Cravenroad7

Si dice in giro (in realtà comixarchive) che anche le miniserie starebbero per chiudere e che HellNoir sarebbe l'ultima miniserie ad essere pubblicata. E' secondo voi una notizia veritiera oppure no? Anche perché mi sembrava che ci fossero già altre miniserie in lavorazione (se non ricordo male uno della Barbato in cui riprendeva il protagonista del suo libro Mani Nude). Che ne pensate?

Dovrebbero tornare i romanzi.

Ah bene. Forse meglio così, almeno per me, così non devo aspettare 3/4 mesi per leggee l'albo . Grazie Skeletor!

Dopo Hellnoir 4 esce il cartonato di Tex, facendo parte anch'esso della collana romanzi a fumetti (n 23)
Poi...

http://www.sergiobonelli.it/gallery/38410/Magazine-e-mini-miniserie-.html

un estratto dall'articolo:

Altre “mini-miniserie” sono già in lavorazione, anch’esse firmate da grandi autori di Casa Bonelli. Racconti che, nel 2016, vi permetteranno di spaziare dal Selvaggio West ottocentesco all’America del Proibizionismo, dall’isola di Cuba prima della Revoluciòn ai mondi oscuri e immaginifici della fantascienza “steampunk”. Ma abbiamo detto 2016, quindi, per saperne di più, non vi resta che attendere la nostra tradizionale anteprima... dell'anno che verrà!

Meglio volume unico con periodicità tri/quadri/semestrale, per quanto mi riguarda
Dovrebbero costare meno si spera (non credo che con foliazioni simili a Hellnoir abbiano il coraggio o la pazzia di mandare in edicola albi a 14 euro)

meglio volume unico, io hellnoir non l'ho disprezzato ma per una serie di concause mi sono fermata al n.2.
quando leggo non mi ricordo niente del numero precedente, sono stanca, ho all'attivo altri mille fumetti e confondo storie e personaggi.
è chiaramente un mio limite, forse dovrei acquistare tutte le uscite e poi leggerlo insieme, non lo so.
so solo che faccio una marea di fatica a collegare fatti e avvenimenti e se la storia si sviluppa su mondi semiparalleli, con salti temporali nonno, padre, figlio, nipote, zio per me è finita.
magari in seconda battuta recupero gli albi mancanti.

Anch'io ho lo stesso problema: leggo troppe cose e non rileggo quasi mai, quindi non riesco a ricordare con precisione quel che è successo negli albi precedenti. Nel caso delle miniserie, le leggo solamente (se riesco, in un'unica seduta) quando ho in mano tutti gli albi che le compongono. Così facendo, me le gusto enormemente.

Letto tutto d'un fiato solo dopo l'uscita del 4º albo! In questi mesi ho cercato di non leggere niente a riguardo per evitare spoliler, neppure l'editoriale.

POSSIBILI SPOILER---------------------
La storia mi è piaciuta anche se ho apprezzato di più le vicende di Mel a Hellnoir piuttosto che quelle di Cassie a Chicago (mi pare). La divisione la trovo in maniera identica anche nei disegni: spettacolari quelli più cupi di Hellnoir (bellissime tavole fatte solo di ombre e campiture), disegni belli ma in linea con i più recenti di Freghieri gli altri.
Come già detto da altri, il personaggio di Mel è pieno di cliche, ma la storia scorre piacevole, forse grazie anche a quel pizzico di sovrannaturale. I deam sono una trovata interessante e danno al noir qualcosa di diverso e nuovo (ovviamente limitato spalle mie letture).
Le copertine mi sono piaciute, 2ª e 3ª su tutte.

La prima impressione che ho avuto è che se fosse stata una miniserie classica di 12 numeri non mi sarebbe dispiaciuto.
D'altra parte ho trovato un po pesanti i richiami a quello che è successo negli albi precedenti. Se fosse stato concepito come albo unico probabilmente in 300 pagine ci sarebbe strato tutto e sarebbe costato la metà di quanto è costato ma avremo avuto solo una copertina =\
EDIT: Cassie vi ricorda la Arcuri?

Condivido il ragionamento sulla difficolta' nell'attesa in riferimento a una miniserie,e le varie uscite.
Non a caso,ho aspettato di avere tutti gli albi di "Hellnoir" per cominciare(e finire)la lettura.In una giornata.

Il risultato e' sicuramente positivo.Pur non mettendosi in evidenza per originalita',creativita'...la storia di Ruju si rivela essere godibile,piacevole e a suo modo appassionata e appassionante.Sfruttando tutte le citazioni possibili,tutti i cliche' del caso...spaziando da "Sin city",che resta il riferimento massimo di "Hellnoir" sia per quel che riguarda l'ambientazione che i personaggi...ai romanzi di Chandler,o Ellroy,al cinema noir.

L'ambientazione e' di grande impatto visivo,merito di un lavoro perfetto di Freghieri nella rappresentazione di un mondo a parte molto ben definito e dettagliato in tutte le sfumature.
Ruju a suo agio come sempre quando c'e' da parlare di mostri con i nomi piu' svariati,il che in passato e' stato magari piu' negativo che positivo.
Melvin e' un personaggio che abbiamo visto tantissime volte,ma non per quanto non riusciamo a creare una certa empatia.
Dal punto di vista narrativo,la divisione dei due filoni principali e quindi di location si rivela arma a doppio taglio.Positiva nello spezzare il ritmo e dare una dimensione in piu' al racconto,negativa nella gestione dei tempi e di una certa coerenza nello sviluppo di tutte le trame e sottotrame principali.

