Cravenroad7

Non so bene l'età media del fandom, ma di sicuro è fra i più grandi in tutto il mondo, anche perché possiede diverse sottocategorie (ci sono le creepypasta che si sviluppano su un personaggio, come Slenderman, Jeff the Killer, Eyeless Jack, Sally, ecc, altre che si concentrano sulla storia, come "L'esperimento russo sul sonno, poi le cartoonpasta, le gamepasta, le poképasta e tante altre) (Poi alcune di esse sono vere copia e incolla: avrò visto la storia di Jeff the Killer e del Suicidio di Squiddy rimaneggiata decine di volte).
Inoltre, non si può fare un crossover solo perché si vuole fare? Dylan ha ospitato un crossover con Napoleone su un suo color fest otto anni dopo la chiusura di quest'ultimo personaggio.

mamma mia....

Non così malvagio come si favoleggia, alla fine. Un 5 1/2 di simpatia.
Anche se rimane un prodotto piuttosto strano, dove si ibridano due serie senza portarsi grandi vantaggi/stimoli a vicenda.

Nel senso che il lettore medio dylaniato, per quanto abituato alle sperimentazioni sul CF, si chiederà quanto questa fosse necessaria, e troverà 2 storie su 3 fuori da qualsiasi contesto dylaniato, con riferimenti piuttosto ambigui alla serie Creepy Past, senza capirci quasi una mazza, sia del setting che dello spirito. L'istituto REM lo spilungone alla Nightmare before Christmas Ester e Qiro protagonisti Più che suscitare curiosità, questi elementi lasciano interdetti. E se dopo queste 3 storielle alquanto scarse il numero dei lettori di CP aumenterà di qualche centinajo grazie alle new-entries made in Dylan... sarà già tanto.

Il lettore di Creepy Past che invece per la prima (seeeh ) volta si affaccia a DD avrà l'impressione che non sia poi tutto questo granché. Un tizio che guarda una foto vagheggiando, fa il cascamorto sfigato ed ottuso, e non capisce nulla dello smart-mondo. Questo perché appunto le storie in linea di massima sono più legate allo stile creepastato che a quello del Nostro.
Io questa recente collana non la conosco, ma ammetto di trovare l'impatto un po' strampalato, come diceva il buon RKC ( ), tra la grafica cartoonescamente pucciosa e i contenuti un po' forti nel macabro. Ma si sa che gli "Young Adult" - qualsiasi fantomatica fascia di lettori rappresentino, ammesso che non siano pure loro una leggenda dal web - vivono un'età complessa di transizione, e se la spassano tra le truculenze dei teen-horror ed il tenerume alla Hello Kitty



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Sulle singole storie, con qualche S-P-O-I-L-E-R fra le righe :


L'uomo senza faccia

E' quella dove Dylan fa più la comparsa. Mentre prova a ricordare un ricordo forse mai avvenuto, e si ritrova a spasso nei panni di dodicenne scorbuticamente outsider all'interno di un teen movie con tanto di autostop a sorpresa, fuga nel bosco, spettro nel bujo, etc .
In pratica tutta la storia è basata sui suoi bisticci ed incomprensioni con la vispa tipetta Tammy. Non si capisce bene il pericolo paventato dai suoi genitori post-hippy anni '70s, ma in fondo non sono le spiegazioni il punto di forza di queste 32 pagine, che scorrono via velocemente e lasciano aperto un (buon) finale non consolatorio. Senza brillare ma di sicuro la migliore delle tre, anche per i disegni .


Amore sotto chiave

Non saprei dire se è la peggiore del pacco, ma di sicuro è quella più sfasata.
Si passa da un episodio leggerino da high school comedy, ad una deprimente love story stile "emo" dalle tragiche conseguenze, che tanto piacciano alle ragazzine anche nei tempi nostri. Muah...
In mezzo un Dylan allampanato e mollaccione che pare non capirci nulla di fanciulle instabili. Di scarsissimo spessore tutta la faccenda del lucchetto e dalla maledizione, che passa in secondo piano rispetto alle figure da cioccolatajo impotente/insipiente di Dylan o il pettegolame ciarlato tra liceali. Faccioni curiosi ed accattivanti, tranne Dylan, per come è disegnato.
Finale fatalmente amaro come un Bacio Perugina scaduto della propria ex, mandato giù assieme a stagnola argentata e frase sac-carina allegata .


Le voci dentro

Questa è la storia più dylandoghiana del trio. Ed infatti è anche la più banalotta
Insomma un creepypasta di cui non si sentiva la mancanza, in riesumazione. Perché sinceramente di "voci dentro" se ne sono viste a dozzine nelle avventure del Nostro, e queste non aggiungono nulla, tranne tutta la trafila di update coatti su portali criptati, download audio, provider occulti, host multipli, etc. La sindrome di Irma che fa la lezioncina canonica anche qui in pratica
Poca atmosfera, personaggi sbiaditi e poco simpa - a differenza delle due precedenti - con uno sviluppo molto didascalico: Dylan va a zonzo assistito fino all'ultimo dalla tipa che indaga per lui, ed alla fine inciampa sul caso clinico fino a fermarlo. Anche se in realtà è lui a far inciampare Jude con uno sgambetto risolutore - giuro che se il tizio fosse caduto su un qualcosa di acuminato ammazzandosi per la trecentesima volta avrei riportato l'albo in edicola dopo averlo cosparso di benzina .
Pagina finale carina e molto in linea con i classici horror dell'ultimo millennio. Disegni di un fumettoso piuttosto scontato - v. Qiro stile Gorillaz - e sinceramente non capisco come Qiro possa stazionare in un salotto sconfinato tipo villa di Briatore (p.67) e poi rifugiarsi in una cameretta 2x3m stile case-alveare a Shibuya.


