e 9° episodio). Il nemico può essere una sorta di "casta" della società contemporanea (capitanata da Ghost?) che con alcuni "protagonisti" di rilievo sociale sparsi durante la serie (Dr. Hicks, i Vampiri, il mondo del cinema e la stessa Morte) creano il caos finale.

Così... idee a ca... so buttate sul pc in piena notte

Comunque la imposterei così (e se no, mica scrivevo 'sta roba).