Tuttavia,ci si diverte abbastanza.La serie e' ben fatta,divertente e con spunti assolutamente degni di nota.
Non so se avra' un seguito,ma nel caso mi farebbe piacere.

L'ho letto tutto d'un fiato per riprendermi dallo shock provocatomi dalla lettura di Zenith 666.

SPOILER

Le atmosfere sono affascinanti e i disegni sono perfetti nell'intento di creare quel mood. Svariate le idee che mi hanno colpito positivamente e rendono questa miniserie degna di nota, come quella di base di un ex-inferno tenuto aperto poiché dimenticato, o del legame tra padre e figlia creatosi per l'aver condiviso un momento tragico e violento. Ma soprattutto quella della "corruzione dei demoni", che una volta affiancatisi ai vizi degli umani, vi si sono adeguati.
Ottime anche le copertine.
Gran bella lettura in definitiva, che non mi ha deluso.

Detto fra noi usciranno nuove avventure, non so se sotto forma di un'altra mini o di speciali.

Notizia positiva. Evidentemente ha riscosso successo.

Spiace vedere solo 4 pagine dedicate a Hellnoir, di cui solo una dedicata a veri commenti sulla serie. Spiace perché credo sia un ottimo prodotto. L'ho letta solo ora, tutta d'un fiato, come di solito faccio con le miniserie (perché capisco che sia frustrante e difficoltoso leggerla in modo spezzettato).

Tempo fa lessi in questo thread degli abbondanti clichè presenti, ma francamente, non li ho trovati così eccessivi. I rimandi ci sono, chiari e voluti, ma la vicenda si dipana in modo originale, con trovate che funzionano. Il soggetto ha un buon tiro e alcune scelte di sceneggiatura di Ruju le ho trovate davvero di alto livello.

Di Freghieri che dire, io sono di parte, però ha tratteggiato una città infernale in modo magistrale. Lo stacco tra le atmosfere ombrose alla Sin City di Melvin con quelle piene di chiari del mondo di Cassie ne è un esempio. In alcune vignette, ha un pelo tirato via alcuni volti, ma si tratta davvero di poca roba, anche perchè poi ci sono tavole che ti tolgono il respiro.
Ruju mischia noir, poliziesco e sovrannaturale calibrando tutto col bilancino e l'erotismo di cui gli autori condiscono il tutto ne è la ciliegina sulla torta. E Freghieri, in certe cose, è maestro: le sue donne mi fanno venire una voglia...
Peccato per la prima copertina, non la vedo per nulla di impatto, molto minore delle altre tre e lo reputo un errore grave, perché la cover del numero 1 è quella che deve rapire l'occhio, sin dal primo sguardo.

Oh, poi, non so a voi ma quando ho letto di Asmodeo, non ho potuto far altro che pensare a questo Asmodeo E vedendone le fattezze, magari non è casuale...

Complice l'isolamento forzato, per avere qualcosa di nuovo da leggere ho preso tutto saguaro, ut, coney island e, ovviamente, hellnoir. Premetto che li ho presi tutti di seconda mano, solo perché ho deciso che voglio avere tutte le serie concluse di casa Bonellidi, non perché ci fosse qualche chance che mi potessero piacere. E infatti, QED, ho letto tutti e quattro i numeri di Hellnoir oggi, e credo di poter affermare con certezza che è una delle cose più brutte che io abbia mai letto. Ho letto qui molti commenti sui cliché. Umberto Eco, parlando di Casablanca, disse, a favore del film, "due cliché fanno ridere, cento commuovono", evidentemente, però, da cento in poi fanno ridere di nuovo! Non ho mai letto in vita mia una tale sfilza di frasi fatte, banalità, citazioni trite e ritrite (in Bonelli sembra che calderon de la barca abbia detto solo la frase "la vita è sogno", oppure Nietzsche abbia solo detto la frase sull'abisso, non se ne può più!, ovviamente se una macchina va su uno sterrato "si rompe un semiasse", eccetera eccetera). Salvo solo la scelta di rappresentare il personaggio di Melvin Soul (Ah!), padre di Cassandra (doppio ah!) con le fattezze di Viggo, mio attore preferito (tranne nella copertina del numero 1, dove ovviamente è completamente diverso) e alcuni disegni molto interessanti di Freghieri (unico motivo per cui l'ho preso, dato che a me come scrive Pasquale non è mai piaciuto, in nessuna testata, e in nessuna miniserie), accompagnati però da altrettanti scivoloni, retini fastidiosi compresi, specialmente perché usati senza alcuna coerenza tra una vignetta e l'altra. In sintesi, soggetto bocciato, sceneggiatura bocciatissima, disegni metà e metà. A proposito di copertine: nella seconda il protagonista nemmeno c'è, nella terza è minuscolo, nella quarta è di spalle. Veramente un'ottima idea. Sorvolo sul fatto che si sia cercato di costruire un intero universo basato su diaconi, principi, guerrieri, eccetera, e che per me, a causa della brevità dovuta ai quattro numeri, ha creato solo confusione e una accelerazione finale veramente inopportuna. Ah, quasi dimenticavo, doppio errore disumano nel terzo volume, pagina 40, terza vignetta, "higway" scritto entrambe le volte senza la seconda acca. Un personaggio si chiama Professor Obenbach, e già il nome basterebbe, ma ovviamente mentre parla, suona la campana e dice "la lezione è finita, continueremo la prossima volta", come tutti i bravi professori in casa Bonelli). In ogni caso, per me sarebbero bastati i deteriori cascami sincityani a decretare la bocciatura. In ultimo, sia la presentazione del primo numero firmata da Pasquale ipse, sia gli altri tre editoriali sono da codice penale. Massì!