Cravenroad7

Ma ci sono solo io come forumista, non è un grande sforzo

storiella mediocre anche per me...
in quanto a incongruenze, a parte il discorso del sopralluogo al cimitero nel giorno sbagliato e il cappio in centro stanza, su cui si può anche sorvolare, non ho proprio capito che cavolo ci fa Timmy la dentro... la Trelkowsky (tra l'altro da quando Dylan la chiama Maria?) dice a Dylan che entrerà dentro il sogno di Benson, quindi il bambino che c'entra? mi è sembrato un escamotage (sbagliato) per infilarci a forza una continuity con l'albo precedente...
fortunatamente il Brindisi retinato non l'ho trovato così brutto come altri, anche se anch'io lo preferisco senza...

Seconda prova di fila del simeoni che riesco a digerire...certo, qui c'è voluto un po più di alkaseltzer rispetto alla precedente, causa qualche piccolo sbavatura qua e là...ma dopotutto, come rammentava l'utente Tom Simone, che fumetto sarebbe senza un po di sospensione dell'incredulità?!? Magari piu che a evidenziare la storia del ...ma va bene cosi, non mi ha poi cosi inficiato il proseguo della lettura.
Continuity raffazzonatella a parte (anche se il gioco del paradosso temporale infernale con il bambino ha un suo interesse) non mi ha deluso poi cosi tanto...certo, come per la precedente (che le era senz'altro leggermente superiore) non ci troviamo innanzi al capolavoro che noi vecchi aficionados bramiamo ardentemente, e che forse non arriverà mai, ma sicuramente una storia dignitosa, una storia d'amore con un linguaggio tutto suo ma che strizza l'occhio alle radici del personaggio facendocelo scorgere e ritrovare , rispetto a certi buchi nell'acqua metatestuale di molte storie passate del nuovo corso e magari ad opera dello stesso simeoni...che forse, come notato anche dal buon Rkc, se si tiene lontano da robaccia come l'insulso Carpenter e l'odiosissima Rania, riesce a mettere a fuoco meglio l'universo di dylan e le sue antiche movenze.
Ormai le nuove storie (salvo piccoli gioiellini billottiani, ambrosiniani e ovviamente ritrovati/sclaviani), seppur nel recupero di certi stilemi del passato, hanno un ritmo e linguaggio da serie tv (vedasi in questo numero lo scambio di battute tra dylan e la trelkowsky, o l'incursione al cimitero etc etc) lo noto da parecchio...e a malincuore o no ci ho fatto il callo, e pian piano ho iniziato anche ad apprezzarne alcune caratteristiche; questo non significa certo che debba bermi tutto zitto e mosca...sono sempre pronto a stroncare chicchessia senza pietà qualora dal mese prossimo ricadessimo nella melma piu nera (e vista la sinossi del prossimo albo c'è da temere ), ma se si riesce a mantenere perlomeno i ritmi visti in queste ultime due storie posso ritenermi soddisfatto.
Indi per cui posso anche sbilanciarmi in un buono che viene dalla summa per la sufficienza della storia e il medesimo voto per i disegni di un brindisi sperimentale e cover in acido di cavenago.

Se i calli crescono troppo si trasformano in collinette abusive per soggiorno acari, ocho
A parte queste mutazioni bio-invasive, che gli autori correnti siano infatuati del modo di sceneggiare le serie tv più recenti - diciamo dell'ultimo decennio, per sommi capi - mi pare ormai assodato. Per me Dylan come personaggio/impostazione è per sua natura un po' refrattario a questi stilemi, privilegiando il discorso della storia fine a sé (entro le 94pp), scollegata e scollegabile a piacimento. Vedremo meglio quando si tratterà di aver sotto mano la famigerata saga della meteora dylaniata...
Per adesso posso dire che Chiaverotti si sta impegnando abbastanza bene in questo genere di impostazione sulla nuova serie di Morgan Lost, dopo qualche zoppicamento sfasato iniziale... anche se si vede che non è proprio il suo genere di scrittura, e deve rifarsi (ai limiti del pedissequo calco) ai suddetti serial per trovare un andazzo quagliante in 60 pagine appena, perdendo parte degli elementi base del suo tipico stile, riconfezionato per la bisogna.


DULCINEUS IN FUNDO...
OT SIMIL-CHAT ( )



Tutto liscio naturale, nessuno "sforzo". E se dicessi per lusingarti che "sei l'unica & sola", molto probabilmente non mi crederesti, come l'ultimo dei dongiovanni da strapazzo alla coque(tte), incantato sul suo discutibile repertorio .

E tra l'altro non è mica vero che sei l'unica gynomata XX a scrivere qui sopra. Tutti gli utenti, anche i più duri&puri del ramo XY, hanno sempre una parte femminile che viene a galla a più riprese. Ci sono stati diversi episodi, inconsci, dialettici o trolleschi in proposito sotto gli occhi di tutti. E se ti può consolare, io preferirei sempre e comunque l'input distinto della tua singolare femminilità, per quello che/come scrivi...dato che ci limitiamo solo a dei caratteri su tastiera alla fine, e loro eventuali affinità.

