Cravenroad7

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#4 - Magazine 2018
Insufficiente (1-4) 38%  38%  [ 12 ]
Mediocre (5) 22%  22%  [ 7 ]
Accettabile (6) 6%  6%  [ 2 ]
Buono (7-8) 16%  16%  [ 5 ]
Ottimo (9-10) 19%  19%  [ 6 ]
Voti totali : 32
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 Oggetto del messaggio: Re: #4 - Magazine 2018
MessaggioInviato: mer mar 28, 2018 11:23 am 
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Iscritto il: ven dic 05, 2014 2:02 pm
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Voto ottimo anche perchè incoraggio volentieri questa distribuzione delle possibilità narrative su più testate.Ottimo Bloch in un'ottima storia molto profonda......e per Bacilieri non c'è molto da dire....mito.....!!!!!

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Non è bello ciò che è bello ma che bello che bello che bello.


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 - Magazine 2018
MessaggioInviato: ven mar 30, 2018 3:03 pm 
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Iscritto il: lun ago 27, 2012 10:32 am
Messaggi: 245
...la rubrica sulle vecchie bastarde non potevo non apprezzarla :D... dopo aver avuto un ruolo in una versione teatrale di Baby-Jane, davvero non potevo!

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Preso dalla fede ebbi una visione
dall'orgia io fuggivo, non senza derisione.
Vidi il fiume Congo scavare con la testa
e una lingua d'oro tagliare la foresta.


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 - Magazine 2018
MessaggioInviato: lun apr 02, 2018 8:48 pm 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
Messaggi: 2148
prima storia pessima, una retorica talmente stucchevole da dare la nausea e personaggi talmente stereotipati da sembrare delle macchiette. Un paio di scene veramente imbarazzanti.
Seconda storia decisamente migliore ma scontatissima (oltre al fatto che non sono un amante di Bacilieri, ma questo è un problema mio).
Morale: per quanto riguarda le storie, magazine (purtroppo) decisamente bocciato. Le rubriche non le ho ancora lette.

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Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 - Magazine 2018
MessaggioInviato: ven apr 06, 2018 5:26 pm 
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Iscritto il: lun ago 15, 2011 10:01 am
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do 6,5 a questa storia....niente di eccezionale ma non è male


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 - Magazine 2018
MessaggioInviato: sab apr 07, 2018 11:41 pm 
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Iscritto il: sab dic 29, 2012 8:06 pm
Messaggi: 638
Località: un ROMEvarlo a Ferrarendàrt
Storia lunga, apoteosi della retorica (e in questo Bloch si conferma maestro indiscusso) dove non basta il concetto/metafora a salvarla, anche perchè

SPOILER
Va bene la città si è voltata dall' altra parte, o almeno alcuni, quelli che vediamo all' assemblea cittadina, ma cosa dovevano fare, accoglierli con la fanfara ? E poi la violenza scatta solo DOPO che si diffonde l' "epidemia" dove mi pare fatale ed inevitabile pensare che fossero loro la causa (e in un certo senso è così ...)
Ma poi cosa vorrebbe significare questo, una sorta di "giustizia divina" ? Che però ha il solo effetto di provocare ulteriore violenza, sofferenze e morte, anche in innocenti come la povera Penelope. :|
FINE SPOILER

Storia breve delicata e poetica, ma non di grande significato ... e Bacilieri sempre ai limiti del fastidio per quanto mi riguarda.

5 (complessivo)


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 - Magazine 2018
MessaggioInviato: lun apr 16, 2018 10:47 am 
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Iscritto il: mer set 30, 2015 1:02 pm
Messaggi: 1501
vuoi o non vuoi, sta sempre sul pezzo:


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 - Magazine 2018
MessaggioInviato: gio apr 19, 2018 1:25 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6990
Località: Inverary 2.0
Eqquindi :?: Questo costituisce un merito, a priori :?:
Se le storie prendessero spunto dall'attualità per sviluppare qualcosa di interessante a livello dylaniato la risposta è "SI'". Altrimenti trattasi solo di vacuo volgarizzamento da trasposizione per carenza di idee migliori, onde cogliere al balzo fresche nozioni di cronaca qualunquistica ri-applicata in modo sciatto e fuori contesto. In pratica mettere i salotti di Vespa, Giletti, o Belpietro su vignetta :? :? :? .
Cosa che qui fa Ostini, nella peggiore delle storie uscite quest'anno. Direi quasi incommentabile per quanto si umilia da sola nel suo incedere forzoso e retorico, onde arrivare all'illuminata (ed originalissima :o ) tesina che l'autore fremeva di spiattellare dalla prima vignetta. Roba da massimo terza media, come spessore. Ma forse il (presunto) ringiovanimento dei lettori di DD ne trarrà vantaggio.


