Cravenroad7

Già: un'ottima storia, adeguatamente disegnata (ed è quasi una novità, di questi tempi) e scritta benissimo, con stile da feuilleton, dal mai troppo compianto Morales. Di Morales mi è piaciuto tutto quel che è uscito sulla testata – con la parziale eccezioni di Angela, lettura godibile ma non troppo incisiva –, ma credo che questo sia probabilmente il suo lavoro migliore per la testata. Da non perdere, a mio parere.

Occhio che il Martin Mystere in uscita fra due mesi conterrà una storia di Morales. Lo ricordo perchè ho sempre pensato che le sue storie del BVZM fossero finite.

Angela l'ho saltato, cosa che non farò col Martin Mystère di giugno.



Io ho preferito, di poco, Ritorno a Berlino, ma penso soprattutto per via dell'atmosfera noir.

...idem con ostregheta + verdammt!

Nel senso che la storia veneziana è molto bella, ma non arriva ai livelli di Ritorno a Berlino.
Questo Giochi di Potere ha quel certo non so che di didascalico e romanzesco d'appendice nell'andatura, la narrazione un po' troppo lineare, un solo punto di vista, da oggi a domani... tranne qualche scossone/lacuna ellittica (leggi: cesura improvvisa, di gran classe, va riconosciuto). Comunque sia Morales vale sempre l'acquisto, ed ogni volta è un piacere "mettersi in contatto" con lui tramite le sue pagine.

Bella l'ambientazione, ma io ho un debole per il fascino dell'Europa del '500, la Serenissima e Costantinopoli non fanno eccezione, e quindi ci vado a nozze di mio.. per quanto i disegni siano più concentrati sugli interni e non siano questo gran vedere. Il Ponte dei Pugni, poi, è uno dei posti da cui passo sempre quando sono a Venezia, per raggiungere la zona Malcanton o le Zattere dei Gesuati/San Basegio.

Il protagonista è un duro mediamente interessante nel suo percorso post-cinico; da Niccolò mi aspettavo qualcosa in più, vedendo la fine che fa e come spira. Bene anche la spirale spia-fotte-spia-fotte-committente2facce nel meccanismo dell'intrigo, anche se per scioglierlo ci vogliono spiegoncini su spiegoncini. Isabella donna particolare, ma non si è osato abbastanza nel svilupparla. Finale annacquato alla Maruzzella in salsa levantina. Carino l'omaggio alla copertina de Gli Uccisori.

S'CIAVO DA ALOHA

Cos'è? Non vedo nulla

Leonearmato si è convinto di essere lui il protagonista

C'era un problema con i link, ho sistemato la MIA storia

eh si, direi che dal titolo e dalla copertina è proprio la tua

Ho preso stamani lo speciale L'inquisitore. Sono solo ad un terzo dell'albo ma mi sento già di esprimere un parere: Antonio Lucchi è il mio disegnatore Bonelli preferito. Qui fa anche da colorista e il risultato è sorprendente. Mi aveva stupito con la sua prima storia di Adam Wild dove nelle sue tavole si sentiva il profumo dell'Africa, si percepivano le tenebre della notte africana. Con L'inquisitore siamo al capolavoro assoluto. PS. Anche la storia è partita molto bene (ma con Manfredi si va sul sicuro...)

Letto Leone, impossibile da giudicare. In pratica è il primo numero di una miniserie poi forse abortita.
Seguon SPOILER
Arrivato all'ultima pagina mi aspettavo la scritta CONTINUA invece di FINE. Il nucleo principale della storia dovrebbe essere la morte del fratello e relativa vendetta, invece riguardo questo si arriva alla fine con un grosso punto di domanda e tante cose che promettono di venire, ma non verranno (a meno che non ci sarà un altro volume di questa collana a lui dedicato). Mah, peccato perché fino a circa metà albo mi stava anche prendendo.
Disegni di due autori molto altalenanti, anche per forza con due stili differenti. Ho preferito quelli più cupi e sfumati.

Io invece ho recuperato il n. 31, Il prezzo dell'onore (Accatino-Bacilieri) e mi sento di sbilanciarmi con la parola capolavoro. Questo è un romanzo a fumetti prestato all'edicola. Storia fantastica, disegni di una potenza incredibile. Raramente ho visto personaggi a fumetti colpiti da proiettili disegnati così bene.

Questo potrebbe essere uno dei migliori di tutta la serie.

Il prezzo dell'onore è sicuramente tra le migliori storie della serie. Ho adorato il contrasto, ai miei occhi quasi leoniano, tra il cinismo dei testi di Accatino e i disegni grotteschi di Bacilieri. Tra l'altro sta per essere ripubblicata in volume da libreria.

Il rianimatore è un piccolo compendio dei dialoghi da B Movie. Irritanti. Peccato perché la parte storica è molto intrigante e suggestiva.

L'inquisitore è un capolavoro grafico. Disegni e colorazione, di Antonio Lucchi, sono una gioia, un tripudio per gli occhi. Complimenti all'artista.