ALOHA LA PROSSIMA VOLTA LO SPEDISCO A MARIA DE FILIPPI

Grazie

Tranquillo wolk... I calli li ho già da parecchio per il troppo camminare a piedi quassù tra i prussiani che ti devo dire, speriamo che questo nuovo "ritmo" acquisisca un suo perché durante il passaggio di sta benedetta meteora.. Io auspico un fine nuovo ciclo con il traguardo del numero 400 (albo con cui mi fermerei definitivamente anche io) magari con un apocalittico finale in cui QUESTO Dylan ci lascerà le penne immolandosi per il dannato multiverso... Dopodiché, o si chiude baracca e burattini, oppure si ritorna stancamente al vecchio Dylan pre spazio profondo. Chi vivrà vedrà. dobry wieczor!

dopo il 400 si chiuderà il ciclo e DD (inteso come testata) cambierà completamente. Infatti grazie al passaggio della meteora Dylan acquisirà dei superpoteri e la testata diventerà "The Amazing Dylan Dog". Dylan assumerà una doppia identità e Groucho sarà l'unico a sapere del segreto. Rania si innamorerà del Dylan supereroe, Carpenter cercherà di catturarlo, il villain all'americana c'è già (Ghost).
Dopo un cinquantinaio di numeri anche Bloch verrà a conoscenza del segreto e Rania inizierà a sospettare qualcosa senza però avere la prova schiacciante.
Ovviamente il tutto si svolge in un universo alternativo, giustificando quindi come corretto anche il futuro di "Spazio profondo" e ovviamente tutti i vari errori che si sono creati negli anni riguardo al passato di Dylan sono giustificati da vari universi alternativi che possono cambiare anche di pochi dettagli uno dall'altro.

Non oso ipotizzare quale superpotere potrebbe avere Dylan, qualcosa di estensibile.

A me in realtà la storia non è dispiaciuta.
Non sostengo che sia un capolavoro, ma nemmeno da 5.
Del resto, riguardo i buchi di sceneggiatura, "Il ritorno del mostro" ne aveva uno bello grosso, pur colmabile considerando (fuori da ciò che è narrato nella storia) il rullo di vicenda, il contesto non attuale e i pregiudizi dei giurati. Per me quella rimane comunque un'ottima storia, anche se occorre compiere un certo sforzo per trovarla plausibile.

Tornando in tema:
- molti refusi degli ultimi anni (compresa questa storia) mi sembrano più da attribuire ad una ridotta supervisione nella testata, magari anche per incomprensioni tra sceneggiatore e disegnatore;
- la trama è lineare per certi versi e ingarbugliata per altri, ma si può ridurre a: una coppia si suicida, indubbiamente in uno stato di alterazione mentale, quindi i fantasmi di marito e moglie non conservano un preciso ricordo di quanto sia successo e nessuno di loro ricorda la propria morte, forse anche per l'influenza del fantasma impazzito. Nel momento in cui marito e moglie si decidono a rivolgersi a Dylan le 3 realtà (vera quella in cui entrambi sono morti, false le altre 2) cominciano a fondersi (cosa che in effetti mi pare eccessiva);
- Il "sogno" in cui è intrappolato l'uomo si trova dentro una dimensione in cui si trovano anche altri "sogni" (compreso quello del bambino, che è al di fuori dell'edificio);
- il ragazzo è morto quando nessuno poteva aiutarlo semplicemente perché se qualcuno avesse potuto aiutarlo non sarebbe morto in quel momento;
- Dylan risolve il caso e tanto per cambiare non lo paga nessuno: 3 interventi al prezzo di 0.

In tutto questo appare confusionaria a livello di testata la gestione dei personaggi ricorrenti: la Trelkowski per esempio, rispetto al recente Color Fest ma anche a Dopo un lungo silenzio.
La sola risposta plausibile sembra essere Ascensore per l'inferno.

Apprezzo molto Gigi Simeoni e ne "Il tango delle anime perse" non delude.
Bruno Brindisi sui suoi standard, così come Gigi Cavenago, autore di una bella copertina, in tema.
La storia è tradizionale e sarebbe potuta finire anche sull'Old Boy.
.
Quest'ultimo buco di sceneggiatura rovina un bel po' la buona storia. Ottimo l'intermezzo al cimitero, per nulla pleonastico.
Groucho e la Trelkovski si contendono il ruolo di spalla comica: non si sta riducendo un po' troppo a macchietta l'anziana medium? C'è già Wells in un ruolo simile...
Sufficienza alla fine? In forse.

Nella storia viene detto che esistono due realtà.
Non è che Dylan non trova le informazioni di cui ha bisogno, è che le informazioni di cui ha bisogno sono disturbate dall'anomalia.

Un coacervo di cliché e di banalità, Dylan non mi piace fi dall'inizio. Accetta un caso che mai avrebbe accettato normalmente, ammazza zombi tanto per gradire e ci sono sempre degli spiriti inquieti... Yawn! Antipatico anche il richiamo all'albo precedente, che non ho letto. Mi è piaciuta solo la caratterizzazione della morte, più bastarda del solito, però non amo una morte gentile con cui fare patti. Buoni i disegni di Brindisi, non si discute. Insomma, 5 o mediocre e sono generoso.

beh il caso lo accetta perchè costretto, visto che il tizio minaccia il suicidio... quello non lo vedo così scandaloso

Non sono d'accordo, tant'è che lascia intendere che si sarebbe suicidato comunque