SPOILER ° SPOILER °° SPOILER °°°


Il luogo oscuro... è quello dove andrebbe gettata/rimossa quest'ammucchiata di cliché della peggior natura ciellina, in una storia che fatica a ritrovarsi nelle poche cose che doveva metter in campo. Camagni un po' meglio che sull'inedito, ma rimane un lontano parente di quello apprezzato su Napoleone, e la sua involuzione nel tozzo/semi-vuoto continua a non convincermi.

Salvabile per il rotto della cuffia - prima di una rottura oltraggiosa di balle :evil: - solo la parte iniziale (fino a p.85) per il quadretto di provincia, coi vari personaggi di contorno, dialoghi da bar, pettegolezzi etc: ok, non è proprio Dylan Dog, come testata horror, e sembra più un serial per nonnine, ma almeno da questo punto di vista c'era un alone credibile, tipo Nigel il viscido-balordo che incrociamo ogni giorno.

Per il resto meglio stender un velo (nero) pietoso, perché a parte le sparate urticanti di Bloch neo-assistente sociale + Dylan coniglio frignone che non sa capacitarsi della crudeltà della guerra (p.82), tutto boccheggia in modo inverecondo verso un patetico assedio finale a suon di torce e forconi Salvinizzanti, diluito per oltre 30 insopportabili pagine. Arruffando tutto senza alcuno costrutto, tra morbi accecanti, ripicche di vicinato, assenza di copertura, parapiglia tantoper, strade che ritornano su se stesse, omaggi alla lobby LGBT, imbarbarimenti scimmieschi, inciampi su oggetti acuminati ( :cry: :cry: :cry: ), e suicidi alla rinfusa. Arriva la pioggia provvidenziale a sciacquare tutto, ma spero sia acida per mandar affantrip e corrodere nel macero queste 94pp di sconfortante pochezza :x: .
Forse Osti-ni stesso comincia a provare una certa osti-lità verso questi personaggi, perché per movimentare gli sviluppi futuri della saga Wickfordiana pensa bene di sbarazzarsi in un colpo solo di Penelope, il sindaco, e la caposbirra Summers. Muah... :roll:

Spero non mi giudichiate un insensibile con un bidone dell'immondizia al posto del cuore se manco di compassione, e preferisco girare la testa dall'altra parte davanti a storie del genere (v. pp. 109-110). Letta da bendati di spalle forse avrà un effetto migliore, minuti di recupero compreso :wink: .

ALOHA AD OGNUNO LA SUA BUFFONATA

Spoiler!
Per ora non ho tempo. Più avanti qualche commento al volo sul resto del Magazine...

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 - Magazine 2018
MessaggioInviato: ven apr 20, 2018 11:30 am 
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per una volta sono d'accordo, a sto punto accadrà qualcosa di sconvolgente :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: #4 - Magazine 2018
MessaggioInviato: ven apr 20, 2018 11:34 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Come il ritiro di Buffon? Tribuna+patatine+cola? O partite live dal tabaccajo di Parma?

[...]

Tornando brevemente al resto del Magazine...
...Brindisi a colori in copertina (eccetto le parentesi croate) non è il top, ma qui si difende bene ed il concept è divertente.

La storia breve è carina ma non eccezionale alla fine. Gran parte dei meriti vanno a Bacilieri sempre strepitoso nel rendere la scansione di eventi ed umani umori vignetta per vignetta. A me sembra più in outtake in funzione trait d'union sulle vicende della cittadina di provincia, dal punto di vista strettamente personale di Bloch. Niente brividi, niente languori. Minimalismo estremizzato nel parossismo fine a sé. Continua a sembrarmi un altro fumetto, rispetto a DD :|

