Arrivato finalmente l'argentato albo scintillante fin quassù, aprendo il pacco son rimasto quasi abbagliato
Copertina accattivante come lo stesso Cavenag d'altronde.
Copertina che poi va a citare ed omaggiare il mondo di Argento sia nel titolo, che negli animali dietro, spesso protagonisti dei titoli dei primi film di Argento, e infine il teatro sullo sfondo che sicuramente va a citare l'ultimo film degno di nota del darione, Opera.
Che dire, Storia piacevole alla fin fine, con vaghi sapori da vecchio Claudione d'annata e tenui reminiscenze da lontano passato glorioso...
Si poteva certo fare di più, ma come esperimento non si puo chiedere di piu dopotutto...
SPOILER
fra citazioni un po tirate via e personaggi quasi memorabili che però spariscono troppo presto, tipo il duplicatore di sogni o la baronessa stessa, tranne, la stessa nobildonna, ricomparire nell'incerto e ambiguo finale. (citazione a jack lo squartatore o forzatura della sospensione dell'incredulità in quel tanto discusso finale?!?) Forse solo confusione tra autori e disegnatore come già evidenziato tra l'altro per il lancio o non lancio di pistola di pagina 83...d'altronde, seppur abbia grande rispetto per il maestro Roi, a volte nei suoi disegni, in determinate scene, domina un po la confusione...stessa confusione poi che ho avuto nel capire tra tutte le donnine violente e affascinanti della storia chi fosse chi, in quanto, graficamente, erano tutte o quasi identiche.
Citando groucho e il suo lancio/non lancio, ho molto apprezzato la sua verve e le sue battute nei siparietti in tandem con dylan ..ed è questo il baffone che prediligo, colui che affianca il suo padrone capo e amico durante un indagine o una bella gita fuori porta.
Ciò che non gradisco invece, come al solito, è l'uso fastidiosissimo di Irma(che si contende il mio odio insieme a Rania), ma forse stavolta lo giustifichiamo con esigenze di trama dai...certo, poteva essere usata diversamente e in maniera meno ultratecnologica alla star trek, ma tant'è.
In finale, un Argento che sembra quasi aver assorbito i clichè della lezione del dyd vecchia scuola: citare piu fonti creando al contempo una miscellanea che dovrebbe, e avrebbe potuto, dar vita ad un unicum originale...che alla fine però regge poco in confronto a come per esempio uno sclavi sapeva fonderti tanti elementi diversi, culturali e non, creando al contempo però tanto, tanto, tantissimo spessore. Quindi piu vicino, ripeto , alla lezione chiaverottesca...ed è gia cosi un onore e una vittoria per il duo Argento/Piani, quindi chapeau!
In finale, non un capolavoro, ma promosso.
proprio perchè temevo il peggio da questo numero azzardo, il mio voto passa dal 6 al 7.
leonearmato ha scritto:
Raccapricciante l'errore grammaticale a pagina 78 (la seconda persona del presente indicativo di odiare è "odii" con due "i").
Uriarte ha scritto:
P.S. E' nella prima vignetta "... odi leggere ..."
(Io comunque non lo sapevo che si dice odii)
Assurdo. L'avevo riletta tre volte senza vederla. Sono proprio vecchio. E comunque hai ragione: si dice odii, pe distinguerlo da odi (voce del verbo udire). Refuso sfuggito a me quando scrivevo, ho controllato la sceneggiatura originale, e di quelli quasi impossibili da beccare. Porgo le mie scuse.
P.S. per quanto riguarda invece la diatriba ODI e ODII, taglio la testa al toro rivolgendomi al mio amico daniele professore di lettere:
"non si dice "ODII", le due "II" si usano nel caso l'accento cada sulla "I" . esempio- INVIO - AVVIO.
Su "ODIO" l'accento è sulla "O" , quindi si dice "CHE TU ODI".
per non confonderlo con "ODI" (ODERE) , si deve specificare l'accento, Grave nel caso di ODIARE, che è quindi diverso dall'accento Acuto di "ODERE".