Cravenroad7

Non ho letto il Maxi (e non lo leggerò, perchè da tempo l'ho abolito), ma ritengo che Dylan non abbia bisogno di nuove trashate, volontarie o involontarie che siano.

Di quelle ne abbiamo già fin troppe.

Non ho letto ma parlo.

Possibili SPOILER

Aspettavo Porretto-Mericone e invece la gradita sorpresa ( relativa perché stiamo pur sempre parlando di Bruno Enna) arriva dalla terza storia: accattivante, potentemente horror nelle sequenze oniriche, enigmatica per 2/3. Solo nel finale cala leggermente, perché si riesce a intuire qualcosa appena prima (i genitori con gli occhiali da sole), ma nel complesso buonissima. Peccato per i disegni, ma delle 3 è comunque quella meno penalizzata dallo stile del dinamico duo. Omaggio grafico al l'irreprensibile maggiordomo interpretato da Anthony Hopkins in "Quel che resta del giorno".

Horror Express: non ho capito il titolo, vabbè. Incipit interessante, poi via via sempre peggio (complici anche i peggiori disegni di questo Maxi) ma è il duello finale ad affossare definitivamente la baracca. A Simeoni piacciono le ghost stories evidentemente, ma stavolta non ci siamo proprio. Carina comunque l'idea del diorama.

Final Cut: volutamente esagerata e sopra le righe, chiarissimo il messaggio, ma la storia funziona a corrente alternata. Non la boccio, ma le aspettative erano altre.

Anche per me nettamente la migliore. Sarei curioso di sapere se sia una storia recente o già pronta da anni. Nel primo caso Dylan Dog ha solo da guadagnare se Enna torna a scriverlo, come già ho avuto modo di sostenere. Mi è piaciuto quasi tutto (sorvoliamo un po' sui disegni), quindi esagero e voto 8.
Grazie a questa storia voto quindi accettabile per l'intero Maxi, ma è l'unica propriamente meritevole.

Anche per me quella di Enna è l'unica che supera ampiamente la sufficienza, ma tra la storia di Simeoni e i disegni non si riesce ad arrivare alla sufficienza.

Sulla copertina chiedo l'aiuto del pubblico. Soprattutto guardandole tutte insieme, io non ho capito quale è l'intenzione. Quale è l'idea. O se ce l'hanno un'idea. Non ho idea di dove vogliono andare a parare, se sono continui tentativi più o meno abortiti, se sta ancora cercando la quadra, boh

Tre buonissime storie a mio parere nessuna preferibile alle altre ma tutte e tre apprezzabili per qualcosa.I disegni raccontano classicamente,le sceneggiature pure e per sei eurini e qualcosa è grasso che cola in ogni caso.Mi ha impressionato molto la prima storia,a dire il vero.Molto violenta,la più violenta che o visto finora in DD.

Molto bella la terza storia, da sola vale l'acquisto del maxi, anzi voglio proprio dire chè è la migliore storia che leggo da tempo su dylan.

Bella anche la prima per me, quella di simeoni un totale disastro.

Bassissimo il livello dei disegni, ma vabè non è che mi aspettassi altro.

lette le prime due:

final cut: partivo con buone aspettative vista la coppia di sceneggiatrici, aspettative purtroppo completamente mancate. Si parte (e si continua) con una serie di stereotipi che così tanti messi insieme non li ho mai visti fino alla conclusione di una storia banalotta... con tanto di ulteriore stereotipo finale

horror express: a parte il titolo che non c'entra una mazza, solite storie di fantasmi di Simeoni con alcuni passaggi che proprio non ho capito o ho trovato troppo forzati: ad esempio perchè chuck va nel diorama con tutto il corpo e invece Dylan si sdoppia? Anche questa bocciata.

sui disegni ho poco da dire: M&G mi ricordano i primi albi di DD letti da ragazzino, non ce la faccio a criticarli

letta anche la terza: molto molto bella, finalmente una storia con il Dylan che piace a me, costruita bene, con un ottimo ritmo, con un bel finale. Visto che non ha nessun riferimento al ciclo "old boy" io l'avrei piazzata sulla serie regolare, non perchè il maxi deve essere il contenitore degli scarti, ma perchè avrebbe rotto la monotonia degli ultimi (brutti) albi.

a me questo Maxi è piaciuto
voto 6,5 alla prima, 7 alla seconda e 7,5 alla terza

Un maxi non particolarmente brillante per quanto mi riguarda,che porta con se una delusione per la prima storia...sulla quale c'erano legittime aspettative.

"Final cut",carino e attuale il messaggio.Meno bene la storia tutta.

"Horror express" male male male.

"Il feroce desiderio" la migliore del lotto.Pur con qualche calo,la storia scorre e in maniera abbastanza convincente verso un finale ben gestito.

Un Maxi che parte male: la copertina di Accardi si addice più a un Color Fest Humor. L'immagine è caircaturale all'eccesso, con in particolare il corpo della ragazza totalmente sproporzionato. Per un Maxi serio forse un disegno più attento alla realtà non sarebbe male.

"Final Cut" aveva un soggetto ottimo e grazie alla presenza di Stefano Santoro le tavole del vecchio Montanari non sono male. Anche se l'occhio di vetro di Freman non mi è piaciuto per niente. C'è tanto splatter a rendere gustosa questa storiella sul classico serial killer in cerca di visibilità e il mondo dei social. Brave Rita Porretto e Silvia Mericone, anche se ci sono forzature un po' generaliste. Dalle frasi degli arristati del flash mob, all'intervista della giornalista alla vedova. Vi stanno sulle palle le giornaliste stile Studio Aperto? Ok, siamo in tanti, ma così mi sembra un po' forzato. Poi la presenza di un simil Meluzzi psichiatra da salotto e don Mazzi che vuole accogliere la pecorella smarrita: forse è un trash estivo che come per certi film, sono troppo vecchio per capire. Divertente il finale alla Tarantino.


"Horror expresse" vede un Gigi Simeoni sottotono così come Montanari e Grassani, specie nei volti. L'adolescente protagonista cambia faccia e altezza a seconda delle scene. La storia è mediocre, nonostante l'idea originale del Diorama che si proietta nella realtà. Le tavole di M&G non aiutano a dare il giusto impatto alle tragedie che si susseguono, specie quella del bus accartocciato e il treno nella casa. Dylan, Bloch, Groucho e la Trelkovski sono in forma, ma è il complesso a deludere. Peccato, perchè con un'altra gestione si sarebbe potuto far un lavoro egregio.

aggiungo e chiudo: copertina imbarazzante

Mandavero, nel senso letterale del termine: quando l'ho preso in edicola, veramente ho percepito un senso di vergogna strisciante, davanti agli altri avventori, a 38 anni suonati nel comprare una cosa che si presenta in questa maniera da bimbiminkia coi gessetti. Se avessi preso degli stickers di Hello Kitty sarebbe stata più disinvolta, la scena, spacciandoli per regali a qualche nipotonza...