Cravenroad7

Sicuramente non la fine della serie. S'intendeva la fine di Myrna, protagonista degli albi più belli di Julia. E da un lato come dargli torto, gli albi di Myrna cominciano ad essere tutti uguali (sebbene e cmq i migliori). Forse inserirà un altro villain altrettanto affascinante da far tornare periodicamente. Forse ce l'ha gia in mente o l'ha addirittura già scritto. Ma quando muore Tim? Non lo sopporto proprio.

In una serie dove tutto è uguale, può morire il nemico numero uno?

l'ultima storia è buona anche se rispetto alle altre storie con myrna ha meno mordente, mi sembra che il personaggio di myrna sia stato sfruttato ampiamente, non hanno certo lesinato le storie con lei protagonista, ci sta che a un certo punto venga eliminata...

Ma allora fate fuori anche la nonna!!!!

mi ha toccato particolarmente l'ultimo numero, una storia di ragazzi difficili, e forse ripensandoci ho avuto momenti difficili anch'io...
per quanto riguarda l'aspetto musicale dell'albo, trovo un po' incredibile che un pischello di oggi ascolti howie b che è un deejay anni 90, più in generale trovo difficile trovare un dialogo sulla musica dato che i quindicenni hanno la tendenza a pensare che la musica che ascoltano la conoscono solo loro, non credo vogliano intrusioni da parte di un adulto...

"Disarmati": Mio dio, 40 pagine di shopping, discorsi vacui e scene di karate. Ma quando inizia la storia vera? Ho capito introdurre la storia, il contesto, ma qui ci manca solo lo spentolare della portinaia di un remoto personaggio a completare il niente di questo albo.

Seguono SPOILER

Mi aspettavo di leggere in Disarmati un buon thriller con Julia e la polizia di Garden City che danno la caccia ad una coppia di giovani assassini, sul tipo di quelli de La rabbia giovane (Badlands) di Malick. Invece quasi metà dell'albo è occupata da una stucchevolissima storia parallela da sitcom: riusciranno Julia & Tinamica a salvare l'avvocatessa single dalle fauci del bieco seduttore? Con tanto di Sex and I love shopping in the City. Una commediola troppo riempitiva che troppo smorza la tensione.
Voto 5 e non meno perché comunque Berardi sa darci qua e là dei buoni dialoghi e qualche sequenza che resta impressa, come l'omicidio del vecchio, la scena col bambino sul fiume (che mi pare ispirata a una de La promessa dell'assassino di Cronenberg) e soprattutto il volo della ragazza insieme a quello del falco. Ma c'è pure una Julia che davanti ai genitori dei ragazzi, al dipartimento, si mette a fare la lezioncina di criminologia senza che nessuno, manco Webb, la mandi a quel paese

SPOILER
E si che la lezioncina ai due ragazzi, ai piedi della collina, non era da buttare giù lei e non la ragazza
Albo bocciatissimo, i dialoghi non bastano a salvare l'inconsistenza e la palese melina per arrivare al cuore dell'indagine.
Quando parlo di "sciogliere" Julia dal suo rigore, dal suo status di maestrina, non è certo dedicando 7/8 di albo al niente più assoluto, in compagnia di due oche.
L'irritazione e la noia che salgono, dopo pagine e pagine di pedanti vignette su ogni minuscolo dettaglio, non sono minimamente compensate dall'idea di base.
Ora speriamo bene perché il prossimo mese avremo Seven. Mi auguro non ci sia l'accoppiata Nonna-Seven perchè lo lascio in edicola.

Comprato giusto oggi, conto di tornare su questo topic fra qualche giorno per spiegarvi perché anche questo è un ottimo albo.

Ci sarà
Ma gli albi con la Seven a prescindere li lascio in edicola (a meno che per caso non dovessero metterci Myrna).
Invece mi ispira e penso di prendere quello di giugno dove indaga sull'omicidio di una webstar.
Però ultimamente non ci azzecco molto con le ispirazioni: volevo saltare le due di fila di Simeoni su Dylan e invece mi sono piaciute abbastanza (più la prima), mi ispirava poco su Zagor sia la storia in tre albi sul mensile che soprattutto lo speciale in edicola (che infatti mi sono fatto prestare) e invece li ho apprezzati. Questo mi attirava abbastanza così come il Magazine di Dylan e non mi sono piaciuti per niente.

Ti sei addormentato eh?!

Letto giusto oggi. E be', mi è piaciuto – ma davvero, eh, non lo dico solo per fare il bastiancontrario. Ho gradito la fluidità della sceneggiatura, la totale mancanza di buonismo che caratterizza lo sviluppo della storia (non è buonista il modo in cui i ragazzi si comportano, e soprattutto non è buonista il finale). Ok, la parte con Julia e le amiche è ben più debole dell'altra, oltre che fintissima (le risate che ogni tanto sembrano esplodere sono insopportabili: nella realtà la gente non ride così!) ma Berardi & Co. sono così bravi a sceneggiare che le pagine si girano da sole e mi impediscono di avvertire l'odore "da riempitivo" di cui, nelle mani di quasi ogni altro autore, certe sequenze sarebbero appestate. Tanto di cappello.

non c'è verso

Meddai! E' che Rimatt è sempre Berardisposto
Io l'odore di riempitivo in questa serie invece lo sento eccome. Ho da anni l'idea fissa che, salvo alcuni casi, le pagine andrebbero ridotte. In 94 pagine avremmo albi ben più tesi e in questo caso specifico nemmeno si sarebbe imbastita la gossip story.
Buonismo no, non ce n'è infatti, ma non è una novità per fortuna.