Sulle rubriche, ci siamo già espressi fino alla nausea con le stesse osservazioni. Nell'era di internet e delle ricerche algoogleritmiche con un tasto in un nanosecondo, l'Almanacco rappresenta un prodotto volutamente vintage, se non fuori dal tempo. Non ha la funzione di aggiornare in modo scientifico da annuario enciclonnicompresivo, ma di "carrellare" qualcosa in simpatia tra aficionados 8-) .
E secondo me ci riesce. In tono minore per dati/indicazione fornite, nel suo piccolo, ma mettendoci quel po' di entusiasmo che non guasta. A livello grafico (v. layout, foto ed illustrazioni) rimane molto curato. E dopo quasi trent'anni di uscite, trovo ancora encomiabile la dedizione nel trovare argomenti non trattati per i dossier, come quello sulle epidemie o sulle vecchie bastarde... scritti in modalità "entertaining", tra l'altro...cosa che ho apprezzato parecchio. :wink:

DOPO ALOHA IL VUOTO

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 Oggetto del messaggio: Re: #4 - Magazine 2018
MessaggioInviato: mer mag 02, 2018 3:51 pm 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
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La sobria copertina di Bruno Brindisi apre la strada a un Magazine (o Almanacco per i nostalgici) decisamente sul pezzo.


"Il luogo oscuro" sceneggiato da Alberto Ostini e messo in tavole da Giulio Camagni dà una decisiva svolta alla saga di Wickedford:
Spoiler!
La morte di Penelope e dell'ispettore Summers sono un macigno, da cui non solo Bloch dovrà risalire.


Sulla polemica legata alla tematica, dico solo che, per quanto forse abusata, l'omaggio a "La Peste" di Camus e leggo anche a "Cecità" di Saramago (che non conosco), rende bene l'idea di cittadina isolata nel suo pregiudizio. Guardatevi il film "Pleasentville". Si parte con un gesto di solidarietà tra compaesani e si finisce per voler la morte di ciò che è alieno al paese, con tutte le contraddizioni svelate da Penelope.
Wickedford diventa un paesello dei Triveneto ben rappresentato dalle trasmissioni di Belpietro, con la facile accusa per la storia di essere "buonista". Può darsi, penso sia molto soggettivo, ma io un po' commosso mi sono, per quanto si giochi molto sulla semplificazione. A 13 onesti curdi chiunque può citare il rapinatore esteuropeo o lo spacciatore magrebino. Interessante l'inserimento di un personaggio lesbico: il tema dell'omosessualità è stato usato col contagocce nella lunga storia di Dylan.


Ottimo ritratto di Bloch ne "L’assenza" di Ostini, che chiude in maniera encomiabile le vicende della storia lunga. Merito anche del sempre espressivo alla Rousseau Paolo Bacilieri.

Spoiler!
PS Io avrei esplorato meglio la rielaborazione del lutto di Jenkins
ma non è detto che non venga fatto più avanti...


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 - Magazine 2018
MessaggioInviato: dom mag 06, 2018 2:07 pm 
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Iscritto il: ven ott 10, 2014 1:54 pm
Messaggi: 532
Storia che nella sostanza e' senza infamia e senza lode,se non fosse per una tematica fastidiosamente abusata e che affronta nello specifico la vicenda a colpi di stereotipi.Niente di allarmante,o che faccia gridare allo scandalo...pero' il voler "attualizzare" Dylan in questo modo,tende ad avere sempre un effetto negativo.Forzature,fuori tema,personaggio un po' snaturato.E nemmeno la caratterizzazione di Bloch e' brillante.La storiella e' semplice,gia' vista e sentita...con qualche sviluppo sorprendente.

"Il vuoto" meglio...delicata,sussurrata...ma irrisolta,per quanto mi riguarda.

Poca roba.


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 - Magazine 2018
MessaggioInviato: ven giu 01, 2018 12:15 pm 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
Messaggi: 1105
Concordo appieno con Ares, Nicolas, ilnomeutenteinserito e soprattutto con Votarxy: la lettura de Il luogo oscuro mi ha dato fastidio. Retorica becera atta ad affrontare in maniera deleteria e superficiale l'argomento xenofobia.

Come dice Nicolas, ogni tanto in casa Bonelli c'è la necessità di affrontare uno dei temi caldi del nostro presente. Il fatto è che in passato è stato fatto da un certo Sclavi il quale riusciva comunque a dare vita a delle storie perlomeno non così retoriche.