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Alla fine non consiglierò di non comprarlo, ma se non morite dalla curiosità si può starne tranquillamente alla larga perché non ci si perde nulla. Io avrei preferito metterci una creepypasta sui riferimenti all'unità 731 nei Pokemon, ma maidiremai&banzai...



Esiste davvero, eh :
https://www.youtube.com/watch?v=iHTXi9QDvGc

Sarà che l'ho letto alle tre di notte mezzo sbronzo ma a me questa faccenda ha un po' spiazzato. Non sapevo dell'esistenza di creepy past, ora so che esiste (quindi se l'hanno fatto per questo motivo credo siano riusciti nel loro intento). Le tre storie sono a metà tra la c***ta adolescenziale e l'horror. Non riesco a dare un giudizio negativo, anche perché secondo me sono disegnate e colorate molto bene, specialmente la prima (mi ha ricordato quel gioco, whispering world, o qualcosa del genere, una specie di discworld con l'upgrade).
La seconda è la mia preferita. Riuscire in 30 pagine a dare solidità al personaggio della fidanzata rompiballe e passivoaggressiva non è facile. Molto realistico, a scapito di tutto il fantasy barocco che c'è intorno.
Mi ha inquietato. Non so se sono l'unico. Dopodiché continuavo a pensare "ma che cacchio sto leggendo?"
Quindi non so se dargli 5 o 7. Sono confuso.

Alla fine l'ho comprato e devo dire che l'ho trovato molto carino.
Ne basta uno però eh, sono a posto così.

C'è una chat whatsapp del forum?

Sì, anche se ultimamente di Dylan Dog si parla pochissimo

Ho mandato messaggio privato a Lord, ma non so se è spedito o meno. Fa schifo questa sistema dei messaggi sul forum Lord ti ho mandato numero, dimmi se lo visualizzi. Contattami là e ti aggiungiamo.

GP appare ed è subito polemica con la gestione del forum

Oh... allora? Che sono queste chiacchiere? Ordine e disciplina!

Graficamente promosso, per il resto sono d'accordo con la recensione del buon RKC. La prima e l'ultima storia si lasciano leggere, ma nulla di che. La seconda è terribile.

Mi sembra che questa più le altre serie "teen" della Bonelli non se la passino benissimo (personalmente seguivo 4Hoods e un pò mi dispiace chiuda col numero 6): sono curioso di vedere l'accolglienza che il pubblico darà alla linea matura della Bonelli... in caso di modesto successo, può essere che questo inneschi una completa revisione dell'approccio verso le nuove proposte.

lette le prime due storie, direi che questa testata non fa proprio per me, di conseguenza non mi permetto di giudicare un prodotto che non mi interessa e non è nelle mie corde, lo stroncherei troppo soggettivamente.
I disegni ovviamente sono in linea col target a cui si dovrebbe proporre questo Creepy Past, quindi si carini, ma troppo teen per i miei gusti.
Non mi aspetto nulla di diverso dalla terza storia, vedremo...

letta anche la terza storia, non posso che confermare quanto sopra

Bel Color Fest, e ve lo scrive un over 30 che non ha mai letto Creepy Past. Condivido quanto detto da rkc, la copertina di Giovanni Rigano ricorda gli Humor Fest ed è gradevole.

"L’uomo senza faccia" di Bruno Enna mi ha incuriosito ed è davvero gradevole. L'alone di mistero e il Dylan ragazzino, già utilizzato in altre storie del Color Fest. Ottimi i disegni di Rigano, caratterizzazioni curiosi forse un po' troppo da teen comic, ma mi pare di capire che i creepypasta guardano a quel target. Il personaggio misterioso resta tale e non c'è bisogno della spiegazione per capire di chi si tratta.


"Amore sotto chiave" fa molto Tre Metri Sopra il Cielo. Non l'ho trovata una porcata, disegnata sullo stile di Rigano, le tavole di Alberto Zanon sono un attimino più realistiche. Di Gregorio cerca di inserire i personaggi di Creepy Past nel contesto Dylan (lo scopro solo grazie a rkc). Mi è piaciuta, adolescenziale e creativa. Non so però se possa piacere agli adolescenti.


"Le voci dentro" è forse il racconto più legato ai creepypasta. Ottimo il personaggio di Arleen. Dylan fa l'indagatore e per il Color Fest questa storia va bene. Da non fan dell'altra serie ho apprezzato, anche se visto il tema più serioso, avrebbe forse meritato dei disegni più adulti. Zanon è troppo caricaturale. Una bella indagine.

Non comprerò Creepy Past, se l'intento era quello del Color Fest, con me ha fallito. Io mi sono fatto delle veloci letture e ho apprezzato. Ho speso i 4,90 euro e mi sono detto: "ho letto bene di peggio, anche su DD". Quindi, sarà il caldo estivo, ma l'operazione, forse sgangherata alla Piccoli Brividi, è stata divertente.

In effetti agginugo che se il Color Fest tornasse semestrale sarebbe un bene per la QUALITA' delle storie e per la tenuta della serie.