il RRobe ha scritto:
Ma invece di dire: "abbiamo detto una cazzata" o "il personaggio non mi piace lo stesso ma è evidente che non era un errore di caratterizzazione", dovete tenere il punto dimostrando di essere veramente persone che giusto il telefilm tedesco degli anni '80 con le didascalie a ogni passaggio possono fruire.
"Il personaggio non mi piace lo stesso": all'inizio la preferivo a Carpenter (che in un paio d'albi in cui è stato maggiormente sviluppato ho apprezzato), via via mi è piaciuta sempre meno e meno ancora mi piace dopo questa svolta. Fin qui ci siamo.
"ma è evidente che non era un errore di caratterizzazione": e ci siamo anche qui. Però dovevate farlo capire già prima, intuire, che volevate caratterizzarla come affetta da disturbo bipolare o qualcosa del genere
Come dice Bertuccia prima di
Nessuno è innocente Rania dava una certa immagine di sé, poi zac, un'altra persona, altre reazioni, odio nei confronti di un amico ora sospettato di cui nemmeno prende in considerazione la presunta innocenza. Ok il coinvolgimento emotivo verso Carpenter, ma un tantino esagerato è parso. Poi alla fine dell'albo è evidente che sia lei dalla parte del torto, si scusa con Dylan? No. Lo fa nell'albo successivo? Ecco una spiegazione come quella contenuta in questo 384 lì ci poteva anche stare, invece nel mezzo ci sono tre albi in cui lei tiene il muso a Dylan e non viceversa, come se lui fosse in torto con lei e lei avesse seri motivi di rancore verso di lui. Almeno questo è quello che si è percepito leggendo, se poi alla luce del chiarimento in questo 384 questo dovesse spiegarsi con un senso di colpa mi sembra reso maluccio e non spiega l'atto - di cattivissimo gusto - di lei che punta l'arma carica contro Dylan.
Il risultato di questo comportamento, voluto come abbiamo appreso, è stato quello di rendere questo personaggio scostante, irritante e decisamente antipatico a molti lettori.
Se quello che si voleva era un mutamento radicale nei suoi rapporti con Dylan questo è stato fatto (e non mi dispiace sia chiaro, la liason sentimentale mi aveva stancato da subito), ma non caratterizzando al massimo della coerenza il personaggio di Rania.
Poi se noi Derrickiani digiuni dell'arte della narrazione non capiamo o apprezziamo va da sé che non ci meritiamo simili perle. Allora perché non tagliare la testa al toro e non mettercele nemmeno, dando più spazio alle storie in sé, saremmo tutti più contenti, noi nella nostra beata ignoranza e voi nel vostro genio potenziale, ma non misconosciuto.