Il ripetersi random di queste tematiche ha colpito anche l'ultimo Colorfest con I conigli rosa muoiono, che seppur meno seccante e fastidioso, affronta anche questo il tema del diverso.

La breve storia riesce a colpire, a smuovere un certo tipo di emozione (visto le sorti del racconto precedente).

Le uniche cose che rimangono interessanti di questa pubblicazione sono i dossier (gli approfondimenti). Le altre rubriche continuano ad essere sostituibili con due secondi su internet.

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BenVenutI iN GolConDa!


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 - Magazine 2018
MessaggioInviato: gio lug 19, 2018 9:58 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
Messaggi: 4172
Località: Macondo
Storia lunga: illeggibile.
Tralasciando (perché può essere considerato parere personale) il retorico e dozzinale qualunquismo con cui viene affrontata la vicenda, questa non è per nulla una storia di Dylan Dog neanche per sbaglio. E non solo perché Dylan Dog è relegato a personaggio di contorno, ma perché non trasmette neanche la benché minima emozione dylaniata. Complice l'ambientazione provinciale, non ci si può neanche aggrappare a mo' di àncora di salvezza a quel marcato e manierista situazionismo che ha da sempre caratterizzato il personaggio: il campanello, le battutacce di Groucho, il clarinetto, il lancio della pistola. In questa storia Dylan appare senza una valida motivazione, fa il tenerone che neanche con lo storpio, ci prova con una lesbica, diventa cieco (purtroppo non prima di averci provato), scopre che la comprensione vince tutte le battaglie, riacquista la vista, fine della storia.
Inaudito, ma anche pretenzioso, l'utilizzo di Cecità per una storia simile (a maggior ragione se è autoplagio da un maxi di Di Gregorio, dove siamo finiti...). In questo albo non c'è un beato cazzo di nulla che ricordi anche lontanamente le impressioni, i sentimenti, i pensieri, le paure dei personaggi del libro. Libro che però è sbandierato ai quattro venti nel primissimo articolo del Magazine, in barba ai princìpi sclaviani che volevano le citazioni occultate, lasciando al lettore il gusto della scoperta.

Gli anni scorsi, in mezzo ai detrattori di Ostini per le sue trame frivole ed eccessivamente comiche, sono sempre stato favorevole alla piega presa dal Magazine. Quest'anno, sono amareggiato.

Voto: n/c

Storia breve: piccolo gioiellino che non ti aspetti. Corro il rischio di sembrare forzatamente polemico, ma Bacilieri (che è tra i miei preferiti) non l'ho visto molto bene su questa storia. Un po' in difficoltà dalla mancata interazione di più personaggi, un po' troppo ammorbidito dal colore. Molto meglio, ad esempio, nella pagina doppia iniziale Susy&Merz.

Voto: 8


Globalmente siamo comunque su un'insufficienza pesante, non foss'altro che per leggere la seconda bisogna aver letto la prima :mrgreen:

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 - Magazine 2018
MessaggioInviato: lun lug 30, 2018 11:37 am 
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Iscritto il: ven lug 07, 2017 2:48 pm
Messaggi: 104
La storia principale è l'ennesimo contenitore di luoghi comuni a senso unico, una realtà che non esiste se non nell'immaginario di qualche sempliciotto privo degli strumenti per comprendere ciò che lo circonda.

La storia breve finale cita in parte l'inizio del lungometraggio Pixar "Up", ed è nobilitata da un Bacilieri come sempre ispirato. Sarebbe anche riuscita nel suo intento di commuovere, ma sa un po' troppo di già visto per riuscirci in pieno.

Le rubriche sono come sempre ben curate, solo un po' mortificate nelle immagini da questa carta scadente adottata con i Magazine, che ha sostituito l'ottima carta lucida degli Almanacchi.


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 - Magazine 2018
MessaggioInviato: ven set 07, 2018 12:23 pm 
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Iscritto il: gio set 06, 2018 12:49 pm
Messaggi: 51
Storia lunga: illeggibile e imbarazzante

o ti prendi i profughi o una maledizione ti fà diventare cieco? Alla faccia del buon cuore e del libero arbitrio. Penelope poi risulta talmente saccente ed odiosa che quando muore scappa quasi un senso di liberazione, da tanto che risultava antipatica e falsa. Voto 3


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